Clyde's pov
Il venerdì arriva più in fretta del previsto. All'FBI continuano a complimentarsi con me, ma di fatto in questi ultimi tre giorni non ho visto progressi. Continuo a stare nel loro gruppo, ma non abbiamo mai parlato delle famiglie, ma forse sto per scoprire qualcosa. Io non voglio chiedere per non destare sospetti.
William infila le chiavi nella serratura e apre la porta di casa sua. Mi hanno invitato dopo la scuola da loro per uscire più tardi. Non ho ancora capito dove andremo, nonostante ho insistito un po' negli ultimi giorni. Paris è con noi, ma sta scrivendo qualcosa sul suo cellulare. «Casa dolce casa.» Dice il più grande dei Collins entrando. «Benvenuto, Blake.» E lo ringrazio. Non sembra una casa di spacciatori. È a due piani, ha un salotto grande e una parete con tante foto; ma niente lusso. Mi sarei aspettato così tante cose preziose e costose che sarebbe potuto essere un museo, ma non è così.
Casa loro è bella. Mi ricorda vagamente la mia, escludendo la parete di foto.«Adrian è a casa di un amico e papà e Amanda non tornano prima di stasera.» Paris entra dopo poco, rivolgendosi più a Liam che a me. Poi mi sorride, quasi come per scusarsi. «Adrian è il nostro fratellastro, Amanda è sua madre e la compagna di nostro padre.» Mi spiega. Annoto mentalmente i nomi. Domani mattina avrò da raccontare all'FBI. Mi chiedo che fine ha fatto la signora Collins. Forse è venuta a mancare, per questo sembra scomparsa da anni.
«Vieni, amico.» Liam mi fa cenno di seguirlo, mentre Paris sale le scale. Forse per andare in camera sua, comunque è difficile distogliere lo sguardo quando è in cima alle scale e la gonna del vestito da cheerleader sembra ancora più corta. Mi concentro quindi a seguire William, che mi fa fare il giro della casa. Mi mostra la cucina, il bagno di sotto, la camera del suo fratellastro, il salotto e poi saliamo sopra. Mi mostra la sua camera, i due bagni, la stanza dei genitori e quella di Paris, ma solo da fuori, dato che la porta è chiusa. «E questo è la fine del tour di casa Collins.» E fingo una risata. Chissà se lui sa come riesce a pagare le bollette suo padre, cosa fa sul serio per vivere. Anche se fosse, dubito che me lo direbbe dopo cinque giorni che ci conosciamo.
Gli faccio i complimenti e poi parliamo del più e del meno. Camera sua non è molto grande, è normale. Forse ho sbagliato a pensare a casa loro come una villa a cinque piani e stanze grandi quanto il mio appartamento intero. «Sono pronta.» Paris entra nella stanza e devo mordermi il labbro per non farmi uscire un suono di sorpresa. Non sono abituato a vederla dal vivo con vestiti normali, per me adesso lei è con la divisa da cheerleader. Ma con la maglietta aderente e scollata che si è messa ed i jeans a vita alta mi rendo conto che così è ancora più bella. Adesso non sembra solo una cheerleader, è una ragazza semplice. «Gliel'hai già detto, Liam?» Detto cosa?, penso mentre il ragazzo scuote la testa. Paris si siede di fianco al fratello sul suo letto, mentre mi invitano a sedermi sulla sedia della scrivania per non rimanere in piedi. Lo faccio e mi preparo mentalmente alla notizia. Mi stanno per dire della droga? Andranno a spacciare stasera? In quel caso potrei chiamare Steven e fargli trovare un'imboscata.
«Amico, devi promettermi che non reagirai male.» Già per questo parte male. «Ti assicuro che non è nulla di pericoloso. Siamo solo noi, altre venti persone che lo fanno e degli spettatori. Ma nulla di cui preoccuparsi. Niente gente pericolosa.» Ecco, vanno tutti a drogarsi. Ma spettatori? Chi diavolo osserva le persone farsi di cocaina?
«William e Darren fanno delle gare in moto.» Continua Paris, stringendo orgogliosamente la mano del fratello. «Stasera hanno una gara e andiamo a vederli. Non è proprio legale, di fatto non ci sono controlli, ma posso assicurarti che siamo tutti persone per bene. Sono tutti come noi.» Siamo tutti persone per bene. Questa è la barzelletta dell'anno, o forse mi stanno prendendo per i fondelli. Ma non posso far vedere che sono esitante, o che per me tutto questo è sbagliato. Ho anche un po' di paura, in realtà. Un conto è essere un agente sotto copertura con due criminali, un'altra cosa è ancora in un posto con dozzine di criminali. Se qualcuno dovesse accorgersene io non ne uscirei vivo.
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Undercover
RomanceClyde Evans è uno dei più bravi agenti dell'FBI. Dopo due anni di esperienza lavorativa nel dipartimento segreto più importante degli Stati Uniti d'America, a Clyde viene incaricato un compito importante nuovo. Deve andare sotto copertura in uno dei...