Cap. 4

5.7K 119 11
                                    

Ormai sono passate due settimane.

Con Carlo ho iniziato a prendere più confidenza, e vedere mia madre così felice rende felice anche me.

Noi tre stiamo instaurando un bel rapporto e a cena ci divertiamo sempre.

Ethan si fa vedere poco e niente.

È sera e decido di uscire un po' da sola non molto lontano da casa. Quindi vado ad un parchetto che si trova nei paraggi.

Sento un ragazzo urlare "Ehi bellissima, che fai tutta da sola?" e altri ragazzi ridere.

Sono un po' spaventata, ma sono più che altro schifata. Non sono scherzi divertenti.

"Vieni qui, non stare lì da sola. Posso farti compagnia io." continua a gridare continuando a provocare risate generali.

Così decido di andare a dirgliene quattro.

"Scusami che hai detto?" dico avvicinandomi. Sento da qui la puzza di alcool.

Lui nel frattempo si avvicina alla mia faccia, prende una ciocca dei miei capelli e inizia a giocarci.

"Sei davvero molto carina lo sai?" mi dice.

Man mano avvicina la sua bocca alla mia come per baciarmi. Io lo allontano.

"Perché mi respingi? Ti sto facendo dei complimenti." dice lui, poi mi prende per i fianchi con una forte stretta e mi tira verso di lui. Ancora una volta avvicina le labbra alle mie e questa volta le ha davvero sfiorate.

Ma ad un certo punto cade a terra. Com'è possibile?

Alzo lo sguardo e mi basta poco per capire che era stato spinto da qualcuno, e quel "qualcuno" era Ethan.

Lo guardo ancora sotto shock.

"Lucas, ho sempre saputo che fossi stupido ma non credevo che arrivassi a tanto"- Lucas? Lo conosce? - "Andiamo Bianca".

Mi avvio verso casa con lui.

"Si lo conosco, viene nella mia stessa scuola, dove verrai anche tu. Ci detestiamo dalla prima volta che ci siamo visti. Ma purtroppo abbiamo amici in comune e spesso usciamo insieme."

Mi dice senza che gli chiedessi niente. Forse perché lo stavo fissando, in realtà non sapevo come ringraziarlo.

La mattina dopo salto scuola, non avevo voglia di entrare.

Continuo a pensare ad Ethan ieri sera. Nonostante fossi molto spaventata, pensare che mi abbia difesa mi fa sorridere.

Finisco in un negozio di accessori maschili con l'intento di voler trovare qualcosa che gli potesse piacere, per ringraziarlo.

Trovo un bracciale con su scritto "Per aspera ad astra" e lo prendo senza pensarci due volte.

Quando torno a casa, di nascosto entro in camera sua e poso sul suo letto il regalo, ed un bigliettino con scritto:

"Per aspera ad astra. (Attraverso le asperità, fino alle stelle)

Abbiamo affrontato varie difficoltà nelle nostre vite, ma se adesso siamo qui, sotto lo stesso tetto, qualcosa vorrà dire. Forse sarà questa la nostra vera felicità.

Grazie per avermi difesa ieri."

Ho deciso che non voglio più essere diffidente nei confronti di Ethan. Mi sono messa nei suoi panni: come sarebbe ritrovare due sconosciute nella casa dove hai sempre vissuto? Come sarebbe dover accettare una nuova famiglia se la prima volta sei stato abbandonato?

Ethan non è cattivo.

È semplicemente spaventato, ma non lo dimostrerà mai.

Quando un fratellastro ti cambia il cuore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora