Capitolo 60

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Mi rifugio nel suo abbraccio lasciandomi confortare, quando, la totale rilassatezza del chiarimento mi coglie di sorpresa, facendomi chiudere le palpebre che, improvvisamente si fanno pesanti e crollo

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Mi rifugio nel suo abbraccio lasciandomi confortare, quando, la totale rilassatezza del chiarimento mi coglie di sorpresa, facendomi chiudere le palpebre che, improvvisamente si fanno pesanti e crollo. Entro a far parte di sogni strani che la mia mente, in un primo momento, non riesce a comprendere. 

È tutto buio e un liquido liquefatto è l'unica cosa che colora il buio corroborate. Il rosso sgorga. Non so da dove venga, fin quando non vedo le mie mani toccare il mio ventre scendere giù, presso la giuntura delle cosce. Una risata agghiacciante che non riconosco, fuoriesce libera dal mio petto. Rido, mentre il sangue m'imbratta le mani. 

Mi accorgo che oltre a perdere sangue la mia pancia è squarciata e il mio sollievo è sconcertante.
"Non devo preoccuparmi più di niente."
E con queste parole che rimbombano nelle orecchie, mi sveglio di soprassalto. Corro verso il bagno e vomito. Vomito la mia crudeltà verso questa creatura. Il sudore mi scende giù, tracciando la colonna vertebrale.  

"Mi dispiace piccolo ma non riesco a controllare i miei sogni." Sussurro singhiozzando e accarezzandomi l'addome.
"Non so chi sia tuo padre ma tu sei mio." Hai pur sempre una parte di me dentro di te e ti prometto che da oggi in poi, mi impegnerò al massimo nel crescerti. Ti farò nascere sano e forte e porterai gioia a chi ti circonda. Penso tra me e me e d'un tratto, senza rendermene conto, mi riscopro innamorata. Innamorata del bambino che verrà al mondo. 

Non avevo mai compreso il potere che comportava la maternità finché non ho realizzato di voler proteggere questa piccola creatura annidata in un piccolo angolo dentro al mio utero, a tutti i costi e non ho iniziato a sentirmi in pace con me stessa. Un leggero sospiro mi da sollievo e mi riscalda il cuore, lasciandomi addosso un lieve tepore. 


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L'Angolo dell'Autrice:

Miei Cari Lettori, so che ho scritto pochissimo e sinceramente, avrei voluto unirlo al precedente o, al Capitolo futuro (In realtà era un allegato al prossimo Capitolo), ma ho pensato di lasciarlo così poiché è un breve istante che ho preso a parte, isolandolo a se stesso. Il mio vuole essere un tributo alla consapevolezza, infatti è un momento di intimità tra Helena e il piccolo escludendo la presenza di Chad. Voglio che Helena realizzi e comprenda il fatto di essere madre, difatti esserlo comporta molte responsabilità che non riguardano solo il concepimento ma il prendersene cura già da se. Spero vi sia piaciuto!

P.S.: L'altro è in bozza ed è lunghetto rispetto a questo! ;) 

Saluti!

-Clelia.

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