Capitolo 33

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*tic tic*

*tic*

*toc*

Mi svegliai a quei rumori. Cercai la mano di Luke, ma non c'era, aprii gli occhi e non lo vidi. Mi agitai.

*tic*

*tic tic* sembravano dei sassolini sul vetro

"Charli" sentii quasi sussurrare

"Charliii" sentivo venire quella voce da fuori. Mi avvicinai alla porta ma non proveniva da li, andai verso la finestra e lo vidi. Aprii la finestra e un sassolino mi colpì il naso.

"ahi"

"Scusa, puntavo alla finestra"

"Che ci fai li?" Dissi mentre mi strofinavo la mano sul naso un pò dolorante.

"Scendi"

"Okay" dissi chiudendo le finestre e mettendo al volo le scarpe.

Arrivata in giardino lo vidi. Era davvero stupendo con la luce della Luna.

"Perché mi tiravi i sassolini? Perché sei qui? Ma domanda principale... che ore sono?"

"È mezzanotte"

"E le altre domande non ti piacciono?" Dissi acidamente.

"Scusa, è che ho sonno"

"Okay okay, comunque ti tiravo i sassolini perché prima hai detto che ti sarebbe piaciuto un gesto simile"

"Ohh credevo non mi avessi sentita"

"Comunque auguri Amore" disse dandomi un bacio veloce sulle labbra

"Auguri" dissi ricambiando il gesto.

"Aspetta auguri per cosa?" Dissi in imbarazzo. Ridacchiò

"È San Valentino, Amore"

"Ohh giusto" dissi ricordando che non gli avevo fatto niente. Mi diedi un pizza sulla fronte appena vidi che mi porse una scatolina.

"Cogliona cogliona cogliona" mi ripetei.

"Che c'è? Non lo vuoi?" Disse deluso

"Sono un emerito idiota, non ci capisco un cavolo di voi ragazze" disse iniziando a girare in cerchio. Provai a parlare ma mi batté sul tempo.

"Sai... ho anche letto un libro per provare a capirvi ma niente, credevo che era quello che volevi. Tu eri mia per una notte, non so come dirti arrivederci. Ero sotto il tuo controllo. Io sono sotto il tuo controllo. Ho sbagliato tutto ed ora devo pagare" mi sta lasciando? Crede che lo voglio lasciare?

"Aspetta tu..."

"No" mi interruppe "sono un idiota e mi dispiace di averti svegliata, vai in camera, io dormo sul divano"

"Ma che cazzo dici Hemmings?"

"No, ora me lo spieghi tu" disse confuso

"Io non ti stavo lasciando"

"E perché mi continuavi a dire coglione?" Mi misi a ridere

"Non te lo stavo dicendo a te, ma me lo stavo ripetendo da sola, sono una cogliona, che non ti ha ancora regalato niente"

"Non mi importa, il regalo mio più grande sei tu."

"Oddio, il diabete" dissi

"Il diabete? Hai il diabete e non me lo hai detto?" Mi misi a ridere per la sua faccia

"Me lo fai venire tu se mi continui a dirmi queste frasi così dolci"

"Allora sali dai, io dormo sul divano" lo guardai storto

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