1. Bande rivali

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Se c'è una cosa che Lucy odia più dei broccoli è lo scuolabus che deve prendere ogni giorno zeppo di ragazzi chiassosi, indisciplinati e già troppo attivi per essere solo le 07:30 di mattina, che le fa rimpiangere di aver disdegnato la limousine di suo padre.

Certo, avrebbe attirato ancora di più l'attenzione, ma almeno non avrebbe dovuto spaccarsi i timpani con la musica al massimo negli auricolari per non sentire le chiacchiere superficiali di cui i suoi coetanei sembrano andare ghiotti, soprattutto
la persona sedutale accanto.

Sospira e gira la pagina del libro che sta leggendo.

"Smettila di fare l'asociale ed unisciti al discorso" Sbuffa Sting togliendole una cuffia.

"Devo finire di leggere il libro per la relazione di settimana prossima".

"Hai tempo di farlo quando non ci sono io" prorompe duro e Lucy lo ripone nello zaino assieme agli auricolari. Non le interessa minimamente sapere di cosa lui ed il suo gruppo stiano parlando, ma sa per esperienza che è meglio non farlo arrabbiare.

Lo scuolabus frena venti minuti dopo davanti al cancello scolastico e nessuno osa alzarsi prima che Sting e la sua banda non siano scesi... bhe, eccetto qualcuno, ovvio.
Natsu si carica lo zaino in spalla ed assieme a Gray scende le scalette tagliandogli la strada.

"Quattro anni e non hai ancora imparato la gerarchia da rispettare?" Lo rimprovera Sting irritato appena mette piede sul marciapiede.

"La so benissimo invece, per quello siamo passati prima noi" ribatte senza nemmeno voltarsi ed il moro alza una mano per salutarlo.

"Dovresti stare attento a ciò che dici, non credi di aver già perso abbastanza?".
Il rosato serra la mascella, ma non si ferma ed entra nell'istituto.

"Questa prepotenza di prima mattina è sfiancante" biascica Rogue al suo fianco.

Sting alza le spalle. "Faccio solo capire chi comanda in questa scuola" ed afferrando la mano di Lucy entrano anche loro.

Fortunatamente hanno solo la prima ora in comune, ma se la ragazza sperava in un proseguimento tranquillo di giornata, il fato è già pronto ad infrangere i suoi sogni a partire dal cambio dell'ora.

"Guarda un po' chi se ne sta tutta sola" canticchia Orga appoggiandosi all'armadietto di fianco a quello di Levy a braccia conserte, "come va, nana-nerd?".

"Non mi occorre girare sempre in coppia come voi" risponde, ormai abituata a quel soprannome. "E, per la cronaca, stavo meglio prima di vedervi".

"Ooh! Non essere così scortese o cominceremo a pensare che non ti siamo simpatici" fa il melodrammatico Rufus.

"Sarebbe il tuo primo pensiero intelligente" mormora.

"Che hai detto?" Chiede, non avendo sentito.
Lei scuote la testa e sceglie i libri della lezione successiva, ma quando far per prendere lo zaino poggiato a terra, Orga gli dà un calcio versandone il contenuto sul pavimento.

"Ancora con questi giochetti infantili?" Sbuffa la ragazza dai capelli blu accucciandosi.

"È così divertente tormentarti" sogghigna Orga raccogliendo un quaderno e cominciando a strappare le pagine.

"Che stai facendo, brutto idiota?! Quelli sono i miei appunti!" urla lei scattando in piedi.

L'energumeno ride. "A che ti servono? Una nerd come te dovrebbe ricordarsi tutto senza bisogno di appunti!" Ed alza il braccio impedendole di raggiungerlo anche saltando.

Take me to the beginning {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora