Capitolo 49

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~Little Things~

Mi agitai quando la mia guancia sfiorò quella di Harry. Ci stavamo salutando per andare via. Il viaggio del ritorno fù silenzioso. Appena arrivati a casa, andai su in camera di Luke e mi buttai pesantemente sul letto. Ero ancora arrabiata con lui. Come pretende di arrabbiarsi perché sono svenuta?! È un assurdità! Sentii la porta cigolare e subito mi misi composta, era Luke.

"Hei" disse entrando

"Che vuoi?" Dissi arrabbiata

"È pur sempre la mia camera! E poi... mi dispiace, sono stato un cretino, un completo idiota. Perdonami"

"Okay, ma ammetti di aver sbagliato?" Dissi quando il gatto mi salì sulla gamba, questa volta con buoni risultati

"Lo ammetto"

"Ammetti cosa?" Dissi accarezzando il gatto sulle mie coscie

"Ammetto di aver sbagliato, va bene così?"

"Si"

"Ti va di andare a quella festa che diceva Harry?"

"Si certo!" Dissi eccitata mentre lui si sedette affianco a me. "Ma che mi metto?" Dissi tutto ad un tratto, pensando a tutti i vestiti carini che avevo, o almeno decenti.

"Non lo so, ma calcolando che ci sarà anche Nicki, Ariana e molte altre che si vestono allo stesso modo... Auguri"

"Grazie" dissi ironicamente "ti va di aiutarmi?"

"Certo, prendi la valigia" mi alzai dal letto ed andai verso l'armadio, afferrai la valigia e mi diressi verso il letto. Aprii la borsa ed afferrai il primo vestito che mi capitò tra le mani. Un vestito nero corto davanti ma lungo dietro. Ci potevo mettere i miei tacchi neri ed avevo risolto. Lo porsi a Luke che fece una faccia contrariata.

"Perché?" Dissi mettendo giù il vestito.

"Non mi pare il caso, sei troppo elegante, metti una maglietta e dei pantaloncini ed il gioco è fatto, se ci vuoi mettere i tacchi va bene" rimasi due minuti a pensare a quello che avrei potuto mettere e poi mi venne un lampo di genio. Iniziai a frugare tra la roba ma non trovai quello che volevo.

"Che cretina. L'ho lasciato a Roma"

"Cosa?"

"Avevo un completo che sarebbe stato perfetto per questa festa" dissi scuotendo la testa.

"Non hai nient'altro?"

"No" dissi chinando il capo. Lui si alzò e mi prese in braccio come un sacco di patate. Mi fece scendere solo quando mi ritrovai al piano di sotto.

"Che vuoi fare? E perché ogni volta mi prendi in braccio?"

"Andiamo al centro commerciale. Ti compro io qualcosa da mettere, comprese le scarpe. E poi mi piace"

"No, tranquillo. Vado un attimo su e prendo i miei soldi."

"No" disse afferrandomi il polso "ti ho detto che pago io, non ho problemi di soldi e lo sai bene. Consideralo un regalo"

"Ti amo, ma non mi piace far pagare agli altri"

"Ma io sono io" disse quando uscimmo di casa.

"Sei cocciuto è?!" Dissi ridacchiando

"Si, tanto. Ma solo per te amore mio" disse strappandomi un bacio dalle labbra.

Entrammo dentro un negozio mentre camminavamo verso il centro commerciale. Mi colpì la vetrina. Ne aveva quattro, tutte di un colore diverso. La prima fucsia, la seconda blu, la terza gialla e la quarta rossa. Tutte con gli stessi vestiti. Non trovai niente di adatto. Arrivammo finalmente al centro commerciale. Entrai da Pull & Bear. Niente. Andai ad Alcoot. Niente. Tally waijl. Niente. Avevamo girato tutti i negozi, ma niente di carino o adatto.

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