Capitolo 68 Parte Seconda

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«Hai cercato in tutta la città, non è vero?» Mi dice TJ a lezioni concluse, sorprendendomi nello spogliatoio che pensavo fosse deserto. Oggi sono andato ad allenarmi da solo e non di certo per mia volontà, anche se ammetto che questa "punizione" datami dal coach per aver saltato l'allenamento del giorno prima, mi giova. Ho bisogno di sfogarmi in qualche modo e, ritrovarmi al centro del canestro mi da un certo senso di equilibrio, che, con la mia irrequietezza in continuo aumento, diviene sempre più un miraggio lontano. 

Quel Thomas Johnson però, mi stupisce sempre... 

Come diavolo fa a starmi sempre tra i piedi? Ha davvero la dote innata di ritrovarmi sempre col suo magico fiuto da segugio...

«Si può sapere cosa accidenti ci fai tu qui?» Gli chiedo coinciso e diretto senza preoccuparmi di offenderlo. Lui alza lo sguardo colpevole, puntandolo su di me. «So che forse non dovrei dirtelo ma ieri ti ho seguito fino a tardi. Adesso mi dirai che non sono affari miei, eppure lo sai che ti considero mio amico. Cosa mi tieni nascosto Riley?» Non riesco a fare a meno di sobbalzare a quella strana sensazione che mi sento addosso. 

«Nulla che ti riguardi Johnson, davvero». Dibatto, recuperando la mia compostezza e facendo l'indifferente, ma quel testone non ci casca al mio bluff, difatti noto già il suo dannatissimo sopracciglio che si arcua dubbioso e con un certo non so che di qualcosa... Credo che si tratti di biasimo, e non riesco a capire neanche il perché... 

"Che abbia capito tutto? " Si allarma la mia mente.

«Sai, amico mio, come ti ho già detto ieri ti conviene parlare... Mi conosci! Sono un osso duro e non mollerò la presa fino a quando non sputerai il rospo!» 

Chi cavolo si crede di essere per permettersi di essere arrabbiato con me? «Cosa cazzo te ne frega?» Sbotto contro di lui, stringendo i pugni pieno di rabbia. La mia ira lo fa scattare, non trovo nemmeno il tempo di reagire che quel maledetto lo fa al posto mio... Mi afferra per la maglietta sbattendomi contro gli armadietti. 

I miei occhi diventano vuoti e duri, sto per battermi quando improvvisamente esplode. TJ mi riempie la testa piena di parole, parole che non mi sono mai sentito dire prima di oggi. «Per me sei come il fratello che non ho mai avuto. Fatti aiutare, dannazione!» Sto in silenzio e poi, sbotto anch'io. «Perché? Perché continui a darmi il tormento?» Gli grido contro. Lui mi osserva e non dice niente, poi scuote il capo, alza le spalle e mi dice che è fatto così, ciarlando ancora sul discorso dell'amicizia. 

Stanco, mi accascio lentamente, lasciandomi andare sul pavimento freddo e umido. Mi strattono i capelli e con irritazione urlo tutto l'inferno che sto passando. «Lui - Lui... Jack ha preso mio fratello ed io devo ritrovarlo! Eccolo il grande mistero che volevi risolvere! Sei soddisfatto adesso?» Domando, gettando tutto il mio malessere in un unico fiato... E anche se non vorrei, la mia voce fa trasparire tutto il dolore che mi opprime e mi tormenta da tempo. Sono così stufo di sentirmi così debole e inutile... Poi, improvvisamente, realizzo ciò che ho detto ed i miei occhi scattano, puntandosi su di lui. TJ non mostra alcun turbamento per la verità che gli sputo addosso, era come se già dentro di sé lo sapesse.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora