Capitolo 9.

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-"Ho bisogno una doccia" dico alzandomi dall'amaca sulla quale ero sdraiata con gli occhi chiusi, con Louis che la faceva dondolare senza dire una parola
Entro nel bagno, che in confronto alla camera era molto piccolo e accendo la stufetta, una doccia fredda mi permette di non pensare a niente
Tutto questo è sbagliato o no? 
Non si tratta di bene o male, è quello che voglio
Mi sto riprendendo la mia vita

Mi asciugo lasciando i capelli umidi per poi indossare un pigiama caldo.
In camera c'è Louis addormentato sul letto, un sorriso da forma alle mie labbra
Mi sdrai accanto a lui, sotto quelle coperte, e subito mi addormento, tenendo la testa sulla sua spalla
I brividi percorrono mi tutto il corpo facendomi aprire gli occhi, Louis ha le labbra sul mio collo e mi sussura frasi di canzoni
-"Salve" dico stroppiciandomi gli occhi per poi vedere Louis in accappatoio davanti a me, che subito si sfila per poi vestirsi incurante del fatto che io fossi presente
-"Che ore sono?" domando cercando di rimanere insensibile alla scena che si era appena presentata davanti ai miei occhi
Lui si gira verso di me infilando una polo bianca e sopra un maglione
-"Le sette.." risponde allacciando i bottoni
-"Ancora?" dico io girandomi a pancia in giu nel letto che aveva preso la mia forma ormai, lui alza le sopracciglia
-"Le sette di sera Ab"
-"Ah.. Ah ecco" rispondo sbadigliando
-"Dai Ab preparati che Philp non c'è è fuori con sua moglie.. O figlia, bo non mi ricordo ero fatto mentre me lo diceva" dice massaggiandosi il retro della testa e facendo una smorfia con la bocca
io rido
-"Strano.. Quindi ti tocca cucinare mio caro" dico io finalmente alzandomi dal letto, mi girava la testa mi ero alzata di scatto
-"Sei tu la donna qui"
-"Louis non ho mai saputo accendere nemmeno un fornello, mi dispiace ma se non vogliamo morire di fame devi cavartela da solo"
-"O ordinare una pizza.."
-"In Alaska non fanno la pizza
-"Si, e poi te la portano sulla slitta trainata dai lupi.. Ab siamo in Canada" risponde lui scuotendo la testa 
Ops
"Be sarà anche più divertente se cucini tu.." sospiro io, levandomi il pigiama e prendendo dal borsone di Louis una sua felpa gigante e terribilmente comoda
-"Ok, ma prima chiudi gli occhi e.. Apri la bocca"
Lo guardo maliziosa e sbatto le ciglia prima di fare quello che mi ha detto
-"Cos'è?" chiede lui mettendomi alla prova
lo bacio dolcemente, droga 

***

-"Come si accende il gas qui?" chiede Louis
Inizio a esser sballata e ridere senza motivo, vedo tutto triplicarsi
-"Dai Ab, siediti sul divano e stai li, stai calma" la voce di Louis si ripete tante volte, avevo una crisi di panico fortissima, e non capivo quello che stava succedendo intorno a me
-"Ho un trip fortissimo Louis"
-"Sh, sh calmati.. merda! Lo sapevo.." dice sospirando e tirando un pugno contro al muro
Io inizio a tremare, urlando
Vedo cose strane, ombre che mi inseguono e io che non riesco a sfuggirgli, boschi, grida..


Apro gli occhi e tutto intorno a me è normale, la tavola di legno è apparecchiata e Louis ha in mano una pentola, mi alzo dal divano devo essermi addormentata, provo a ricordare e ora riesco a mettere a fuoco i ricordi, mi massaggio la testa
-"Ma che cazzo era Louis?" chiedo ancora spaventata
-"MD.." sospira lui, dandomi un bacio sulle labbra, e poi passandomi una mano sulla fronte
-"Mi sembrava tutto stranissimo.. Non farmelo piu fare Louis"
-"No, tranquilla ora vieni dai, è pronto"
-"Sei riuscito a cucinare? Non dirmelo" dico io scoppiando a ridere e prendendolo in giro sul suo look da chef con grembiule e presine
-"Ammettilo dai, è la pasta più buona che tu abbia mai mangiato Ab" dice lui indicandomi con una forchetta
Stavo per sputare quella forchettata di pasta che avevo appena messo in bocca
-"Mh, si.. Avresti potuto mettere il sale ad esempio, e far scaldare il sugo e magari lasciare cuocere la pasta.. Ma magari il cibo italiano non è il tuo forte"
-"Senti Miss, la prossima volta al posto che collassare cucini te ok?"
Ci troviamo a ridere, per cose semplice, come da piccolo
Ci troviamo a ridere con la semplicità di chi non ha mai sofferto
Perchè io e lui INSIEME sapevamo essere felici, malgrado tutto quello che la gente potesse dire riguardo la situazione che si era creata tra me e quel ragazzo, io non ero mai stata così tanto bene in tutta la mia vita

