17. Festival Sportivo pt.2

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Cos'ha che non va, esattamente?
Sa benissimo di non potersi avvicinare a Natsu, eppure puntualmente ci ricasca ogni volta.
Come prima, per esempio. Perchè gli ha promesso un'altra sfida ai videogiochi? Dovrebbe chiudersi in camera e non rivolgergli nemmeno la parola, invece il suo cuore non può che battere veloce al pensiero della serata che l'aspetta.

Prima che questo accada, tuttavia, deve passare indenne la giornata e ciò significa riuscire a stare al fianco di Sting senza dargli uno schiaffo ogni volta che apre bocca.

Non può di certo scordare la scenata del magazzino, ma deve giocare di logica: con il carattere ossessivo del biondo un altro passo falso significherebbe k.o.
Per questo deve ricacciare indietro la rabbia e sfoderare i suoi sorrisi migliori, nella speranza che lui allenti la morsa su di lei e le permetta di scoprire come contrattaccare.

Dopo la pausa pranzo riprendono le gare, questa volta con le ragazze come protagoniste.
L'aria è meno tesa rispetto alla mattina ed i ragazzi sembrano più interessati alle gambe snelle messe in risalto dai pantaloncini che al punteggio delle compagne.

"Tiferai per la Heartfilia anche se è nella squadra nera?" Chiede Gajeel sdraiato sui gradoni.

"Che lui tifi bianco o nero, non cambierà nulla" annuncia Gray orgoglioso. "Juvia gioca a pallavolo da anni, non hanno chance contro di lei".

"Io non sottovaluterei le avversarie. Minerva negli sport è micidiale" commenta il moro. 

Il fischio del professore dà inizio alla partita e subito si nota la superiorità della squadra bianca capitanata da Juvia. Dopo la decina di punti Minerva comincia a tenerle testa, ma perdono comunque il primo set.
Nel secondo inizia lo scontro vero e proprio e la squadra nera si aggiudica la vittoria con soli due punti di vantaggio.
Nell'ultimo sembra di assistere ad una partita di ping pong con le capitane che si passano i punti, ma il bisogno di vincere si fa pressante così come la forza impiegata da Minerva in battute e schiacciate, che si concludono con l'infortunio di qualche giocatrice.

"Possibile che il professore non dica nulla?" S'innervosisce Gajeel vedendo Levy sotto rete.

"Che ti aspetti da Jemma? Lo sai che Sting è il suo cocchino" dice Natsu. "Non punirebbe mai la sua squadra".

Ma anche in campo gli animi si accendono.
"Datti una calmata, Minerva" la sgrida la bionda.

"In guerra e in amore tutto è lecito".

"Questa non è una guerra".

"Ma di là ci sono la McGarden e la Lockster che fanno parte del gruppo di Dragneel."

"E allora?".

"Dobbiamo annientarle".

"Perchè siete tutti così ossessionati da questa rivalità tra gruppi?".

"Devono capire qual è il loro posto" conclude Minerva.

La palla viene lanciata e presto torna nel loro campo. Due passaggi e arriva perfetta a lei che, individuata la sua prossima vittima, carica il braccio e la schiaccia a piena potenza.

Levy chiude gli occhi e si copre il volto con le braccia nella speranza di attuire il colpo, il quale, però, non arriva.
Confusa sbircia tra le dita e il sorriso di Lucy la coglie alla sprovvista.

"Stai bene?" Le chiede e lei annuisce.

Il professore fischia l'invasione e Lucy s'inchina in segno di scuse, ma avverte un capogiro e se Levy non l'avesse sostenuta, sarebbe caduta a terra.

"Lucy!".
Anche Juvia e le altre accorrono e creano un piccolo capannello attorno a lei, bloccando la vista di un preoccupato Natsu sugli spalti.

"Ma che ti è saltato in mente?!" Si arrabbia Minerva.

"Ti senti bene?" Chiede invece Juvia.

La bionda annuisce, ma il mal di testa la costringe a tenere gli occhi socchiusi e la gran botta presa alla testa pulsa provocandole una nausea terribile.

