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Louis' POV

Apro la porta e vedo due uomini vestiti elegantemente. "Salve, uhm...siete...voi non siete davvero dell' FBI, vero?" mormoro. Loro scuotono la testa. "Louis Tomlinson?" chiedono loro. Io annuisco. "Siamo venuti per dirti che devi stare lontano da Harry Styles" dicono, e il mondo sfugge da sotto i miei piedi. "Ci ha assunti per dirti di smetterla di importunarlo, lui ha una fidanzata che ama. Smettila o non ci limiteremo alle parole" continuano. Io mi asciugo le lacrime che sento cadere sulle guance. "Non è vero, Harry non lo farebbe mai..." mormoro. "Le abbiamo detto come stanno le cose. Arrivederci, Louis Tomlinson" dicono e fanno per andarsene. "No" dico "no" ripeto e mi fiondo su uno dei due uomini, cercando di fermarli, Harry non l'ha fatto davvero, non avrebbe mai potuto...I due uomini mi scrollano di dosso e uno di loro mi tira un pugno sul naso. Io cado a terra e mi asciugo il naso che ha iniziato a cadere copiosamente. "Vi prego" biascico "non potete farmi questo, non potete costringermi a non amarlo...chi siete? Per chi lavorate?" domando. Loro non rispondono, andandosene.

So che non è stato Harry. Anche se avesse voluto lasciarmi, non l'avrebbe mai fatto in questo modo: lui è contro la violenza. Ma chi potrebbe mai volere me e Harry separati, così tanto da pagare delle persone per mettermi a tacere? Eleanor? No, è troppo dolce. Per di più lei le cose me le dice in faccia. Taylor? Harry dice che è talmente stupida che non si rende conto di come lui la tratta, non penso proprio...

Rimango seduto sul pavimento, il mondo mi è crollato addosso e non riesco più a respirare. 

Mi risuona in testa una canzone.

What am I now?
What am I now?
What if I'm someone I don't want around?
I'm falling again
I'm falling again
I'm falling

What if I'm down?

What if I'm out?
What if I'm someone you won't talk about?
I'm falling again
I'm falling again
I'm falling

Come farò a vivere senza Harry, senza il mio Harry? 

Sento il campanello del palazzo e lo ignoro. Dopo alcuni minuti sento bussare e suonare alla porta di casa e ignoro anche quella. Poi lo sento. "Lou". E' Harry. Il mio Harry. Quello che non posso più amare. 

"Vai via" gli dico, piangendo. Lui scoppia a piangere. "Lou stai bene non posso crederci avevo paura che ti avessero fatto male mi dispiace tanto aprimi ne parliamo insieme io voglio stare con te a tutti i costi non ti lascerò non preoccuparti per me"dice tutto d'un fiato tra i singhiozzi. E' felice che io stia bene, anche se lui non sta bene. "Harreh non possiamo stare insieme" dico appoggiato alla porta. Guardo dallo spioncino e lo vedo che piange ma sorride. "Stai bene" continua a ripetere. Mi si stringe il cuore, come faccio ad abbandonare una persona che si preoccupa più per me che per sé stesso? "Harreh ascoltami" dico, alzando la voce "è finita" aggiungo. Lui smette di piangere e il sorriso svanisce dal suo volto candido. "Co-come Lou? Ma io ti amo, Lou, e a-anche tu mi ami" dice, sconvolto. "Harreh, va via" ripeto. Ma lui rimane lì. Poi mi torna in mente una frase che ha detto prima, non preoccuparti per me. Cosa vuol dire? "Harry, chi è stato? I due uomini, per chi lavorano?" chiedo, consapevole che anche lui è stato colpito. "N-no...T-Taylor lavora per loro, le-le hanno detto che se vuole avere una carriera dovrà stare con m-me...non so perché...non mi interessa Lou, per favore, non lasciarmi..." biascica, in modo sconnesso. "Harreh...mi hanno minacciato. E so che faranno del male anche a te e non potrei mai perdonarmelo" dico, ingoiando a fatica. Tutto questo non è possibile. Nel ventunesimo secolo una persona non può scegliere chi amare? "Harreh, per favore. Io ti amo. Non ti lascio per me, ma non voglio che poi ti facciano soffrire" dico. Lui scoppia di nuovo a piangere e io non resisto più: apro la porta e mi fiondo tra le sua braccia. Lo bacio affamato, perché so che non potremo più farlo in pubblico per un bel po'. "Lou" tira su con il naso lui "Lou, mi mancherai tanto" dice, come un bimbo. Io gli asciugo le lacrime e asciugo anche le mie. "Anche tu, Hazzah. Ti amo, non dimenticartelo mai" mormoro, baciandolo ancora. Lui mi abbraccia e per alcuni secondi infiniti rimaniamo così, io con la testa nell'incavo del suo collo e lui che mi accarezza i capelli lisci. Poi ci stacchiamo, e l'aria inizia a mancarmi dai polmoni.

"Harreh, andrà tutto bene. Riusciremo a stare insieme, prima o poi. Non preoccuparti" aggiungo, per calmare lui ma soprattutto me stesso. Lui annuisce ma non sembra convinto e mi da un ultimo bacio sulle labbra, poi si allontana e io chiudo la porta a Harry. Forse per sempre.