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Harry's POV

Sono così felice e sollevato che Louis sta bene, che non mi rendo conto che invece sono io quello che non sta bene fino a quando non torno a casa.

Grazie a Dio, non c'è Taylor. In questo momento sarei capace di ucciderla, come lei ha ucciso me e Louis. Anche se dovremo fingere in pubblico, non c'è alcun bisogno che continui a venire a casa mia e a stare con me e la mia carta se la può anche scordare. Sembra un film di mafia, ma questa purtroppo è la dura realtà e devo imparare ad abituarmici. Almeno finché non capisco perché l'agenzia per cui lavora Taylor vuole per forza che io, Harry Styles, sia il suo fidanzato.

Aspetto che arrivi a casa e la porto dentro bruscamente, facendola sedere sul divano. "Per chi lavori? Hai rovinato la mia vita e quella di Louis, almeno dimmi la verità" ordino. Lei fa un sorrisetto furbo e scuote la testa, sbattendo le ciglia. "Neanche per sogno! Pensi che non sappia che troveresti un modo per risolvere tutto? Io voglio te come fidanzato...gli altri candidati non-" si tappa la bocca con la mano, ma io ho capito: quest'azienda aveva una lista di persona che avrebbero potuto essere il ragazzo di Taylor e lei ha scelto me. Perciò, anche se è stata l'azienda in primo luogo a mettermi in pericolo, è stata proprio Taylor a decidere di dare a me il colpo di grazie. E solo perché sono carino.

Le mani mi prudono e devo aprire e richiudere i palmi un paio di volte per assicurarmi di non prendere a pugni la strega che ho davanti, la mia ragazza. Sbuffo. Certo, come no. 

Risolverò tutto, per me ma soprattutto per Louis, quant'è vero che mi chiamo Harry Edward Styles. Okay, no, questa sembrava da film ma visto che tutto questo è da film ho pensato che ci stava.

Vado a dormire ignorando del tutto la presenza di Taylor, immerso nei miei pensieri.

Esco di casa senza curarmi delle proteste di Taylor, che per fortuna ora rimangono solo verbali: da quando le ho tirato uno schiaffo ha capito che è meglio non farmi arrabbiare troppo e nonostante sia un gesto di cui non vado fiero, ha comunque raggiunto lo scopo voluto. Perciò, forse, è meglio così.

Non so dove andare, non posso da Louis, Liam è a box...poi mi balena un'idea abbastanza strana in mente: andrò a parlare con gli amici di Louis, Zayn e l'altro irlandese. Mi ricordo dove abitano perché Liam mi aveva detto dove abita Zayn e lui vive insieme a quell'altro, perciò mi incammino verso una zona molto trafficata del centro di Londra. 

Chiedo un po' ai passanti e finalmente mi ritrovo davanti all'appartamentino. Mi specchio un attimo nella plastica rossa della cassetta della posta e grazie a Dio sono abbastanza decente, con una felpa, l'immancabile giacca lunga beige e i capelli non troppo disordinati, che comunque si potrebbe pensare siano fatti apposta. Mi faccio coraggio e suono al campanello. Subito un ragazzo biondo dall'aria allegra viene ad aprirmi e rimane stupito nel vedermi. "Chi sei?" chiede. "Io, ecco, io-" "Harreh" mormora sorpresa una voce da dentro casa e il mio cuore si ribalta e la testa mi gira. Louis. Louis è dentro casa. 

Mi appoggio al cancello per non cadere e il biondino mi apre. Entro dentro e vedo Zayn, il biondo (che si presenta come Niall) e Louis, il mio Louis, che mi fissano. Poi Zayn e Niall ci guardano nervosi e si chiudono in cucina. "Che cazzo ci fai qui?" Louis sbotta e sento un sussulto provenire dalla cucina. E' ovvio che i due ragazzi ci stanno ascoltando ma non sembra infastidire Louis. "Io non-" "Scommetto che non ti immaginavi proprio che sarei stato qui, a casa dei miei migliori amici!" mi interrompe brusco. "E' che-" "Cosa, Harreh? Non possiamo stare insieme!  Lo capisci questo? Io ho lasciato Eleanor e tu hai lasciato Taylor ma è stato inutile perché poi siamo stati costretti a separarci e non so nemmeno il perché ma almeno così nessuno si farà male e-" stavolta sono io ad interromperlo "LOU!" grido. Lui si ferma sorpreso. "Non sono qui per te, io non so dove andare perché a casa c'è Taylor e da te non posso e Liam era occupato quindi ho pensato di venire da Zayn perché almeno avrei potuto parlare con qualcuno che conosce anche te!" spiego, arrabbiato. Non volevo nemmeno venire qui e ora mi sto prendendo parole dalla persona che amo. Stupendo. "Pensi che per me non sia difficile? Tu almeno sei libero! Io devo comunque stare con Taylor e-" "Libero?" ripete Louis incredulo. "Libero?! Pensi che io sia libero?! Lo sai benissimo che non sono libero finché non potrò stare con chi voglio io, e chi voglio io sei tu, Harry Styles!" afferma, lasciando cadere una lacrima. Io sorriso lievemente. "Anche io voglio stare con te, Lou" mormoro "ma non possiamo finché non scopriamo per chi lavora Taylor. Intanto mi ha detto che l'agenzia le ha fatto vedere una lista di candidati per fare il suo ragazzo e lei ha scelto me perché ero il più carino-" "non ne dubito" sorride timidamente Louis "-e quindi dobbiamo capire quali agenzie di Londra stanno cercando nuovi talenti tra le ragazze tra i 20 e i 30 anni" concludo, ignorando la sua interruzione mordendomi un labbro per non sorridere. "Mettiamoci al lavoro allora" dice Louis "finché stai qui sei al sicuro" constata subito dopo, e io mi avvicino piano a lui. Lui si fionda sulle mie labbra e io chiudo gli occhi e assaporo il gusto di Louis fino in fondo. Quanto mi era mancato.

Ci stacchiamo dopo un po' e Louis sorride contro le mie labbra. "Ti amo" mormora. Io avvampo. "Ti amo" ripeto, appoggiando la fronte alla sua. "Awww!" grida una voce e scoppiamo a ridere. "Potete smetterla di fangirlare in segreto, venite fuori" annuncia Louis e subito Niall si lancia su di lui abbracciandolo e abbracciando poi anche me. Guardo Zayn che è in disparte e riconosco il suo sguardo: è quello che ho avuto io in questi due giorni. "Se ti manca, posso chiamarlo qui, se vuoi. In cinque si ragiona meglio che in quattro" ragiono, e lui si illumina e annuisce come un bambino. Io ridacchio e telefono a Liam per invitarlo qui dopo avergli spiegato la situazione, e poi sorrido.

Solo poche ore fa il mondo era a pezzi e ora sto volando.