Capitolo 20

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Passate le ultime 4 ore provando a seguire, ma senza buoni risultati, presi l'auto con Giada

"Mi spieghi che cos'hai? È da oggi a ricreazione che ti sei stranita" mi disse togliendosi una delle cuffie che condividevamo. Fermai la canzone dark paradise di Lana Del Rey per poi girarmi verso di lei.

"Te l'ho già detto, voglio solo andare a casa e dormire fino al giorno della nostra partenza, se non mi lascerà prima per una puttroccola" dissi le ultime parole con voce bassa, talmente bassa che non riuscivo a sentirle neanche io, ma non mi andava davvero di parlarne.

"Hei ti conosco bene, e so che hai qualcosa. Ti ho sentito parlare al telefono prima, appena ai risposto eri felice di sentirlo, mentre quando hai attaccato lo hai chiamato Lucas, e sappiamo tutti bene, che quando lo chiami con il suo nome di battesimo, sei abbastanza arrabbiata.

Allora?" Mi disse non volevo preoccuparla, ma soprattutto non volevo stare male io.

"Niente, davvero Giada tranquilla" mentii, mi sforzai di fare il sorriso più falso che esisteva, ma facevo in modo di farlo sembrare vero.

"Okay" disse rimettendosi la cuffia per poi girarsi verso il finestrino.

Arrivata a casa mi buttai sul letto. Mia madre come al solito, mi aveva lasciato pronto, ma io non volevo mangiare.

Mi addormentai dalle 16:00, cioè appena arrivai, fino alle 20:00, che mi svegliò il telefono che nin smetteva di vibrare.

Mi alzai, malvolentieri, dal letto, per poi allungare un braccio e prendere il telefono.

'Pronto?' Risposi senza vedere con chi stavo parlando.

'Piccola' disse quasi sussurrando

'Lucas' dissi mentre mi davo forza con la mano libera, per mettermi seduta.

'Sei ancora arrabbiata?' Disse preoccupato mentre la musica dietro di lui si abbassava, sentii bisbigliare Luke, credo abbia detto -Grazie ragazzi-

'Si' dissi netta e fredda.

'Ma posso sapere perché?' Disse mentre le voci dietro si abbassarono.

'Ma da te non sono le 6:00 ora?' Risposi con un altra domanda.

'Si'

'E perché c'è la musica alta? Sei ancora in discoteca?' Dissi rispondendomi da sola ed arrabbiandomi ancora di più.

'No, è un loro modo per svegliarmi. Senti, non ti va di parlarmi, ho capito, ma almeno mi assicuri che verrai a Sydney tra tre giorni?' Tre giorni? Aspetta i miei o i tuoi?

'Non lo so' dissi non pensando. Volevo assolutamente andarci per baciarlo di nuovo, ma stavo facendo la dura, troppo dura.

'Oh bene, io vado' disse. Lo avevo fatto arrabbiare. Lo sapevo sono una grandissima stronza, la regina. E lui non mi aveva fatto niente per subire le mie torture. Aspettai cinque minuti, sperando che mi richiamasse, ma niente, mi alzai ed andai a preparare la cena, anche se non avevo fame. I miei erano tornati dal loro viaggietto ma oggi erano a cena fuori.

'Pronto?' Dissi rispondendo di nuovo senza guardare il numero.

'Hei Charli!' Era una voce femminile, era di mia sorella.

'Hei lalle' mia sorella Alessandra è una ragazza Solare, castana, occhi verdi, ha ventiquattro anni ed alta... ma chi prendo in giro, è la mia nana preferita ♡_♡.

'Senti, visto che mamma e papà non ci sono. Io e Ale pensavamo di passarti a prendere per cenare insieme a casa nostra, ti va?' Credimi è la cosa più bella che mi sia capitata oggi.

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