Capitolo 19 -Did That Just Happened?-

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Capitolo 19: È successo davvero?

A/N: Mi dispiace distruggere i vostri sogni di gloria, ma questa storia non ha scene smut…la prossima che tradurrò, però, ne avrà parecchie

 

**Harry’s POV**

 

 «Psst, Harry» sentii un sussurrare nell’orecchio, risvegliandomi.

La prima cosa che notai fu Louis accoccolato contro di me, la testa sulla mia mentre il suo braccio era avvolto attorno alle mie spalle. Era bello, e caldo. E anche se odiavo ammetterlo, in un certo senso mi piaceva.

Presto mi accorsi di mia madre in piedi davanti a noi, un’espressione confusa sul volto. «Sì?» mormorai, muovendomi il meno possibile per non svegliare Louis.

«Chi è?» sussurrò mia madre, indicandolo con un gesto della testa.

Mi morsi il labbro, provando a evitare il suo sguardo. Quando lei notò che non avevo intenzione di rispondere, continuò. «Non sembra il tipo di ragazzo con cui faresti amicizia.»

Quella considerazione mi rattristò. Chi credeva di essere, dicendomi che non avrei dovuto frequentare Louis? Io potevo fare amicizia con chi volevo senza bisogno del suo permesso.

Lasciatemi spiegare. Non amavo molto la mia famiglia. Non erano mai a casa, e tra l’altro non sapevano nulla della mia vita. Quando accadeva che tutti e tre fossimo a casa, non passavamo mai del tempo assieme. Di solito me ne stavo in camera mia, ascoltando la musica o guardando la tv mentre mamma e Robin si tenevano occupati con il lavoro che si erano portati a casa. Non avevano mai trascorso neanche cinque minuti con me, ed è per questo motivo che odiavo che mia madre in quel momento se ne stesse lì, di fronte a me, dicendomi con quali amici sarei dovuto uscire. Era una mia scelta, non sua né di nessun altro.

«Mamma, non c’è niente di sbagliato in lui. È fantastico sia dentro che fuori» sorrisi, ripensando al pomeriggio che avevamo passato insieme. Mi sarebbe piaciuto rifarlo.

Dopo qualche secondo me ne resi conto. Louis era lì, in un giorno settimanale, a casa mia, nel cuore della notte.

Oh merda, ci eravamo addormentati?

Mia madre non sembrò soddisfatta della mia risposta, ma non me ne importava niente in quel momento. «Che ore sono?» chiesi, stropicciandomi gli occhi ancora assonnati, sempre attento a non svegliare Louis.

Anche se era notte e lui era ancora qui, non volevo che si svegliasse. Meritava una notte di riposo, anche se avrei dovuto sorbirmi una bella ramanzina la mattina dopo.

«Sono le tre di notte, tesoro.»

Spalancai la bocca e mi girai guardando Louis accanto a me sul divano. Sembrava così tranquillo e, osai dire, adorabile? Comunque, non c’erano santi che mi convincessero ad interrompere il suo sonno in quel momento.

«Va bene se Louis rimane per il resto della notte?» chiesi, anche se non avrei mai accettato un no come risposta.

Lei aggrottò le sopracciglia, lanciando un’occhiata al ragazzo addormentato. «Preferirei non averlo qui, ma visto che sono già le tre, lo farò rimanere.»

Scossi la testa, evitando il suo sguardo. «Sei incredibile, mamma.»

Lei corrucciò le labbra e prima che me ne accorgessi, mi diede le spalle e se ne andò, neanche fosse un’adolescente. Alzai gli occhi stufo del suo comportamento, prima di rannicchiarmi ancora di più contro Louis, guadagnando un sospiro soddisfatto da lui.

The Kiss [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora