2. Piccoli gesti

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La mensa, gremita come al solito, pullula di suoni, chiacchiericci e gossip; dopotutto quale momento migliore per verificare le coppie, gli amori ed i tradimenti se non a pranzo quando i tavoli sono di proprietà ed i gruppi ben distinti.

Ovviamente Sting ed i suoi amici si sono appropriati del tavolo migliore vicino al finestrone ed ai caloriferi, ottimo posto sia d'inverno che in primavera e su questo Lucy non può dire nulla.

Vedere al di là del vetro il cielo azzurro e la quercia del cortile la fa sentire meno in trappola, come se tra le sbarre della gabbia che ha costruito attorno a sè passasse un venticello fresco a rinfrescarle la pelle, tenendo al contempo lontano i discorsi inutili che intavolano le persone accanto a lei.

Non le serve nemmeno prestare attenzione per sapere di cosa stanno parlando: Minerva è impegnata a limarsi le unghie scambiandosi con Yukino qualche commento su degli abiti che hanno visto in centro, Orga si sta vantando dei record che ha battuto in palestra, Sting parla come al solito di se stesso sotto lo sguardo annoiato di Rogue e Rufus è più concentrato a squadrare ogni ragazza che passa che a svuotare il piatto.

Niente a che vedere con il tavolo di Dragneel, vivace e festaiolo come sempre.

"Gray-sama, Juvia vuole andare al cinema stasera".

"Ti prego, non un'altra commedia romantica, non ce la posso fare".

"Sei sicuro? Sei già a metà strada" alza un sopracciglio Natsu accennando al suo torso nudo.

"Da quand'è che non ho la camicia?!".

"A Juvia piaci molto di più così".

"Ed al preside no" sospira Erza, addentando una fetta di torta, "vedi di vestirti se non vuoi finire in detenzione per la terza volta".

"Cavolo Gray, abbiamo iniziato la scuola solo da sette giorni" scuote la testa Levy.

"Ghihihi, quando inizieremo gli allenamenti non potrai permetterti tante assenze".

"Parla per te, Gajeel. Mettersi a litigare con l'Heartiflia in corridoio per un quaderno è ridicolo" ride Gray e Natsu si becca un pugno in testa.

"Ehi! Che ti prende, ferraglia?".

"L'hai già raccontato a tutti?".

"Mi ha chiesto il motivo del nostro ritardo e gliel'ho detto, non farne un dramma" alza le spalle il rosato.

"Dici così perchè non hai la ragazza, ma voglio vedere se poi non diventerai anche più protettivo di me" e mette un braccio sulle spalle di Levy che, dopo anni, ancora arrossisce.

"Anche Juvia vorrebbe che Gray-sama fosse protettivo".

"Oi! Anche io lo sono e poi Natsu è praticamente asessuato, non ci pensa nemmeno a fidanzarsi".

"E tu che ne sai, principessa di ghiaccio?" Si irrita il rosato.

"Come mi hai chiamato?!".

"Hai sentito benissimo" e le ragazze si abbassano leggermente sapendo già che i loro amici si esibiranno presto nel fatidico lancio con il cibo.

Quello che non potevano immaginare, però, è che un hamburger finisse proprio in faccia all'allenatore Gildartz mentre spalanca le porte per entrare in mensa.

"Dragneel! Fullbuster! Redfox!" Urla fusioso conoscendo già gli artefici di questa apocalisse.

"Ha cominciato lui!" Dicono ad una voce tenendo uno il colletto dell'altro.

"In detenzione dopo le lezioni e ringraziate che non è ancora iniziata la stagione sportiva o vi avrei fatto correre mille volte intorno al campo" e sbatte le porte dando un morso all'hamburger.

"Quello era mio" biascica Natsu ed entrambi i suoi amici gli danno un coppino.

La campanella suona segnalando la fine della pausa pranzo e gli studenti si recano nelle rispettive aule per le lezioni pomeridiane.

Lucy, che si è attardata per andare in bagno, entra in classe e nota che l'ultimo posto libero è davanti a Levy, girata di spalle a chiacchierare con una compagna di corso.

