Prendere o lasciare

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Vengo svegliata dal suono assordante della sveglia. Ancora al buio e leggermente disorientata allungo la mano in cerca del telefono per mettere fine a questo rumore fastidioso.
Con la coda dell'occhio guardo l'ora: sono le 6:30, tra un'ora ho appuntamento con Remy al bar della spiaggia.
Dovrò sfoggiare le mie migliori doti recitative per fingere di interessarmi a quello che mi dirà, e soprattutto per cercare di nascondere l'eventuale reazione spiacevole.

Mi alzo, vado in bagno e cerco di darmi una rinfrescata veloce.
Torno in camera e prendo dall'armadio la prima cosa che trovo.
Prendo la borsa, e prima di uscire, mi assicuro che Teo dorma; apro la porta di camera sua e lo vedo lì, completamente perso nei suoi sogni.
Torno verso il salotto e me ne vado cercando di fare il meno rumore possibile.

Subito dopo essermi lasciata la porta di casa alle spalle, vengo abbagliata dalla luce del sole che sta sorgendo: l'alba è sempre stata il mio momento preferito della giornata.
Dopo qualche istante a contemplare il panorama, mi dirigo verso la spiaggia non troppo lontana da casa di Maggie.

Entro nel bar e vedo Remy già seduto ad un tavolo abbastanza appartato.
Ha ordinato caffè per entrambi e sembra leggermente nervoso... sapesse me.

"Ciao..." gli dico sorprendendolo alle spalle.

"Buongiorno Najwa..." dice lui picchiettando le dita sul tavolo per il nervoso.

"Ho ordinato un caffè anche per te, spero non ti dispiaccia" continua.

"Hai fatto benissimo, grazie" gli rispondo sedendomi di fronte a lui.

Metto il telefono nella borsa in modo da non farmi distrarre dalle notifiche e dedico la mia totale attenzione a Remy.

"Sai, ieri sera ti ho visto un po' giù di morale, e mi sembrava carino offrirti il mio aiuto soprattutto visto la tua visita...".

Mai parole più false sono uscite dalla mia bocca, ma è una bugia a fin di bene... beh... il mio bene.

"Ho apprezzato molto il tuo messaggio, non me l'aspettavo" dice Remy sinceramente sorpreso dal mio gesto.

Ok, ora basta con i convenevoli, è ora che Remy parli una volta per tutte.
Senza farlo apposta, e come se mi avesse letto nel pensiero, Remy esclama:

"Sai, è da circa un mese che non sto bene psicologicamente per il rapporto che si è creato con Maggie...".

"In effetti ieri quando l'hai nominata ti ho visto un po' turbato... se hai voglia di parlarne io sono qui"
rispondo cercando di convincerlo a sfogarsi.

"È così evidente?" mi chiede abbassando lo sguardo sulla tazza di caffè.

Che Remy provasse qualcosa per lei lo sospettavo già da un po', ma il vero problema è Maggie...

"Evidente no, però insomma... si capisce".

Sono sempre più vicina a scoprire la verità, e mentirei se dicessi che in questo momento io non abbia paura. Ogni centimetro della pelle trema e, il solo pensiero di poter ricevere l'ennesima delusione da parte di Maggie, mi fa agitare.

"Onestamente non so che tipo di rapporto io abbia con Maggie. Non so cosa siamo stati e non so cosa siamo. Che ci fosse attrazione tra noi è innegabile... potrei definirlo un flirt, insomma... qualche volta è capitato".

Lo sapevo, Maggie è andata a letto con Remy... sembrava tutto così perfetto...

Dentro mi sento morire, ma la mia faccia non si scompone. Cerco di apparire interessata a quello che mi viene detto e pronta a dargli dei consigli.

"E cos'è successo poi?" domando.

"Semplicemente io ero molto più interessato di quanto lo fosse lei. Per me non era solo una cosa fisica, e pensavo che per lei fosse lo stesso... ma mi sbagliavo. Poche settimane fa mi ha detto di voler chiudere perché interessata ad un'altra persona... ed eccomi qua, a star male per una persona che non ricambia i miei sentimenti".

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