Louis' POV

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"Niall, non so davvero cosa mi stia succedendo" mormoro, agitandomi sulla panchina del parco su cui sono seduto. Lui fa un sorrisetto io e replico "sono serio, Nello. Ho paura di starmi innamorando" aggiungo, abbassando lo sguardo, imbarazzato. Lui spalanca gli occhioni blu. "Di Harry?" chiede. "Di Harry" confermo io. Lui sorride di nuovo. "Già, lo credo anche io" afferma, più rivolto a sé stesso che a me. "Cosa...cosa ti ha fatto avere questa certezza?" chiedo, temendo la risposta. Lui continua a sorridere. "I tuoi occhi quando ne parli" decreta. "Che...che vuoi dire?" balbetto, confuso. Lui mi guarda. "Brillano. Da azzurro ghiaccio diventano indaco, liquidi e luminosi" continua, sicuro della sua tesi. Io sospiro. "Non saprei, vedi, credo che sia etero..." "Lo sai per certo?" mi domanda, già sicuro della risposta. Un refolo di vento gli scompiglia il ciuffo biondo. Io scuoto la testa e lui annuisce tra sé, compiaciuto.

"Elly, tesoro, credi davvero che sia una buona idea vederci di nuovo tutti e quattro?" le chiedo, per l'ennesima volta. Non posso negare di essere terrorizzato dal rivedere Harry. E non posso nemmeno negare che al suo cenno affermativo della testa, il mio cuore faccia una capriola e il mio volto si distenda in un sorriso non voluto dal sottoscritto. 

Mi stiracchio, allungando le braccia fino a sfiorare la pelle grigia del divano sotto di me. "Perché hai tanta paura, Lou?" mi chiede, girandosi verso di me. E' strano, ma quando è con me è molto dolce, per niente oca e viziata come quando è con Taylor. "Non lo so" sussurro, e sono sincero. Di cosa ho paura? Di vederlo? Di fare brutte figure? Oppure di farmi scoprire? O ancora, che lui non ricambi i sentimenti di cui nemmeno io stesso sono sicuro?

Già, tante cose potrebbero andare male. Ma ancora, non credo sia nessuna di queste. I suoi occhi. Ho paura dei suoi occhi. Quegli occhi verde erba speranza sole, e sì, so che il sole non è verde ma dopo aver visto quel colore mi viene da pensarlo. Gli brilla il sole dentro, a Harry. Però lo nasconde.

Eleanor si sporge verso di me e mi bacia piano. "Tranquillo, LouLou, andrà tutto bene" mormora. Come vorrei poterle credere.

Il resto della settimana passa velocemente, tra lezioni all'Uni, incontri con Niall e Zayn, momenti con Elly e studio (una minima parte). 

Sabato arriva volando e mi sto infilando una maglietta a righe bianche e nere sopra i pantaloni rossi e le bretelline, quando mi arriva una chiamata da parte di Zayn. "Lou, oh mio Dio Lou, sto per svenire, un'ora e lo vedo, lo vedo, capisci, Lou? E anche tu lo vedi, e lui vedrà te-" "Cielo, Zee, mi hai fatto prendere un colpo. Ricordati che ci sarà anche il suo amico" gli raccomando. "Certo" risponde, ma sono sicuro che, anche se ci fosse la Regina, lui avrebbe occhi solo per Liam. Metto giù e finisco di prepararmi, poi scendo e aspetto che venga Zayn a prendermi. 

Quando si ferma sotto casa mia, lo squadro. Indossa una camicia nera, dei pantaloni beige e delle scarpe nere. Sta da DIO. E io lo posso dire, visto che mi piacciono i ragazzi. "Cavolo, Zaynie, se va male con questo Liam potrei pensarci io-" "Piantala, Lou" risponde, e capisco che è davvero nervoso. Vuole davvero piacergli, lo capisco fin troppo bene. "Zee, gli piacerai di sicuro, e se non è così, beh, è solo lui che ci perde" affermo, e il moro mi sorride con gratitudine. 

Arriviamo al parco, lo stesso parco in cui ho raccontato a Niall dei miei sentimenti per Harry.

Il vento autunnale mi scompiglia i capelli ma non mi importa, io mi faccio bello solo per Harry e lui ora non ci sarà. 

Camminiamo per la stradina lastricata di pietre grigio chiaro, calpestando le poche foglie rossastre e secche cadute dagli alberi. L'autunno è alle porte.

Vedo Zayn farsi nervoso e capisco che ha visto Liam, perciò gli stringo un braccio con fare rassicurante e ci dirigiamo verso il chiosco del parco, dove vedo due ragazzi girati a prendere delle bibite. Uno è muscoloso, con i capelli cortissimi e castani e una giacca corta. L'altro è alto, riccio, con una giacca chiara e lunga e un paio di stivaletti che...

Si girano contemporaneamente e sgrano gli occhi.

L'altro è Harry.

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