Cap. 25

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Sono da ormai 13 giorni nella baita di Joel.

Ogni tanto è venuto a trovarmi a sorpresa per vedere se stessi bene.

Un giorno ha rifiutato di andarsene perché non facevo che piangere ed era preoccupato per me.

Mia madre mi chiede continuamente spiegazioni, vuole sapere il motivo do così tanta sofferenza.

Non posso dirle che non riesco a non amare Ethan e che l'impossibilità di amarlo mi rende difficile vederlo tutti i giorni dentro casa.
Vorrei dirle che ho bisogno di urlare al mondo che lo amo, che vorrei averlo al mio fianco per tutta la vita,
che lui ha scelto di andare avanti nella sua vita ma io invece non riesco a non pensare a lui notte e giorno, costantemente. Vorrei dirle che l'amore non sempre può piacere agli altri, che anche a me sarebbe piaciuto rivedere i miei genitori insieme ma ho sempre accettato la sua relazione con Carlo per quanto difficile possa essere stato per me.

Vorrei dirle tante cose ma non posso, perché ho già perso Ethan e non posso perdere anche la mia famiglia.

Adesso Ethan sta bene con la sua nuova ragazza.

Dovrei tornare a casa e vivere come prima, come prima di conoscerlo. Come prima di vederlo scendendo dalle scale, nel suo smoking nero, con la sua morbida pelle bianca, i suoi occhi color ghiaccio e i capelli neri che gli scivolavano sul volto. Come prima che mi facesse battere il cuore all'impazzata.

Dovrei, ma non posso farlo.

Perché la verità è che dopo il divorzio dei miei credevo che l'amore ad un certo punto svanisse, che facesse come i fuochi d'artificio. Luce, suono, colori, per poi svanire nel nulla.
Ma da quando mi sono innamorata di Ethan ho capito che certi amori camminano in punta di piedi, entrano in silenzio in circolo nelle tue vene e come il sangue permettono continuamente al tuo cuore di battere, ti mantengono in vita.

Ethan non è come un fuoco d'artificio.
Lui è bello come la notte di San Lorenzo, continua a illuminare tutto come le stelle nel buio più totale.

Vorrei potergli dire che sono felice per lui se è andato avanti, se ora sta bene ed è felice, ma in realtà vorrei solo che al posto di Zwana ci fossi io, che se potessi tornare indietro per un istante, sceglierei di tornare a quella notte in cui abbiamo deciso di non sfiorarci mai più e lo bacerei ancora più forte, dicendogli che non l'avrei abbandonato neanche se avessimo avuto tutti contro.

Ma ora è troppo tardi.

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