"Ehm, Levy?" Inizia timida dopo essersi seduta.

Lei si gira e si ritrova sul banco un quaderno che non è suo.
"Che cos'è?" Chiede sospetta.

"Sono i tuoi appunti, li ho riscritti".

Natsu, seduto accanto a Levy, a quelle parole alza un poco la testa dal banco sul quale era già pronto a dormire.

"Cosa?!". La ragazza lo sfoglia velocemente ritrovando le stesse frasi del suo quaderno precedente e la guarda basita.

"Spero vadano bene" ammette in pensiero Lucy, "alcuni fogli erano troppo rovinati e così ho ricostruito l'argomento secondo i miei appunti".

"Perchè l'hai fatto?", ma l'arrivo della professoressa Porlyusica impone alla bionda di girarsi e troncare la conversazione.

Dopo l'appello, la lavagna inizia a riempirsi velocemente di formule chimiche alle quali la donna dai capelli rosa fornisce sempre un'accurata spiegazione orale indirizzandoli anche agli esercizi proposti dal libro.

Lucy cerca in tutti i modi di seguire la lezione, ma la mancanza di sonno si fa sentire sempre più prepotentemente; nemmeno i due caffè che ha preso in mensa la stanno aiutando.
Ha trascorso la notte a riscrivere gli appunti di Levy e quando la sveglia le aveva comunicato che era ora di alzarsi e prepararsi per andare a scuola, lei era ancora seduta alla scrivania.

Poggia la testa sulla mano per impedirsi di addormentarsi, ma non sembra funzionare. Le palpebre vogliono abbassarsi e nemmeno pizzicarsi le guance l'aiuta a svegliarsi.
La testa ogni tanto si abbassa, ma poi sbarra gli occhi e ritorna dritta.

I minuti trascorrono lenti ed il sonno peggiora.

Sta per cedere a quel bisogno primordiale quando dietro di lei un libro cade a terra con un tonfo, facendola scattare sulla sedia.

"Dragneel, dovresti stare più attento al tuo materiale scolastico" lo rimprovera la professoressa.

"Mi scusi" risponde chinandosi per raccoglierlo.

Lucy si appoggia la mano sul cuore che martella veloce per lo spavento e si mette composta sulla sedia; il sonno scomparso.
Per il resto della lezione la sua mente è sveglia e attenta e quando suona la campanella chiude soddisfatta il quaderno.

"Lucy?".

"Sì?".

"Perchè l'hai fatto?" Le richiede Levy. È da un'ora che vuole sapere la risposta.

"Vedo l'impegno che ci metti sempre nel prendere appunti e non è giusto che Rufus ed Orga distruggano il tuo duro lavoro in un battito di ciglia."

"Come se fossero le uniche persone ad aver distrutto qualcosa" ringhia Natsu avendo sentito la sua risposta. Sbatte le sue cose nello zaino e sospassa le due ragazze dando una spallata alla bionda.
"A domani, Levy" la saluta alzando la mano in aria per poi dirigersi verso l'aula di detenzione.

"Ma che gli è preso?".

"Sono la ragazza di Sting, ricordi?" Sorride triste Lucy preparando anche lei lo zaino.

Levy alza gli occhi al cielo, questa rivalità/odio tra gruppi la manderà al manicomio un giorno o l'altro.

"Se c'è qualcosa di sbagliato negli appunti fammelo sapere" la informa la ragazza, "provvederò a sistemarli".

"Non ti preoccupare Lucy, hai già fatto abbastanza. Non te l'ho ancora detto, ma grazie" e le offre la mano.

La bionda si guarda intorno e quando nota che in classe sono rimaste solo loro, si affretta a stringerla.
"Grazie a te per averlo accettato" e Levy si accorge di non aver mai visto quella ragazza sorridere così spontaneamente come in questo momento.

Lucy è ormai sulla soglia, quando le sue parole la fanno fermare.
"Spero di parlare presto con te" la saluta dolce e per la prima volta in quattro anni la bionda pensa di essersi finalmente fatta un'amica.


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Take me to the beginning {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora