Cap. 2

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Questa notte ho dormito davvero male, continuavo ad agitarmi nel letto. Non mi importa di cambiare scuola, o di dovermi fare altri amici. Non ne ho nessuno qui. Ma mi assale la paura di non riuscire ad accettare di vivere con quelle persone.

Appena sveglia ho chiamato mio padre per sfogarmi con lui, mi ha consolata dicendomi che se mia madre ha fatto questa scelta, sicuramente ne varrà la pena, e che non devo avere paura delle novità, perché spesso le cose inaspettate sono quelle che ti porti nel cuore per tutta la vita.

In realtà volevo chiedergli per l'ennesima volta di andare a vivere da lui, ma è sempre fuori per lavoro e non sarebbe una situazione piacevole.

Con le sue parole, però, mi ha convinto a provarci. In fin dei conti sono brave persone e non devo dare loro la colpa di tutto quello che provo, non sono stati loro a separare i miei genitori, è successo tanto tempo fa ed è il momento di crescere e di prendere in mano anche le situazioni difficili.

Mi guardo allo specchio prima di uscire, fisso i miei occhi grandi color nocciola come se stessi cercando di darmi coraggio da sola.

Carlo è venuto a casa nostra per aiutarci a prendere tutti gli scatoloni.
Che maleducato quell'Ethan, non è nemmeno venuto a dare una mano.
"Basta Bianca, hai promesso a tuo padre di affrontare questo trasferimento con il sorriso" dico a me stessa.

Siamo appena arrivati a destinazione.

Accidenti la loro casa è davvero bella. Ha un grandissimo giardino con una piscina. La mia camera è al piano di sopra, è davvero spaziosa. È tutta bianca e beige come anche il resto della casa, con un letto matrimoniale e un armadio gigante che occupa completamente una parete. Ammetto che questa casa è un sogno, pensavo di essere costretta a vederle solo nei film scene di questo tipo.

Inizio a sistemare tutta la mia roba, ci impiego quasi tre ore, nel frattempo penso che di Ethan non c'è alcuna traccia.

Ma non chiederò a nessuno di lui, non voglio dare l'impressione che mi importi.

Arriva la sera e mia madre mi avvisa di vestirmi molto bene perché Carlo ha intenzione di portarci a cena in un ristorante di lusso per conoscerci meglio.

Spero che non creda di ricattarmi in questo modo.

Così decido di mettere un vestito che non ho mai messo nella mia vita. È un regalo di mia nonna che ora non c'è più, non l'ho mai indossato perché questo è stato il regalo più speciale che io abbia mai ricevuto, e ogni situazione mi sembra banale in confronto al valore che ha per me questo vestito. Ma oggi sento che la mia vita sta davvero per cambiare, e stranamente lo penso in positivo, così ho fatto questa scelta.

Mi guardo allo specchio con gli occhi bagnati dalle lacrime. Lei mi manca tanto. Mi dicono sempre che le somiglio. Indossando quest'abito sento come se lei mi stesse abbracciando in questo momento.
Alzo gli occhi al cielo e penso "Nonna, restami accanto e dimmi che andrà tutto bene, okay?".

Scendo dalle bellissime scale bianche con le ringhiere dorate, a mia insaputa mi sento davvero bene oggi e questo mi sorprende. È come se sentissi che qualcosa di veramente bello mi aspetti dietro l'angolo.

Una volta scesa, giro la testa e finalmente lo vedo...

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