𝐏𝐓.𝐈𝐈: 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐝𝐢𝐜𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨

730 65 78
                                    

La stanza era stranamente silenziosa mentre i due innamorati stavano sdraiati sul pavimento godendosi quell'attimo di calma prima della tempesta

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

La stanza era stranamente silenziosa mentre i due innamorati stavano sdraiati sul pavimento godendosi quell'attimo di calma prima della tempesta. Era passato qualche detenuto ogni tanto, ma vedendo l'intimità dei due aveva subito fatto retrofront constatando che nella cappella non ci fosse niente e nessuno di importante. «Cosa farai quando uscirai da qui?» chiese Jongho osservando il soffitto sopra la sua testa, doveva ammettere che l'addome di Yunho fosse un ottimo cuscino. «Tornerò dalla mia famiglia suppongo, non ho nessun altro» il rosa rispose immaginando come sarebbe stato rivedere dopo così tanto tempo i suoi cari. «Già... Sei fortunato ad avere almeno quella» disse Jongho sembrando quasi affranto, «La tua famiglia che fine ha fatto?» gli domandò allora l'altro curioso. Jongho conosceva bene la storia di Yunho, perchè era l'unico a cui questi l'aveva raccontata, ma al contrario il rosso non si era mai espresso più di tanto riguardo il suo passato, però in quel momento sembrò essere arrivata l'ora di farlo e non trovò motivo per tirarsi indietro. «Non penso che mio padre mi vorrà più vedere dopo quello che ho fatto» affermò in tutta sincerità «Lui mi aveva dato tutto, aveva faticato per farmi ottenere cose che chi le voleva veramente spesso non otteneva mai. Ma appunto io non le volevo, dopotutto, la vita è mia» Yunho lo lasciò parlare senza interromperlo, voleva veramente ascoltare ciò che aveva da dire e provare empatia per lui, era un modo per sentirsi ancora più vicini prima di doversi separare definitivamente.

«Un giorno ho fatto una cazzata, ho buttato all'aria tutto quanto e sono finito qui. Tutto per colpa di un po' di birra e di un tipo a cui era difficile dire di no» il silenzio nella stanza faceva da sfondo a tutto ciò e rendeva il tutto incredibilmente più toccante per Yunho, nonostante non fosse stato detto niente di ché. «Tutti facciamo degli sbagli, penso sia il motivo per cui ognuno di noi è qui. Pensaci.. chi commette reati per un problema mentale va al manicomio, chi perde la testa da giovane va al riformatorio, e nelle carceri rimaniamo tutti noi che abbiamo commesso uno sbaglio in un attimo di debolezza, che fosse nella buona o nella cattiva fede non conta assolutamente nulla a questo punto.» affermò il rosa facendo passare la mano tra le ciocche di capelli dell'altro e prendendone alcune per giocarci. «Probabilmente hai ragione, ma se noi due siamo frutto di due attimi di debolezza, come facciamo ad essere forti e a non finire in ginocchio di fronte ad ogni cosa che accade?»
«È impossibile, e noi non siamo forti. Siamo impotenti come tutti gli altri, stiamo insieme per forza di cose e basterebbe un soffio di vento per farci crollare.» parlò il maggiore facendo trasparire dalla sua voce il riferimento a ciò che era accaduto poco prima. «Lo sai che non lasceremo che niente ci butti giù» rispose Jongho per cercare di tirarlo un po' su di morale, «Non so se voglio veramente uscire Jongho» ammise il rosa continuando ad accarezzare la testa dell'altro, «Ti rendi conto che è un controsenso? Hai una famiglia da cui tornare, qualcuno che ti aspetta e che ti ama. Come puoi voler rimanere qui chiuso tra quattro mura? Questa non è vita, come non è vita la mia se uscirò, ma tu fuori puoi ricominciare a vivere, non rinunciare a quello perché per gente come noi sarebbe il regalo più grande»
«Stai sbagliando, qualcuno che mi ama ce l'ho esattamente qui e non voglio lasciarlo» rispose Yunho cercando di vedere la sua faccia benché fosse troppo in basso per poterlo fare. «Non può competere il mio amore contro quello di due genitori e di un fratello, ti prego Yunho, questa relazione ti può portare solo alla rovina se non agisci razionalmente» disse Jongho e in quel momento il rumore di una porta che si aprì li distrasse dai loro discorsi.

ƒєνєя || ᴡᴏᴏsᴀɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora