Capitolo 22: Perché Mi Piaci
**Harry’s POV**
«Tesoro, svegliati!» sentii la voce di mia madre chiamarmi dall’altra parte della porta.
Mi lamentai, girandomi dall’altra parte, non pensandoci neanche ad alzarmi. «Okay, mamma» borbottai comunque, il mio tono appena udibile.
Dieci minuti più tardi, mi ritrovai in piedi davanti all’armadio, gettando all’aria tutti i vestiti. Decisi di indossare una maglia nera e degli skinny jeans, anch’essi neri.
Scesi le scale, sentendo dei sussurri provenire dalla cucina. «Quel ragazzo aveva piercing e tatuaggi ovunque» sentii una voce, che sapevo appartenesse a mia madre, dire.
«Sei sicura che Harry non è stato costretto a passare del tempo con lui? Quel tipo di ragazzi non sono il tipo di amici che sceglierebbe. È innocente e non farebbe del male ad una mosca» aggiunse l’altra voce, Robin.
«Non lo so, ma non mi piace.»
Una smorfia mi comparve sul volto appena capii di cosa stavano parlando. Di Louis e di come il suo aspetto non fosse in linea con il ritratto di amico perfetto per me. Anche se lo odiavo, detestavo ancora di più che mia madre e Robin parlassero di lui in quel modo.
Louis poteva avermi ferito nel profondo, ma sapevo che da qualche parte nel suo corpo minuto c’era un cuore.
Quando finalmente smisero di confrontarsi, entrai in cucina con lo sguardo rivolto ai piedi. «Buongiorno, amore, dormito bene?» mi chiese mia madre, ignara che avessi ascoltato tutto il discorso su me e Louis.
Annuii rapidamente, camminando verso il frigorifero e afferrando un cartone di latte. «Figliolo, perché non stai rispondendo a tua madre?» chiese severo Robin, facendomi immobilizzare sul posto.
Non di nuovo…primo, non era mio padre, e quindi non poteva continuare a chiamarmi figliolo. Secondo, odiavo quando mi diceva cosa fare. Possedevo una volontà tutta mia, come qualsiasi altro diciottenne al mondo.
Ero sempre stato un ragazzo timido, spaventato di difendersi, ma avevo chiuso con il vecchio me stesso. Ne avevo avuto abbastanza.
Mi girai fulmineo, lanciandogli un’occhiataccia. «Perché sono stufo e stanco del fatto che pensiate di conoscermi! Ci siete a mala pena e siete sicuri che sia rimasto il ragazzino timido, troppo spaventato per prendere la parola, ma indovinate cosa? Le persone cambiano, e io sono uno di quelli!» urlai, facendo cadere il silenzio nella stanza.
Mia madre mi fissava con gli occhi spalancati, mentre Robin serrò la mascella rabbioso. Feci un passo indietro, ritrovandomi con la schiena contro il pianale dietro di me. Avevo la pelle d’oca e lo fissavo avvicinarsi a grandi passi.
«Robin» lo avvertì mia madre, piazzandogli una mano sulla spalla per fermarlo. «No.»
Aprì e chiuse ripetutamente i pugni, sembrando decidere se fare qualcosa o no. Alla fine, sospirò e mi guardò negli occhi. «Se ti azzardi un’altra volta a gridare così a chiunque di noi due, non la passerai liscia, capito?» mi sputò in faccia, guardandomi male.
Annuii, troppo spaventato per rispondere a parole.
«Bene.»
Detto questo, si affrettò fuori dalla cucina, lasciandomi con mia madre ancora senza parole in piedi di fronte a me. Evitai di guardarla, posando il cartone del latte sul pianale invece.
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The Kiss [Italian Translation]
FanfictionHarry è perfetto. Ha la miglior ragazza che si possa desiderare, un bell'aspetto ed è popolare. E' sicuro di sé, tranne quando si parla di qualcosa. Louis Tomlinson. Louis lo prende di mira da sempre. E' il "bad boy" della scuola, ha tutte le ragazz...