Harry's POV

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Non credevo che la voce umana potesse raggiungere un tale volume, ma evidentemente mi sbagliavo. Eccome se mi sbagliavo. Quella pazza della mia nuova ragazza, oddio, rabbrividisco solo a dirlo, ha chiamato quell'altra pazza della sua migliore amica Elly per annunciare che era fidanzata con me. Io, che volevo soltanto scoparmela una notte, sono ora costretto in questa orribile relazione.
E ahimè, i guai non sono finiti. Isterica come solo una ragazza ciclata può essere, Taylor, credo si chiami la mia 'fidanzata', ha scoperto che anche l'altra pazza è fidanzata! Stupendo, un altro povero Cristo come me. E di male in peggio: domani dobbiamo incontrarci, noi quattro. Io, che a malapena sopporto la mia, di ragazza, dovrò vedermi con un'altra di loro e pure con il suo nuovo tipo. Perfetto! Il weekend si prospetta come allegro.

Mi stendo a letto e ho appena preso in mano il cellulare quando la mia porta di casa suona. Impreco e vado ad aprire: ed eccola lì, la mia nuova ragazza, i capelli biondi acconciati di parrucchiere e le braccia cariche di borse, probabilmente il tutto pagato con la carta di credito che le ho dato pur di farla stare zitta. O Dio mio.
Sospiro e mi infilo le mani tra i riccioli, forzando un sorriso. "Ehy, tesoro" dico, cercando di sembrare felice. "Ciao amorino mio" mi risponde lei, baciandomi e lasciandomi l'ombra del suo rossetto rosa shocking. Reprimo un'imprecazione e chiudo la porta dietro di noi. "Ho fatto un po' di shopping, e ti piacciono i miei capelli?" mi chiede, con la sua voce fastidiosa. Annuisco. "Domani mettiti qualcosa di carino, voglio fare bella figura con Elly! Ah, e anche con il suo nuovo fidanzato, Lewis, mi pare abbia detto che si chiami."
Annuisco nuovamente e spero di sembrare abbastanza interessato, quando in realtà non mi frega nulla di come mi vestirò per questo stupido appuntamento. Io, Harry Styles, il Don Giovanni per eccellenza, incatenato a una ragazza viziata e snob. Stupendo.
Fingo per un po' di ascoltarla blaterare e poi se ne va, lasciando la casa in cui vivo ormai da cinque anni silenziosa, un silenzio che mi è mancato non so quanto. Ceno da solo e vado a letto, temendo già il momento in cui dovrò risvegliarmi e uscire con Taylor, Elly e Lewis.

Sogno un mare di un azzurro freddo e caldo allo stesso tempo, un azzurro color cielo scozzese, grigiastro.

Stamattina mi sono svegliato alle nove e un quarto, ho ignorato i messaggi di Taylor e mi sono preparato: indosso una camicia a fantasia dorata, degli skinny neri e i miei immancabili stivaletti dorati. So già che Taylor odierà il mio outfit e il solo pensiero mi fa sorridere, per di più io mi piaccio abbastanza vestito così. Insomma, non vorremo far spaventare la povera Elly e il suo Lewis, no?
Esco di casa, mi infilo nella mia auto costosa e passo a prendere Taylor, che indossa un vestito troppo corto e dei tacchi altissimi. Io sono 1,83 m e lei è ovviamente più bassa di me, non so a cosa le servono quelle scarpe orribili. Mi faccio perdonare per l'outfit e per i messaggi ignorati con un bacio (che senza farmi vedere pulisco con la mano, su cui rimane un'ombra di fucsia) e poi arriviamo al centro commerciale, dove dovremo incontrare i due fidanzati. Sospiro e poi ci dirigiamo all'interno dell'imponente edificio.

Siamo seduti sulle panchine di legno ormai da dieci minuti quando sento delle urla isteriche "ELLY" "TAY" e allora mi alzo e cammino con le mani in tasca e i ricci disordinati verso la mia ragazza, che in questo momento sta abbracciando stretta la sua migliore amica. Appena si staccano vedo il suo ragazzo. "Piacere, Harry" dico. "Io sono Louis" dice lui, guardandomi. 

E dire che nemmeno ci stringiamo la mano.

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