L'assurdità della situazione aveva assunto proporzioni cosmiche. La signorina Schiller pareva essere imparentata con Xene della Genesis e questo non solo faceva di lei una potenziale aliena, ma ridimensionava completamente tutto il lavoro che la donna aveva fatto con la squadra. Era normale che adesso molti avessero perso la fiducia in lei. Zayra non aveva mai visto Erik tanto arrabbiato; si era ribellato in modo così evidente solo quando l'allenatrice aveva tolto Mark dai titolari durante il oro soggiorno a Fokuoka. Questa però era tutta un'altra storia.
Sinceramente Zayra non sapeva cosa fare. Axel aveva detto chiaramente che sarebbe partito con la Schiller per il Monte Fuji; eppure lui era, insieme a Shawn, quello che più di tutti aveva il diritto di lamentarsi. Anche il Lupo dei Ghiacci si era schierato dalla parte della donna che forse li aveva traditi e presi in giro fino a quel momento. Forse avrebbe dovuto fidarsi del loro giudizio e partire con la squadra.
Aveva appena finito di tagliare le verdure e di mettere la pentola sul fuoco per la cena quando sentì il rombo di un tuono. Fuori stava piovendo a dirotto e suo fratello non era ancora tornato a casa. Le aveva detto di voler stare un po' solo. Zayra pensò che fosse alla torre Inazuma, oppure a casa del capitano. Nell'attesa, andò a risistemare la stanza di Julia, mettendo in bella vista tutti i suoi giocattoli preferiti. Ancora qualche giorno di attesa e Julia sarebbe stata dimessa. La famiglia Blaze sarebbe stata di nuovo riunita. Questa volta, forse, sarebbe andato tutto bene.
Sentendo il chiavistello della porta d'ingresso cigolare, Zayra tornò in salotto. - Eccoti, Axel! Sei totalmente fradicio... -. La ragazza non si aspettava di veder sbucare Shawn alle sue spalle. - Abbiamo un ospite a cena - spiegò Axel. Lei annuì un po' sorpresa e corse in bagno a prendere degli asciugamani. Quando tornò in salotto, suo fratello si era già tolto le scarpe e si muoveva per casa scalzo, mentre l'altro era rimasto imbambolato all'ingresso. Zayra gli porse un asciugamano sorridendo:- Se vuoi farti una doccia ti prendo tutto il necessario -. Il ragazzo annuì.
Qualche minuto dopo, Shawn Froste era sparito nel loro bagno, lasciando i fratelli Blaze da soli. - Cosa è successo? - domandò la ragazza. Axel sospirò:- Ha avuto una crisi di panico a causa dei tuoni... -. Il ragazzo fece una pausa. - Abbiamo parlato un po'... Si sente debole e quindi ha lasciato che la sua personalità venisse schiacciata da quella esuberante del fratello... Secondo lui, solo con Aiden può diventare perfetto perché senza si sente inerme -. La ragazza ascoltò con attenzione, ma in realtà Axel non le stava dicendo nulla che già non sapesse. Shawn si era aperto molto con lei, forse più che con chiunque altro. Era contenta che avesse trovato il coraggio di parlare con suo fratello.
- Questo ragazzo ha il cervello totalmente in panne, non ho mai visto una persona più disturbata di lui - continuò Axel:- Lo stavo lasciando solo al campo lungo il fiume ma poi ho cambiato idea -. La ragazza si sistemò meglio sul divano. - Come mai? Hai avuto un momento di altruismo? -. Lui ignorò la frecciatina e rispose:- Per te -.
Zayra lo guardò senza capire. - Credo che tu ti sia affezionata a lui perché io me ne sono andato. Ma da quello che ho visto anche lui ha fatto lo stesso con te. Per quanto questa cosa mi dia un po' fastidio non posso mettermi in mezzo e ho pensato che se l'avessi abbandonato lì mi avresti ucciso -. La ragazza scoppiò a ridere:- Axel... Sei tu mio fratello e nessuno potrà mai sostituirti -. Il ragazzo sorrise.
Rimasero un po' in silenzio a pensare. - Sei cambiata - disse lui a un tratto. - In che senso? - domandò Zayra. - In questi mesi di separazione sei diventata grande. Sembri più sicura di te, più forte. In realtà siete cresciuti tutti quanti. Ritrovarvi così cambiati dopo tanto tempo mi scalda il cuore e non vedo l'ora che tutto questo sia finito per poter tornare a giocare a calcio con Kevin, Nathan, Maxwell e gli altri proprio come una volta -.
- A quanto pare, siamo davvero vicini alla fine - mormorò la ragazza. Poi guardò il fratello:- Mi sei mancato così tanto, Axel... non puoi nemmeno immaginarlo -. - Fidati, posso eccome -. I due si abbracciarono con affetto.
Dopo un po' Axel si staccò per guardala. - Non stai facendo bruciare la cena, vero? -.
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E così era arrivata davvero la fine di quella lunga guerra contro gli alieni, che in realtà non erano alieni. C'era qualcosa di folle nel piano di Astram Schiller; usare degli adolescenti come vere e proprie cavie per i suoi esperimenti sui superguerrieri era un comportamento disumano. Come avessero fatto quei ragazzi a lasciarsi convincere restava un mistero. Con molta probabilità erano stati ricattati proprio come avevano tentato di fare con Axel, oppure avevano fatto leva sulle loro debolezze come era capitato a David Samford. Ad ogni modo, sconfiggerli era diventato prioritario.
L'aria nello spogliatoio era carica di determinazione. I giocatori si erano presi un momento per concentrarsi ognuno a modo proprio. Jack continuava a guardare la foto che avevano scattato subito dopo la finale del torneo nazionale, Axel pensava a Julia stringendo la sua catenina, perfino Scott aveva abbandonato la sua ranocchia per gli scherzi e stava fissando il pallone con decisione. La stessa Suzette era stranamente silenziosa.
Anche fra lo staff la tensione era palpabile. Le ragazze guardavano i loro amici prepararsi all'ultima battaglia, sperando che tutte si risolvesse per il meglio. - Oggi avremo bisogno dell'aiuto di tutti loro - mormorò Nelly. Zayra guardò Shawn, che stringeva la sciarpa del fratello; si chiese se sarebbe stato in grado di giocare.
Dopo il discorso di Mark e le indicazioni della signorina Schiller, che si era finalmente guadagnata il rispetto di tutta la squadra, si avviarono in capo. Zayra andò dritta dal capitano, che stava parlando con Axel e Jude. Guardò i tre ragazzi; era preoccupata, non poteva negarlo. - Per favore, fate attenzione -. Suo fratello le mise un braccio sulla spalla con fare rassicurante, Mark le regalò uno dei suoi sorrisi migliori e il regista disse:- Vinceremo -. Lei sorrise.
La Schiller li chiamò. Zayra decise che era il momento di parlare anche con lei. - Allenatrice! -. Mentre i tre giocatori seguivano gli altri in campo, Lina si voltò a guardarla. - Volevo ringraziarla per tutto quello che ha fatto per i miei amici. E per aver protetto la mia famiglia. Quando ha cacciato Axel ammetto che l'ho odiata e quando Shawn è stato male la situazione è peggiorata. Ma adesso che so perché ha fatto tutto questo riesco a capire le sue intenzioni. Magari non condivido i suoi metodi, ma la rispetto molto. Volevo che lei lo sapesse -.
Era la prima volta che parlava in modo così aperto con Lina Schiller.
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Growing up
FanfictionSEGUITO DI "SHE WAS THE SUN" Le avventure dei ragazzi della Raimon continuano e questa volta devono affrontare gli alieni della Alius Academy. Purtroppo, però, all'interno della squadra ci saranno diversi cambiamenti. Zayra Blaze sarà in grado di ac...