-"Dobbiamo festeggiare sta sera Louis"
-"Se me lo dici cosi mi preparo subito"
Così corriamo nella stanza a prepararci, era già tutta in disordine dopo qualche ora dal nostro arrivo
Vestiti ovunque, sigarette sparpagliate sui tavolini, asciugamani lasciati qua e là, il letto disfatto, le tende incastrate nella finestra, i filtri disseminati sul davanzale e le nostre valigie già sotto sopra
Metto dei leggins neri pesanti una canottiera e una felpa con il pelo, per poi legarmi i capelli in una coda e infilarmi il giubbotto invernale e lungo e legarmi una sciarpa di lana intorno al collo
Mi trucco, non troppo.. non poco
Il giusto
Sono le undici quando io e Louis usciamo finalmente di casa chiudendo la porta.
Camminiamo già storti continuando a ridere, sto per scivolare su quella distesa enorme di ghiaccio, io e lui iniziamo a spingerci come farebbero i bambini, il freddo gelido mi penetra nelle ossa ma la stretta di Louis mi fa ritrovare un po' di calore
Dopo qualche minuto di camminata arriviamo in un locale pieno di ragazzi che avranno avuto piu o meno la nostra età che ballavano seguendo il ritmo della musica
(mettete questa di sottofondo, rende di più l'effetto http://www.youtube.com/watch?v=CkRyaG4Mjik ) 
-"Festeggiamo?" chiede Louis divertito
Io annuisco, e nonostante avessimo già bevuto e fumato abbastanza da assicurarci una piacevole serata ordiniamo altro da bere, una vodka dietro l'altra tutte giu in un solo sorso, poi passiamo a drink più pesanti per poi prendere a ballare con la musica sempre più alta che pompa nelle casse
Barcollo sempre di piu e a stento mi reggo in piedi, cado quasi per terra, mi trovo a ballare con un ragazzo che non conosco da cui poi mi stacco velocemente, mi giro di scatto e vedo Louis con una ragazza, mi avvicino distrattamente a loro e lo prendo per un braccio squadrando la ragazza da testa a piedi, la quale si allontana velocemente probabilmente spaventata
La musica sempre più alta, il rossetto rossa già consumato dai baci passionali di Louis
Salgo sul cubo insieme a un gruppo di ragazze che mi sorreggono e tutta la pista è intenta a osservarci
Il Dj fa partire un'altra canzone ridendo per la situazione,
scendo lentamente da lì appena mi rendo conto che tutti mi stanno fissando 

Louis mi prende per i fianchi e mi avvicina a lui, non capivo più niente, la musica sempre piu forte e tutto girava sempre di piu, mi attacco al collo di louis lasciandogli un segno rosso, lui tastandolo con i polpastrelli della mano sorride compiaciuto
-"Andiamocene di qua.." dice piegandosi leggermente per potermi sussurrare nell'orecchio queste parole
-"Non ho buone intenzioni per concludere la serata" finisce lui, causandomi una stretta allo stomaco, lo seguo fuori dal locale con la testa ormai tra le nuvole.
Dire che non capisco niente è poco, sono incapace di pensare alla più banale delle cose, anche di interpretare le intenzioni di Louis
Arriviamo a casa non so in che modo sinceramente, entro in camera barcollando e dicendo cose che senso non ne hanno
Mentre mi sfilo il giubbotto butto giu altro alcol dalla bottiglia che avevo in mano.
Louis mi sfila la maglietta, io lo spingo ridendo facendolo cadere sul letto, lui mi prende per i fianchi e mi spinge verso di lui, sono sopra di lui, bevo ancora
-"Ops.." dico scoppiando a ridere vedendola finita e poi trattendendo le lacrime di disperazione
 Louis prende tra le mani la bottiglia finita e la fa rotolare a terra
Mi tira a se, le mie gambe incrociate alla sua vita, mi stringe a lui baciandomi il collo
I nostri occhi si desiderano, dicono tutto quanto
Le nostre labbra si cercano
I nostri corpi si vogliono

In questo momento ho paura, ho paura di affezionarmi
-"Louis, io.. Non riuscirai a farmi innamorare sai?" la durezza sul mio viso, messa come scudo
-sorrido ancora dopo aver messo in chiaro le cose
Abbassa lo sguardo e il suo mezzo sorriso compiaciuto mi fa girare la testa più di quanto faccia l'alcol
Louis prende il mio volto tra le mani e mi guarda fissa negli occhi
-"Lo sai che ottengo sempre ciò che voglio e io voglio te"

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