Capitolo 43

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È da un po' che lo vedo distratto

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È da un po' che lo vedo distratto. Da quando è arrivato il fratello sta sempre in silenzio. È completamente sulle sue. Non mi tocca, non sorride come faceva spesso ultimamente. Non è più tranquillo. I suoi pensieri sono totalmente in subbuglio che non riesco a sbrogliarli e, nonostante lo veda soffrire, non dico niente e gli sto vicina. Non faccio nulla se non prendermi cura di lui silenziosamente. Gli preparo la colazione tutte le mattine, prima di uscire fuori casa, mi premuro a fargli sapere che ci sono anche se non mi sta vedendo davvero.

A notte inoltrata, quando non lo vedo tornare, mi preoccupo di più. Non so mai con quale stato d'animo tornerà a casa. Non riesco più a reggere i suoi ritmi, ma nonostante ciò gli preparo sempre la cena facendogliela trovare sempre pronta dentro al forno e, alle volte, quando percepisco il suo peso affondare sul materasso, faccio finta di dormire. Lo sento sempre dietro di me e certe volte, mi stringe soltanto in quelle occasioni.

Il mio cuore batte forsennatamente. Vorrei dirgli tutto quello che ho bisogno che lui sappia ma non fiato nemmeno. Voglio essere in grado di supportarlo ma non so bene come fare. Non riesco ad arrivare dove vorrei. Non sono mai stata un perno per gli altri, solo Sasha per tanti anni, è stata la mia unica fonte di sostegno quindi, faccio ciò che lei faceva per farmi stare bene, ma mi accorgo spesso che è aberrante e del tutto inutile quando lui non si accorge nemmeno che esisto. So come ci si sente quando si ha il mondo a pezzi ma non sapevo come ci si stava dall'altro lato e adesso, improvvisamente, lo sto scoprendo e fa abbastanza male. Il non sapere se mi vuole lì accanto a se, ad aggiustare i suoi problemi e lo farei davvero, se solo me ne desse l'occasione. So cosa ci si prova quando si soffre. Posso solo immaginare su cosa stia lottando e mi angustio per questo poiché non riesco ad essergli vicina con nient'altro...

Lui non dice niente ed io non chiedo. Accetto il suo tempo e tutti i suoi silenzi. Non ci vediamo nemmeno così spesso, nonostante viviamo sotto lo stesso tetto. Non ci incontriamo nemmeno per sbaglio figurarsi se riusciamo a sfiorarci.

L'ultima volta che abbiamo fatto l'amore è stata quella mattina, quando le nostre certezze sgretolavano, i ricordi hanno bussato e lui vi ha aperto la porta accogliendoli, cacciando via quella poca tranquillità appena riavuta. Sentivo la sua paura squarciare l'aria. Voleva tenermi a se, voleva, voleva, voleva... Voleva tante cose da me e adesso, non so più perché stiamo ancora qui insieme. La freddezza colpisce fin dentro le ossa. Immaginavo che avesse fatto qualcosa, che si sia fatto del male in qualche modo, ma poi, vedendo il fratello ho capito tutto e l'ansia di perdita che provavo per lui si era dissolta. Adesso, quel senso di perdita è tornato e non riesco nemmeno a dormire la notte.

Qualche volta apro gli occhi e tento di dissuaderlo, accarezzandolo più del dovuto sotto la patta, ma in quelle poche volte che ho osato, notavo che stringeva gli occhi come se fossi capace di fargli del male, si agitava bruscamente per poi pentirsene alla fine, quando si rendeva conto di chi fossi, scostandosi malamente la mia mano che desiderava solamente dargli sollievo. La ritiro in un muto silenzio che lui cerca sempre di sopprimere quel gesto, cancellandomelo dalla memoria con qualche bacio, non andando mai oltre. 

Mi distoglie dal sesso con qualche abbraccio stretto, respirandomi affannosamente nell'orecchio. Mi sento del tutto inutile. Non parliamo, non ci vediamo, non ci tocchiamo, non facciamo più l'amore, non mi accompagna nemmeno più nonostante non l'abbia mai preteso, comunichiamo solo con la totale freddezza. L'unica certezza che conosciamo per tenere in equilibrio una storia che sta per cadere a pezzi per poi spezzarci definitivamente.



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L'Angolo dell'Autrice:

Non so più se mi ritroverò i miei Lettori, per via delle mie mancate assenze... e mi scuso per questo. Sarò sincera con voi, e vi dico che ho cercato di mollare e gettare la spugna con la storia. Non mi sono sentita di scrivere più niente perché se prima la trovavo valida come mio racconto adesso, non sono più sicura di niente. La volevo fare finita ma allo stesso tempo, avevo il pensiero costante di continuarla... ho pensato ai miei appunti e a segnare quello che avevo già scritto e quello che mancava nonostante non li avessi davanti agli occhi. 

No, gli appunti benché mi passassero per la testa come fossero un promemoria non li ho nemmeno toccati. Come abbia fatto ad uscire in questo periodo di stallo non lo so nemmeno io ma, come ho già detto, non mi andava più di scrivere nulla senza saperne il motivo. In un certo senso mi sono imposta di scrivere e così è stato. Ho scritto e a quanto potete vedere, questo è il risultato ottenuto.

Spero che quel poco che ho di farcela basti, perché voi meritate il mio meglio ed io anche se non posso garantirvi di poterlo essere, ci provo. Voglio arrivare alla fine e nonostante mi sembri ancora lontana, ci sto provando con tutte le mie forze.

Scusatemi per tutte le attese che vi procuro con questa storia ma non è facile nemmeno seguire i miei schemi perché vado sempre fuori fase. Adesso, mi auguro che nonostante le modifiche non siano lineari con le idee base vi piacciano comunque.

Vi auguro una Buona Lettura.

Alla prossima (Che si spera sia presto).

-Clelia.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora