LA CHAOS

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Nelly, Silvia e Celia stavano guardando l'allenamento dei ragazzi sedute e bordo campo. Ogni tanto una di loro si alzava per recuperare un pallone arrivato fino lì o per passare una borraccia d'acqua fresca ai ragazzi, ma il resto del tempo lo passavano a osservare, ognuna assorta nei suoi pensieri.

Avevano fatto molta strada da quando era cominciato il loro lavoro come manager. Silvia aveva sempre amato il calcio, ma adesso la sua passione era cresciuta ancora di più grazie a Mark e al ritorno del suo carissimo amico Erik. Non avrebbe mai pensato di condividere un'avventura simile con lui e con Bobby.

Celia, invece, si era avvicinata a quello sport per puro caso ed era entrata a far parte dello staff quasi per gioco. Quella scelta, però, le aveva permesso di creare un fortissimo legame con i suoi amici e soprattutto di ricostruire quello con suo fratello.

Per Nelly la questione era ancora diversa. Lei non credeva nella squadra; aveva organizzato le amichevoli nel tentativo di scioglierla per ridestinare i fondi ad altri club. Invece, Mark Evans non solo l'aveva smentita: l'aveva conquistata con i suoi assurdi discorsi sul calcio. Alla fine si era trovata coinvolta più di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

Si stavano avvicinando alla fine di quella estenuante guerra contro la Alius Academy, se lo sentivano. Ma c'erano ancora troppi nodi da sciogliere; ancora non era chiaro che cosa volessero gli alieni. Anche in squadra c'erano tanti problemi da risolvere. Darren non riusciva a realizzare pienamente la Mano Insuperabile e attualmente era lui il portiere, quindi la riuscita di quella tecnica era fondamentale. E poi c'era Shawn. Aveva saltato l'allenamento, di nuovo.

Celia ruppe il silenzio. - Non pensate che dovremmo fare qualcosa per Shawn? -. Nelly sospirò, mentre Silvia disse:- Sinceramente non saprei che cosa... Non lo conosciamo così bene. L'unica che ha un po' di influenza su di lui è Zayra, ma oggi non c'è -. - A volte un po' la invidio -.

Le due ragazze si voltarono verso Nelly. La rossa fece una risatina nervosa. - Sapete... quando l'ho sgridata durante la partita contro la Gemini Storm le ho detto che era importante per l'equilibrio della squadra. Volevo solamente spronarla, ma poi mi sono resa conto che era davvero così. Lei ha una capacità innata di creare legami con le persone che la circondano. Io non lo so fare -.

Silvia sorrise:- Non essere sciocca. Anche tu sei importante per la squadra. Hai impedito che la Schiller se ne andasse dopo l'incidente a Shawn ed è solo grazie al tuo pragmatismo che i ragazzi non si cacciano nei guai. Ognuna di noi ha il suo ruolo: Zayra è l'empatia per eccellenza; io e Celia siamo una via di mezzo; tu sei la razionalità che bilancia il tutto -.

Nelly arrossì:- Non avevo mai considerato questo punto di vista... -. - Sai cosa penso? - intervenne Celia:- Sicuramente Zayra è molto brava con lui, ma non potrà mai risolvere il problema di Shawn -. La ragazza indicò il campo, dove gli altri si stavano allenando con impegno. - Loro, invece, sì -.


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Axel, Hurley, Jude e Mark se ne stavano alla torre Inazuma da ormai quasi un'ora. Continuavano a giocare fra di loro e provare delle tecniche assurde per calciare o afferrare il copertone. Hurley in particolare non faceva che saltare e arrampicarsi. Anche se con qualche difficoltà, Jude e Axel riuscivano a stargli dietro, mentre Mark appena provava a stare in bilico sulla ruota finiva per crollare a terra. Si stavano divertendo molto, su questo non c'erano dubbi.

- Eccovi, finalmente! -. I quattro giocatori della Raimon si voltarono, trovandosi davanti Zayra. Non l'avevano vista per tutto il giorno. A quanto pareva, il suo agente l'aveva sequestrata per recuperare i mesi che lei aveva passato in giro per il Giappone con la Raimon. Qualche giorno riusciva a liberarsi per seguire la squadra, ma il più delle volte si presentava solo quando loro stavano per finire di allenarsi.

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