Fuga d'amore

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"Questa cosa che vieni a trovarmi, resti poche ore, e poi te ne vai deve finire... voglio passare più tempo con te" dice Maggie mentre io sono impegnata ad allacciarmi le scarpe.

"Lo so Maggie, ma lo sai che non posso... Teo...".

"Si Teo non sa di noi, Teo potrebbe prendere male la nostra relazione, Teo potrebbe non accettare la cosa... ho capito".

"Passeremo più tempo insieme, te lo prometto" le dico mentre mi avvicino per baciarla prima di andarmene.

"Ora devo andare a prendere..." accenno.

"Teo?" domanda lei sorridendomi.

"Si, Teo" rispondo ridendo.

"Ci sentiamo, rubia" le dico passando la mano tra i suoi capelli biondi.

"Vai piano, e avvisami quando arrivi" mi risponde chiudendo la porta dietro le mie spalle.

Salgo in macchina e, come ogni volta che mi vedo con Maggie, l'umore con cui torno a casa è l'esatto opposto rispetto a quello con cui sono arrivata.
Prima di mettere in moto chiamo Teo e lo avviso del mio arrivo.
Dopo circa mezz'ora, io e mio figlio siamo a casa e, mentre lui va a dormire ancora distrutto dal viaggio, io realizzo di dover ancora disfare i bagagli.
Non mi faccio molti problemi e metto tutto in lavatrice... ci penserò domani.
Mi lancio sul letto e cado in un sonno profondo.

Sono le 8:30, e vengo svegliata da una voce in lontananza: è mio figlio che con l'esatto opposto della calma, mi dice di alzarmi.

"Che c'è?" rispondo scocciata all'ennesima sua richiesta.

"Sono le 8:30 e mi devi accompagnare da papà... ricordi? Devo passare il fine settimana da lui, è il suo turno".

"Cazzo, me n'ero dimenticata" esclamo uscendo dalle coperte.

Non faccio neanche colazione e corro a prepararmi. Tra la vacanza organizzata in fretta e la soap opera "Maggie Civantos" di cui faccio parte, mi sono dimenticata del resto.

Non sono neanche le 10, e ho già accompagnato Teo a casa del padre, sono andata a prendere Bala e senza pensarci troppo su, mi sto spostando nella casa fuori Madrid.
Le giornate sono ancora belle, e lì potrò godermi qualche giorno prima che l'estate finisca.
Arrivo e entro: la casa così grande e così vuota mi mette un po' di tristezza, vorrei che qualcuno fosse con me... quel qualcuno.

All'improvviso, come se mi fosse scattato qualcosa dentro, ripenso al discorso di Maggie di ieri sera.
Non riusciamo mai a passare del tempo da sole come si deve, e questa potrebbe essere l'occasione che fa al caso mio.

"Sei sicura di quello che stai per fare Najwa?"
"Devo smetterla di pensare al futuro e vivermi il presente" mi dico come se in me ci fossero più persone.

"Ora lo faccio" esclamo a voce alta come se sentire queste parole lo rendesse più reale.

Prendo il telefono, cerco il suo contatto e la chiamo:

"Hai detto che non passiamo abbastanza tempo insieme... questo weekend sono sola nella mia casa in campagna, ti aspetto" le dico senza neanche salutarla.

"Dici sul serio?" risponde Maggie sorpresa da questa mia iniziativa.

"Sì".

"Non ti lascerò il tempo di ripensarci, nel primo pomeriggio sono da te" dice prima di chiudere la chiamata.

Ok, sono le 11:30, ho il tempo di andare a comprare qualcosa da mettere nel frigo e rifare il letto... dev'essere tutto perfetto.

Vado in camera da letto, e metto le lenzuola migliori che io abbia in casa, poi torno al piano di sotto, esco e mi dirigo al supermercato.

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