"Meglio andare in infermeria" e Levy si posiziona un braccio sulle spalle mentre il suo la stringe in vita.
Chiede la sostituzione e senza aspettare il consenso del professore esce dal campo sportivo.

"Devo andare da lei" s'impunta Natsu mettendosi lo zaino in spalla, ma Gray lo ferma subito, indicandogli Sting che sta correndo verso le due ragazze.
Lui e Levy discutono qualche minuto ed alla fine il ragazzo si carica sulle spalle Lucy ed entra nell'edificio scolastico.

Natsu si risiede e chiude le mani in pugni, mentre la partita riprende.
Dovrebbe esserci lui al suo fianco, non Eucliffe.
Dovrebbe essere lui a prendersi cura di lei, non Eucliffe.
E invece, per uno stupido ed irragionevole diverbio avuto quattro anni prima, è costretto a star lì senza poter far niente.

Sting entra in infermeria, fa scendere Lucy accanto al letto e si sposta intanto che l'infermiera la visita.
"Nulla di grave, fortunatamente" annuncia, "ma per una settimana ti resterà un bel bernoccolo".
Prende una scatola di medicinali dall'armadietto, diluendo poi una pastiglia in un bicchiere d'acqua.
"Per qualche giorno potresti avvertire nausea o vertigini, quindi prendi questa" e la ragazza beve tutto d'un fiato.

"Meglio che resti qui per qualche ora, nel caso dovessero apparire altri sintomi".

"Grazie mille".
Sting non dice nulla e se ne va dopo averle lanciato un'occhiata di fuoco.
Ecco, l'ha fatto di nuovo arrabbiare.

Sospira e si sdraia.
Il suo corpo aveva agito d'istinto e prima che la sua mente capisse cosa stava succedendo, era già davanti a Levy per schermarla dalla schiacciata.
Ovviamente non se ne pente, ma la ragazza di Sting che va contro un membro del proprio gruppo per difendere uno degli amici di Dragneel fa di sicuro scalpore e un gesto del genere nel suo linguaggio si traduce in 'guai'.

Chiude gli occhi e quando li apre alcune ore dopo ne incontra un paio color onice.
"Come ti senti?" Chiede subito vedendola sveglia.

"Non dovresti essere qui, Natsu" risponde lei mettendosi seduta.

Lui la ignora e si avvicina per ispezionarle la testa. "Ti fa ancora male? Vuoi un antidolorifico?".

Lei gli allontana le mani inquieta, ma quando sulla soglia vede Gray e Gajeel si rilassa.
"Vi conviene andarvene, se Sting vi trovasse qui scoppierebbe il putiferio".

"Il tuo ragazzo è già tornato a casa con l'allegra combriccola" la informa il moro e lo sguardo di Lucy si rabbuia; ok, la loro relazione è fittizia, ma Sting avrebbe almeno potuto venire a controllarla, invece non si è nemmeno preoccupato della sua condizione.
Natsu, al contrario, è venuto subito ad accertarsene.

Si sposta sul bordo e s'infila le scarpe."È tempo che anch'io torni a casa".

"Io ho allenamento, ma ci pensano loro ad accompagnarti" esclama il rosato.

"Non ho bisogno della scorta".

"Invece sì. Se dovessi avere un mancamento per strada che faresti?".

"Ti ho detto che sto bene", ma Natsu è testardo e lei alla fine cede.
Lui sorride contento e va in palestra.

"Non è che uno di voi potrebbe aspettarlo?" Chiede Lucy in ansia.

"Non è un bimbo delle elementari. Sa rincasare da solo".

"Per favore" e l'urgenza del suo tono di voce fa sospirare Gray.

"L'accompagno io a casa, tu aspetta quella testa rosa" annuncia e Gajeel non può far altro che accettare.



☆☆☆☆☆

Ehi bella gente!

Lucy si ripromette di non far più arrabbiare Sting, ma in pochi istanti manda all'aria le sue intenzioni.
Come reagirà il biondo di fronte a questo nuovo affronto?

GRAZIE PER VISUALIZZAZIONI, COMMENTI E STELLINE (*-*)

A presto,
Jade 🌼

Take me to the beginning {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora