8. Litigio

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Sting la trascina di nuovo nello spogliatoio e sbatte la porta alle sue spalle. Gli occhi azzurri brillano pericolosi; è furioso.
"Ancora questi trucchetti, Lucy!?".

"Lasciami spiegare" prova lei indietreggiando.

"E confondermi con le tue belle parole?! So benissimo cosa significa questa carta!". Si avvicina minaccioso e lei deglutisce.
"Pensavi di fare la furbetta e scamparla, eh?".
Già alle elementari usava quel trucco per migliorare i voti di Dragneel, ma adesso deve smetterla.

"La partita è sabato e-."

"BASTA CON QUESTE FOTTUTISSIME SCUSE!" La spinge contro gli armadietti e Lucy non fa in tempo a gemere dal dolore che Sting le afferra il mento con forza.
"Devi smetterla di pensare a Dragneel, cazzo! Sono io il tuo ragazzo, sono io quello che deve riempire la tua mente e sono io quello di cui ti devi preoccupare!".
I suoi occhi sono iniettati di sangue e le vene della gola sono gonfie. Perchè è così testarda?!.
"Dragneel non fa più parte della tua vita e non lo farà mai più! Mettitelo bene in testa una volta per tutte!".

"Volevo solo-".

Dà un pugno all'armadietto accanto alla sua testa e lei trema dalla paura.
"Non m'interessa cosa volevi fare! Ogni tuo gesto e respiro deve essere al servizio del sottoscritto, di nessun altro!".

Le artiglia i polsi e glieli alza spingendoli contro il metallo. "Tu mi appartieni" biascica tracciando con il naso i suoi lineamenti, "sei mia e Dragneel deve rimpiangerti e morire d'invidia guardando come posso toccarti ed averti senza che lui me lo possa impedire."
Il biondo ha passato anni in quella condizione ed ora tocca a lui divertirsi.

Lei si morde il labbro trattenendo le lacrime.
"Tu hai scelto me e lui deve sentirsi inferiore ogni", bacio sulla guancia, "singolo", bacio sulla mascella, "giorno", bacio sulla bocca.

Lucy volta il viso disgustata e Sting stringe la presa sui polsi facendole male. "È inutile che ti ribelli, sai che è così... o ti sei dimenticata del nostro accordo?".

Come potrebbe dimenticarsene, è ciò che le ha rovinato la vita.

Lei riesce a mordergli il braccio per liberarsi e lui la spinge a terra bruscamente.
"Non l'ho violato" lo affronta, "perciò non puoi fargli niente".
Deve continuare a proteggerlo.

Lui le afferra la coda per portarla al suo livello. "Oh, piccolo fiore che si sente l'eroina della storia. Ricordati bene che il suo futuro è appeso ad un filo e sei tu che hai in mano le forbici".
Sorride sfiorandole con il pollice il labbro che le ha morso durante il bacio e dal quale ora esce un rivolo di sangue.

"Non lascerò che tu lo rovina".

"Allora bada alle tue azioni" ringhia duro andandosene.

Lucy si appoggia con la schiena agli armadietti, portandosi le ginocchia al petto e rilasciando dei sospiri tremanti finchè riesce a calmarsi.
C'è mancato davvero poco, per un pelo non distruggeva tutto il suo lavoro.

Si massaggia i polsi arrossati e doloranti ed una lacrima le riga la guancia. Quanto ancora riuscirà ad andare avanti?.
Lo sta facendo per lui e non si è mai pentita della sua scelta, ma ora comincia a domandarsi se sarà così forte da portarla avanti.

Un'ombra compare nel suo spazio visivo e Lucy alza la testa.

"Voglio una spiegazione" tuona Gray poggiato allo stipite della porta a braccia conserte.

"Cosa hai sentito?" Si agita lei.

"Abbastanza da capire che tu ed Eucliffe avete un accordo che coinvolge in qualche modo il mio migliore amico".

"E non te ne andrai finchè non ti avrò spiegato la situazione, vero?" Dice alzandosi ed abbassando le maniche della camicia.

"Esatto".

"Vorrà dire che arriverai tardi a casa. Non ho intenzione di dirti nulla".

"Perchè ti preoccupi per Natsu? Anzi, perchè lui si preoccupa per te?".

"Gray...".

"Ho il diritto di sapere!" Alza la voce e Lucy d'istinto fa un passo indietro.
"Scusa" si modera subito notando di averla impaurita, "non volevo urlarti contro, è che sono in pensiero..." e si passa nervoso una mano nei capelli.
"Non voglio che gli accada qualcosa".

"Allora fatti gli affari tuoi e resta fuori da questa storia" afferma dura.
Si sistema la divisa e si rifà la coda.

Esce dallo spogliatoio ed il corvino non prova a fermarla; sarebbe inutile.
"Se quel farabutto dovesse fargli qualcosa, non ti perdonerò mai" la minaccia.

"Nemmeno io mi perdonerei" conclude dandogli le spalle.

Tornata a casa a piedi perchè ha perso lo scuolabus, si prepara una tazza di the e si rinchiude in camera; suo padre rientrerà tardi e, per una volta, Lucy è contenta che preferisca terminare il lavoro in ufficio piuttosto che staccare prima e portarselo a casa.

Si accomoda nel bovindo con un libro in mano, dove ha una bella visuale del cortile dei vicini.
Natsu si sta esercitando nei tiri a canestro e deve essere parecchio che è lì, visto come la maglia aderisce ai suoi pettorali.

La sua passione per il basket è nata quand'era ancora molto piccolo e Babbo Natale gli aveva fatto trovare sotto l'albero un pallone nuovo di zecca.
La prima cosa che Natsu aveva fatto era stata quella di mostrare il regalo a Lucy che aveva trascorso l'intera giornata affacciata alla finestra a guardarlo giocare nella neve.

Quel gesto era poi diventato parte della loro routine: tornati a casa da scuola, Natsu si metteva a palleggiare e Lucy, seduta nel bovindo, leggeva coccolata dal suono del pallone che rimbalzava sulle mattonelle.
Ognuno si dedicava alla propria passione, condividendola al tempo stesso con l'altro.

Ed ora, quei pomeriggi di relax sembrano così lontani e quasi immaginari, nonostante Natsu aspetti ancora che lei chiuda la finestra prima di fermare l'allenamento e Lucy si metta a leggere in quel determinato posto solo quando lui è in cortile.

Piccoli accorgimenti che sembrano banali, ma che celano un grande messaggio.
'Sono ancora qui accanto a te, nonostante tutto.'

Il rosato avverte la sua presenza ed alza lo sguardo non aspettandosi però di incrociare il suo.
Quattro anni che non si guardano direttamente negli occhi.
La brezza fredda di ottobre le muove la frangia ed i colori caldi delle foglie fanno brillare i suoi occhi cioccolato sempre così espressivi.

Deglutisce ed una scossa elettrica gli percorre il corpo da capo a piedi.
Quanto le manca.

Rimangono a fissarsi per quelle che appaiono ore, ma che in realtà sono solo pochi secondi, prima che entrambi devino lo sguardo quasi imbarazzati.

Natsu raccoglie il pallone e ritorna in casa e Lucy chiude la finestra per non prendere freddo, mentre la sua mano corre istintivamente all'orecchino a forma di stella per farsi forza.
Può farcela, può continuare a proteggerlo; d'altronde, se è per lui, è pronta a fare qualsiasi cosa.

☆☆☆☆☆

**spunta dalle coperte** hello!
Lo so, sono scomparsa, mea culpa.
Ma esistono troppi libri/manga belli a questo mondo per non essere letti.

Qual' è il vostro scrittore preferito?
Il mio è Valerio Massimo Manfredi.

Anyway, il litigio tra Sting e Lucy ci fa scoprire che il loro rapporto è basato su un accordo nato per proteggere Natsu, ma se Eucliffe ne beneficia, Lucy deve stringere i denti e farsi forza per mantenerlo.
Ora però anche Gray vuole sapere di più...
Cosa accadrà? E su cosa si basa esattamente quest'accordo?

GRAZIE PER VISUALIZZAZIONI, COMMENTI E STELLINE ALLE MIE STORIE (*-*)

giuro che prima o poi aggiorno anche le altre storie xD
Pazientate

A presto (si spera),
Jade 🌼

Take me to the beginning {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora