Clyde's pov
Chase e Chloe sono rimasti in centrale, ma mi vengono incontro non appena entro nell'edificio dell'FBI. Il mio migliore amico mi presta anche la divisa da lavoro, dato che io non ne ho nessuna qui. Steven per "mettermi alla prova" mi ha dato da interrogare Adam Collins. Qualche mese fa sarebbe stato il mio sogno, avrei voluto vederlo confessare sotto il mio sguardo, adesso invece voglio solo piangere.
Appena entro trovo Adam che sta guardando le proprie mani, legate a delle manette lucenti. La porta si chiude dietro di me e lui alza lo sguardo, per poi fare una faccia sorpresa non appena si rende conto che sono io. Stringo più forte i fascicoli contro di lui tra le dita, per non farle tremare. «La mia famiglia si fidava di te. Io mi fidavo di te.» Mi siedo davanti a lui, cercando di avere una faccia neutra.
«Non avevo intenzione di ferire qualcuno.» Ed è vero. Anche se sapevo che sarebbe successo, non avrei mai voluto che accadesse. «Mi dispiace per questo.»
Adam corruga la fronte. «Hai avuto la possibilità di arrestarmi tantissime volte, perché non l'hai fatto prima?» Per sua figlia, ma di certo non posso dirlo mentre tre quarti dell'FBI ci sta ascoltando oltre una vetrata.
«Procedure standard che non sto a spiegarti.» È la prima risposta intelligente che mi viene in mente. «Ma non sei tu a fare le domande, Adam. Da quanto va avanti questa storia?» Da qual che mi ha detto devono essere più di vent'anni. Liam ne ha diciannove e il signor Collins mi ha raccontato che non è riuscito ad uscire al business a causa della sua ex moglie rimasta incinta.
Serra le labbra prima di parlare. «Venticinque anni.» Il vecchio me avrebbe alzato gli occhi al cielo o si sarebbe messo a ridere, oggi mi sento solo di deglutire rumorosamente. Hanno più anni i suoi record da criminale che i miei anni come persona. «Continuo a non capire perché proprio adesso, Blake.»
Mi inizio ad innervosire. Non perché mi chiama in quel modo o perché fa il finto tonto, ma perché nonostante io gli stia per fare il culo, nonostante lo stia per mettere in prigione per un po', lui sta continuando a guardarmi con amicizia. «Il mio vero nome è Clyde.» Mi sembra giusto dirglielo. «E te lo stiamo dicendo perché nell'ultimo anno la droga che gira a causa tua, quella che fai creare e che dai, ha ucciso più di cinquanta persone.»
«Va bene, arrestate me e poi? Le persone continueranno a drogarsi e andare in overdose. Incarcerate me, però quelli della Mafia ad esempio li lasciate stare. Io non ho ucciso nessuno, almeno.» Mi mordo forte il labbro per non sottolineare che quelle persone sono morte a casa sua, anche se indirettamente. «Tu non sei come questi poliziotti, ragazzo. Credono di sapere tutto e che le loro vite siano perfette, mentre tu hai empatia. È per questo che non mi hai arresto subito.»
Levo le mani dalla sua visuale perché mi tremano e cerco di fare un sorriso arrogante. Dovrebbe iniziare a vedermi come loro, cazzo, non farmi sentire un mezzo traditore. «Non puoi presumere proprio niente su di me. Non mi conosci.»
Però lui sa cosa dire per farmi zittire. «Neanche Paris?» Dovrei dire di no e dovrei dirgli che è meglio non nominarla. Ma a quanto pare Paris non conosce neanche lui, dato il suo vero lavoro. È meglio che io metta le cose in chiaro. Non sono l'unico bugiardo, qui.
«Tu credi che lei ti perdonerà? Perché io le avrò anche mentito e penserà che l'ho usata, ma di certo non sono suo padre e non le ho mentito per diciotto anni su cosa faccio nella vita o sul perché sua madre se n'è andata davvero.» Io e Chloe, per quanto brutto possa essere, abbiamo fatto delle ricerche su di lei. «Non se n'è andata di sua spontanea volontà, l'hai cacciata tu perché si drogava vicino i vostri figli. Le hai chiesto di scegliere tra la famiglia e la droga, e sappiamo qual è stato il suo verdetto.» Se solo sapesse che lei è a qualche porta di distanza e che sta dicendo tutte queste cose solo per farlo arrestare, forse non sarebbe così calmo. Ma almeno adesso capisco anche perché Adam ha sofferto così tanto. E, anche se non glielo faccio capire, ammiro ciò che ha fatto. Ha avuto le palle di proteggere i suoi figli nonostante amasse con tutto se stesso quella donna.
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Undercover
RomanceClyde Evans è uno dei più bravi agenti dell'FBI. Dopo due anni di esperienza lavorativa nel dipartimento segreto più importante degli Stati Uniti d'America, a Clyde viene incaricato un compito importante nuovo. Deve andare sotto copertura in uno dei...