Cap. 8

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Torno a casa più serena rispetto a quando sono uscita.

Non sono una persona che ha bisogno di essere circondata da gruppi infiniti di persone. Divento felice con poco, mi basta parlare con una persona pura e sorridente come l'animo di Joel.

Appena però mi avvicino alla porta di casa, sento delle forti urla.

"Non ci voglio credere. Non fate altro che fare danni. Siete persone inutili, non fate una cosa buona. Andava tutto bene prima, mi avete rovinato la vita."

È Ethan che urla.

Dall'altra parte invece risponde mia madre "Mi dispiace Ethan, non volevo. Non l'ho fatto di proposito, ma tranquillo ora risolviamo."

E lui continua ad infierire con parole brutte contro mia madre e parla al plurale per includere anche me.

Mi avvicino subito a mia madre per chiedere spiegazioni e mi racconta che per sbaglio ha fatto cadere il telefono di Ethan, che si è completamente rotto.

Nel frattempo Carlo, totalmente dispiaciuto del comportamento di suo figlio, prende in disparte mia madre per consolarla.

Davvero sta mancando così tanto di rispetto a mia madre per uno stupido telefono?

Se fino ad adesso non ci siamo parlati, adesso per me è arrivato il momento di dire tutto quello che ho cercato di seppellire dentro me.

"E così ti avremmo rovinato la vita per uno stupidissimo telefono rotto? Sai cosa merita il tuo telefono dopo questo?" - prendo il suo telefono e lo lancio fuori dalla finestra. Ops, non avrei dovuto farlo però ero davvero arrabbiata.- "E questo perché tu capisca che un oggetto non vale quanto il rispetto che stai mancando a me e a mia madre. Forse puoi anche non sopportare me come io non sopporto te, ma almeno non essere così maleducato con mia madre che invece ti ha sempre trattato come se fossi suo figlio."

Non posso davvero vedere mia madre trattata così in queste condizioni.

Ethan a questo punto si scaglia contro di me urlando: "Già, probabilmente se non mi avessi portato all'esasperazione con tutti i casini in cui ti cacci, non avrei mai rimproverato tua madre. Perché non devo fare altro che rimediare ai vostri errori. Sono stanco della tua presenza nella mia vita, non ti ho mai voluta in questa casa e non ti vorrò mai."

Benissimo, accontentato. Andrò via allora.

Salgo subito in camera a fare la valigia e nel frattempo ho già chiamato mio padre che sta venendo a prendermi. Arriverà tra qualche ora.

Andrò a stare da lui, almeno per questi giorni in cui non ha viaggi di lavoro.

Ho bisogno di stare lontana da questa persona orribile.

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