Punto di non ritorno

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Rieccoci, nuovo giorno nuovo problema.
Non mi stupisco per niente però, ormai fa parte della mia quotidianità.
C'è poco da dire e non avrebbe senso neanche girarci intorno, quello che mi ha detto Maggie non mi ha lasciata indifferente.
Sono un po' amareggiata, ma la cosa che mi dà più fastidio è il non riuscire a capirla.
La nostra storia è come un'altalena, e lei non è mai costante.
Non capisco il motivo di questo suo passo indietro tutto d'un tratto.
Se io sono innamorata di una persona, quanto può contare il giudizio degli altri?
Di certo, non si tratta di una cosa facile, oltretutto essere un personaggio pubblico rende tutto più difficile.
Ma lei mi ha detto che mi ama, me l'ha detto guardandomi negli occhi, e se è questo ciò che prova, non capisco perché dovrebbe nascondersi da tutti e non mostrare la verità.

Mi sento usata e presa in giro, forse ha confuso l'amore con il fare l'amore. Probabilmente ha fatto lo stesso gioco che ha fatto con Remy: mi ha utilizzata solo per scopare.
Mi sento presa, utilizzata e buttata via, proprio come un oggetto.
Adesso se l'avessi davanti la prenderei a schiaffi.
Sono stanca di soffrire per colpa sua; sono stanca di stare dietro ad una persona che fondamentalmente penso di non meritarmi, sono stanca di dovermi sempre adattare ai suoi comportamenti.
Proprio adesso che avevo fatto un passo verso di lei e cercato di fidarmi del tutto, mi ritrovo a dover fare i conti con la sua indecisione.
Dopo aver sentito quelle parole, ho seguito l'istinto fuggendo, e adesso mi trovo da sola, sdraiata sul letto di casa mia a fissare il soffitto, con la testa in un mare di pensieri.
Guardo l'orologio ed è quasi l'ora di pranzo, devo sbrigarmi perché alle 15.00 devo essere sul set.
Poso il telefono e vado in bagno a farmi una doccia, cercando di rinfrescare la mente e rilassarmi, così da cercare la giusta concentrazione per le riprese del pomeriggio... non vorrei risultare troppo nervosa sul set.
Mi vesto velocemente e subito dopo decido di ripassare il copione che dovrò recitare oggi.
Mi accorgo di avere la testa altrove, sono distratta, e questo mi porta a dimenticarmi metà delle battute. Oggi è proprio una giornata da cancellare.

Sento il comodino vibrare dal salotto, così corro a vedere chi mi stia chiamando: è Maggie.

"Scordati che ti risponda" dico ad alta voce.

Adesso l'ultima cosa che desidero fare è parlarle, sinceramente non voglio sprecare altro tempo con lei perché non ne vale la pena, ne ho abbastanza.

Mi preparo un toast veloce e corro sul set.

Le ore di riprese fortunatamente passano abbastanza veloci, e tra una battuta e l'altra il tempo vola.
I miei colleghi riescono sempre a mettermi di buon umore e farmi lasciare da parte i pensieri negativi... ormai sono una seconda famiglia.

Riprendo il telefono dopo ore e mi ritrovo ben cinque chiamate perse da Maggie con tanto di messaggio:

"Mi vuoi rispondere o devo venire sotto casa tua? Najwa, evita di fare la quindicenne ribelle della situazione perché mi stai facendo incazzare. Per una volta cerca di ragionare con maturità, per favore".

Ha una gran faccia tosta a pretendere di avere ragione, come se nel pronunciare le parole di stamattina avesse solo fatto prendere aria alla bocca.
Può provocarmi quanto vuole, ma ormai la conosco fin troppo bene, non mi piegherò ai suoi giochetti!
Ora non c'è Maggie che tenga, devo pensare solo a me, per una volta.
Può scrivermi e chiamarmi quante volte le pare, per quanto mi riguarda la segreteria suonerà a vuoto.

Prendo le mie cose e accenno ad andarmene quando Úrsula viene verso di me per parlarmi:

"Hey Najwa, si è fatto tardi così io e gli altri stavamo pensando di andare a mangiare qualcosa qui vicino, ti unisci a noi?"

Non vedo perché non dovrei accettare, Teo non è a casa e io passerei un'altra serata da sola... stare in compagnia può essere quello che fa per me.

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