𝐏𝐓.𝐈: 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐨𝐭𝐭𝐚𝐯𝐨

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彡CINQUE MESI DOPO彡

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CINQUE MESI DOPO彡

Era da ormai molto tempo che Seonghwa parlava direttamente con i fornitori di droga di Hongjoong dato che quest'ultimo non aveva più il mezzo con cui farlo. Inizialmente era molto infastidito dalla cosa, sapeva che ciò che faceva fosse sbagliato e che avrebbe potuto incorrere in guai seri se lo avessero scoperto. Era sempre stato molto attento e soprattutto era sempre stato attento a non lasciare prove per assicurarsi di non finirci di mezzo se le cose fossero andate male, adesso invece questa certezza era scomparsa insieme alla totale assenza di prove a suo carico, tutto ciò che sarebbe servito a qualcuno per rovinargli la vita era proprio nella sua tasca.

Dopo mesi passati con la costante ansia che tutto potesse andare a puttane, arrivò il giorno in cui quella paura si fece più viva che mai, il giorno in cui il grigio sentì per la prima volta il cuore arrivargli in gola dalla paura, il giorno in cui per la prima volta la sua relazione con Yeosang aveva trovato una buca lungo il suo percorso. Il minore aveva notato il comportamento diverso di Seonghwa, aveva visto quanto fosse sempre in apprensione qualunque cosa facesse e questo lo fece preoccupare. Durante le notti insonni a causa dei troppi pensieri, aveva analizzato ogni singola possibile causa del cambiamento d'umore nell'altro, e inutile dire che quelle su cui più il suo cervello si era fissato erano le peggiori, ma nessuna avrebbe mai raggiunto la gravità di quella reale.

Era quasi finita l'estate ma ancora faceva molto caldo, quando il biondo si trovò davanti l'occasione per provare a risolvere tutti quei dubbi che da tempo lo affliggevano, era intento a pulire il pavimento dopo pranzo mentre la leggera aria di quella giornata, che precedeva il ritorno dell'autunno, soffiava tra le mura dell'appartamento passando da una finestra all'altra. Seonghwa stava ancora seduto al tavolino a scorrere sullo schermo del suo cellulare digitando di tanto in tanto i tasti, d'improvviso si alzò sentendo il bisogno di andare in bagno e lasciò il telefono appoggiato sul ripiano in legno convinto di averlo spento. «Torno subito» affermò uscendo dalla stanza e a quelle parole l'occhio di Yeosang non poté fare a meno di cadere sullo schermo del cellulare ancora perfettamente acceso, passò alcuni minuti a riflettere su cosa avrebbe dovuto fare, se avesse dovuto cedere correndo a cercare qualsiasi indizio o se fosse stato meglio fare finta di niente fidandosi semplicemente del suo amato. Provò a resistere cercando di pensare solamente che Seonghwa non lo avrebbe mai tradito e non avrebbe mai fatto niente che potesse ferirlo.

⟨⟨Tu ti fidi di lui Yeosang, non hai bisogno di spiare il suo telefono per sapere che va tutto bene⟩⟩

Ma quello schermo luminoso sembrava non fare altro che chiamarlo da quando il grigio era uscito dalla stanza, ed alla fine la curiosità vinse su tutto. Voleva sapere il motivo dello strano comportamento dell'altro e non appena si presentò l'occasione non riuscì a resistere, lasciò l'aspirapolvere ed andò dritto verso il tavolo appena in tempo prima che il cellulare si spegnesse per la troppa inattività. Ci mise un attimo per orientarsi in quel dispositivo che una volta conosceva bene ma che adesso non riconosceva più, infatti tutto era disposto in modo diverso e sembrava fatto apposta per confonderlo. Scorse tra le pagine il più velocemente possibile fino a trovare l'icona dei messaggi, la schiacciò e si aprì un elenco delle chat più recenti tra cui riconobbe quella con lui, quelle con i colleghi, quelle con alcuni amici e poi il suo occhio cadde su una il cui numero non era registrato.

ƒєνєя || ᴡᴏᴏsᴀɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora