Capitolo 26 -Suspicions-

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Capitolo 26: Sospetti

 

**Louis’ POV**

 

«Louis, perché all’improvviso mi stai spingendo avanti?» chiese Harry irritato mentre lo spingevo in mensa, diretto verso il tavolo dove di solito sedevamo.

«Non parliamo, d’accordo?» borbottai, superando gli studenti che ci lanciavano occhiate stranite.

Lui si bloccò, facendo fermare anche me. «No, noi ne parleremo, e lo faremo proprio ora» disse con determinazione, incrociando le braccia al petto dopo essersi liberato dalla mia presa.

Mi lasciai scappare un sospiro frustrato, passandomi una mano tra i capelli. «Merda, d’accordo, ma compriamo qualcosa da mangiare e sediamoci come prima cosa, okay?»

Ragionò un secondo, prima di annuire. «Certo.»

Appena ci sedemmo, mi girai verso di lui con un’espressione sconfitta sul volto.

Gli stavo davvero per parlare del biondino? Non sapevo neanche il suo nome, l’unica cosa di cui ero sicuro era la mia insensata gelosia il giorno prima, quando l’avevo visto con Harry, e il fatto che mi avesse minacciato di morte se mai lo avessi ferito di nuovo.

«Riguarda il ragazzo biondo con cui eri ieri» iniziai, guardandolo negli occhi.

Lui aggrottò le sopracciglia. «Intendi Mike?»

Alzai le spalle. «Se quello è il suo nome, sì. Io…con te probabilmente è carino, giusto?» chiesi, succhiando il piercing che avevo sul labbro.

Harry apparve confuso, e annuì solamente. «Sì, certo, c’è stato per me quando nessun altro era lì.»

Mi picchiai mentalmente per quello. Avrei dovuto essere lì, ma no, avevo dovuto rovinare tutto e, per giunta, essere anche la ragione per cui Harry aveva parlato con Mike. Ugh. «Sono ancora dispiaciuto per quello, lo sai?» borbottai, abbassando lo sguardo.

Lui mi strinse la mano da sotto il tavolo, annuendo. «Lo so e non è colpa tua…cioè, in un certo senso sì, ma non ti incolpo, almeno non ora che so perché l’hai fatto» mi rassicurò. «Ma ora continua. Cosa ha a che fare Mike con questo?»

«Oh giusto. Lui è…beh, possiamo dire che non sia stato tanto gentile con me tanto quanto con te.»

Harry mi lanciò un’altra occhiata confusa e fu quando decisi di dirgli tutto quello che sapevo sul biondino.

Harry tenne un’espressione concentrata per tutto il tempo che impiegai a spiegargli di Mike, molto probabilmente cercando di mettere insieme tutti i pezzi. Dubitavo fosse possibile. Mike era una strana persona che apparentemente si comportava in modo diverso a seconda di chi aveva davanti.

Una volta finito con il mio discorso, Harry poggiò la testa contro la superficie dura del tavolo. Sollevai una mano, infilandola tra i suoi ricci marroni, in un tentativo di alleggerire la tensione.

«E sei sicuro che ti ha minacciato e rimproverato?» borbottò, ruotando leggermente la testa così da guardarmi.

«Sono abbastanza sicuro di ricordarmi certe cose, quindi sì» dissi, provando a sollevargli il morale sorridendo e aggiungendo una nota di sarcasmo nel mio tono di voce e fortunatamente funzionò.

Gli angoli della bocca di Harry si sollevarono leggermente e non fu difficile dire che stava cercando di trattenere un sorriso. Ma non passò molto prima che quello scomparisse e un cipiglio prendesse il suo posto. «Io…sembrava tanto gentile, come…mi ha davvero aiutato ieri. Non posso credere che sia capace di fare qualcosa come picchiare qualcuno» mormorò.

The Kiss [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora