Staccare la spina

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Sono in macchina e sto andando agli studios.
È ancora presto per iniziare a girare, ma, quando si tratta di lavoro, sono molto scrupolosa.
Ho sempre preferito fare le cose con largo anticipo, perché in ogni personaggio metto tutta me stessa, e così come è successo per Zulema, ho intenzione di cucire il personaggio di Alicia sulla mia pelle.

Potrebbe sembrare un giorno di lavoro come un altro, ma a chi voglio mentire? Non lo è.
Arrivo da casa di Maggie dopo aver passato le ore più belle degli ultimi tempi, e io sono al settimo cielo.

Arrivo in ufficio e tutti si accorgono del mio insolito buon umore:

"Dormito bene Najwa?" mi chiede qualunque persona mi incontri.

"Si... diciamo così" rispondo loro accennando ad una risata.

Incontro Alex e il resto della troupe e ci mettiamo al lavoro.

Finiamo di leggere il copione intorno alle 12:30, così, come avevo promesso ieri sera a Teo, dopo aver salutato tutti, vado a prendere la macchina e torno a casa da lui.

Per la prima volta dopo tanto tempo, sono tranquilla: ora porterò a pranzo mio figlio e gli racconterò dei miei piani per la prossima settimana.
Molto semplice e, insolitamente, senza troppe preoccupazioni.

"Teo, 10 minuti e sono davanti casa. Fatti trovare giù" gli dico al telefono.

"Ok mamma, a fra poco" mi risponde.

Chiudo la chiamata e subito dopo ne ricevo un'altra.

"Pronto Rubia, da quanto tempo" le dico ironica.

"Scema" risponde Maggie ridendo "allora, hai già parlato con Teo della mia proposta?"

"Non ancora, sto giusto andando a prenderlo per portarlo fuori a pranzo e dirglielo".

"Va bene, quando poi vuoi passare ti lascio le chiavi" continua.

"Perfetto, ah... e grazie" le dico ancora sorpresa da quello che sta facendo per me.

"Ma va, di che?" risponde "a proposito, quando ci vediamo? Mi manchi già".

"Se sei a casa, dopo passo" le dico.

"Mi trovi qui, ti aspetto" risponde prima di mettere giù.

Istintivamente sorrido e, senza rendermene conto, sono già davanti al vialetto di casa mia, e Teo è fuori ad aspettarmi.

"Ciao mamma" esordisce aprendo la portiera.

"Ciao Teo, tutto bene?"

"Si si, tu? Come sta Alba? Va meglio?" risponde.

Alba? Perché? Cosa dovrebbe avere Alba?

"Ah... Alba" penso tra me e me, ricordandomi di averla usata come scusa per rimanere a dormire da Maggie.

"Si sì, ieri è stata una giornata un po' pesante per lei,  e non me la sentivo di lasciarla da sola" mento ancora una volta.

"Allora andiamo? Ho una cosa da dirti" gli dico accendendo la macchina.

Decido di portarlo in un ristorante italiano in centro che lui adora.

"Mamma, devi farti perdonare qualcosa?" risponde ridendo appena capisce dove siamo diretti.

"No, voglio solo passare un po' di tempo con te... poi devo parlarti" rispondo lasciando un velo di mistero alla conversazione.

Parcheggiamo la macchina e ci dirigiamo al ristorante.
In fretta ci fanno accomodare, così ordiniamo: Teo opta per la pizza, mentre io scelgo una pasta cacio e pepe... in questo posto è buonissima.

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