Izuku pov.
Passai le mie mani tra i capelli verdi ed ingestibili con cui mi trovavo osservando il regno dalla finestra della mia stanza, o meglio, della mia prigione con sguardo stanco.
Uscire mi era vietato, potevo muovermi solo dentro al castello e raramente potevo uscire nei giardini per godere di un minimo di libertà e spazio aperto.
Da quando quelle due guardie mi avevano trovato con Kacchan (il mio amico demone) e strappato le ali partendo prima dlle piume, poi a quei piccoli moncherini staccandomeli dalle giunture con forza e rabbia, facendomi provare un dolore indescrivibile, non avevo più avuto una vera vita o una libertà.Deglutì mandando giù un magone e trattenni le lacrime andando verso lo specchio presente nella mia stanza. Osservai la mia figura esile vestita solo con una tunica bianca dai bordi dorati a nascondere la schiena marchiata da quelle dolorose cicatrici e passai le mani sulle spalle, come a cercare anche solo una piuma per ricordare la sensazione delle mie pesanti e calde ali che però non percepì...
《Midoriya?》sentì la grande porta della mia stanza aprirsi e vidi riflesso nello specchio ľangelo Iida, una delle più fedeli guardie del nostro dio, un ragazzo dalle immense e maestose ali bianche dalle sfumature blu.
《Dimmi》feci ricadere mollemente le braccia sui fianchi abbassando lo sguardo per osservare la benda attorno alla mia mano sinistra con un piccolo sorriso stanco e triste.
《Il nostro dio richiede la tua presenza》sospirai e mi misi composto annuendo e andai alla porta uscendo scortato dal soldato, non che mio amico.《Oggi dove andrai?》alzai lo sguardo sul mio amico che rigido come suo solito mi affiancava per i lunghi corridoi sino alla sala del trono.
《Controllerò solo la città oggi》alla sua risposta sospirai deluso. Speravo che andasse in un qualche luogo più all'esterno...
《Domani invece andrò fuori città, ti porterò qualche nuova pianta》sulle mie labbra si formò un enorme sorriso mentre osservavo il mio coetaneo con occhi luminosi. Sapeva quanto amassi collezionare fiori e erbe per avere nella mia stanza un minimo di odore di libertà in modo da perdermi nei ricordi del mondo esterno.~~~~
In men che non si dica ci trovammo davanti alle porte dorate e dovetti prendere dei respiri profondi prima di entrare nella grande sala piena di colori, luce e nuvole soffici che portavano fino ad un immenso trono dorato ancora vuoto.
Guardai Iida e al suo sorriso tirato nel tentativo di rassicurarmi strinsi i pugni e proseguì per la mia strada andando in fine sino ai piedi del trono sedendomi su una soffice nuvola che mi si era avvicinata mentre due angeli, non che Asui e Uraraka, due mie amiche, mi infilavano dei particolari bracciali dorati dai fili sottili sulle braccia e aggiustavano la mia tunica per rendermi più presentabile agli occhi del nostro dio.La nuvola salì in alto arrivando all'altezza del trono dove atterrò con delicatezza AllMight passando il suo caldo e amorevole sguardo sui miei occhi che in breve si riempirono di gioia. Quando ľuomo aprì le braccia scoppiai a ridere saltandogli addosso e lo abbracciai come stava facendo lui.
Era come un padre per me, un vero genitore, non come mio padre che non avevo mai visto o mia madre che aveva accettato senza indugi di lasciarmi rinchiudere nel castello da solo, benché lo avesse fatto per il mio bene... speravo almeno in una visita da parte sua e invece non ľavevo mai più rivista...Al di fuori di quella stanza non dovevo mostrare nulla che potesse dimostrare questo genere di rapporto col nostro dio, ma lì potevo essere me stesso.
《Come stai giovane Midoriya?》sorrisi staccandomi dal corpo esile dell'uomo davanti a me che mi aveva posato una mano sulla testa scompigliando quei capelli ribelli che avevo.
《Bene, ma...》girai lo sguardo di lato mentre ľuomo dai capelli biondi, quasi dorati e i penetranti occhi azzurri sospirava.
《Ma vuoi uscire da qui, non e vero?》annuì passando una mano sul braccio destro e mi allontanai di un passo aspettando la solita sfuriata o paternale.
《Izuku... figliolo, ho già trasgredito alle leggi portandoti e tenendoti qui invece di esiliati per aver toccato un demone...》sospirai stringendo i pugni con rabbia.
《Ed io ho rispettato la regola del non toccare o mostrare mai il simbolo sulla mia mano... nessuno sa il perchè sono senza ali e credono sia stato a causa di uno sfortunato incidente come mi hai detto di dire...》morsi con forza il labbro inferiore stringendo i pugni sin quasi a tagliarmi i palmi.
《Izuku fammi finire》sospirai rassegnato e lo lasciai proseguire《però posso fare ancora un eccezione》alzai di scatto lo sguardo sorridendo e vidi la gioia negli occhi di AllMight anche se velati lo stesso della preoccupazione di un padre.
《Iida ti scorterà fino al di fuori della città, vicino ai confini... è ľunica zona priva di angeli che conosca, ma sta atten-》saltai addosso all'uomo stringendolo forte forte mentre delle piccole lacrime di gioia si bloccavano all'angolo dei miei occhi.
《Grazie AllMight!!! Grazie mille!!!》mi staccai da lui buttandomi sulla nuvola che scese rapidamente a terra e iniziai a correre fuori trovando subito Iida che sorridente porgendomi un mantello bianco con cappuccio per coprirmi e nascondermi agli occhi delle persone.
Abbracciai il mio amico infilandomi in fine quel capo e corsi verso ľuscita dell'enorme palazzo seguito a ruota dall'angelo conosciuto per la sua velocità sia in volo che a piedi.
STAI LEGGENDO
♧BakuDeku♧ [ Angel × Demon ] ~Solo Un Tocco~
Fanfiction[ Status: TERMINATA / in REVISIONE] Izuku Midoriya e Bakugou Katsuki. Due amici ďinfanzia, un angelo e un demone, due razze in conflitto dalla luce dei tempi. Una sola legge vige sovrana: "Un angelo e un demone non potranno mai, e ripeto, mai tocca...