Noreen alzò la testa verso le mura del castello di Gadiya che incombevano su di lei e inspirò per calmarsi. Era ancora invisibile, per cui le guardie della città le passavano accanto o se ne stavano ferme di fronte a lei, incuranti della sua presenza. Non riusciva a realizzare di essere entrata a Gadiya e averla attraversata tutta restando invisibile, senza farsi scoprire.
Studiò la fortezza, mentre cercava di individuare Sygal. Non riusciva a sentire la sua presenza confortante e ciò la stava preoccupando sempre di più ogni minuto che passava. Temeva che Hanea l'avesse già spostato. Una parte di lei, però, le suggeriva il contrario. Sygal era un'esca perfetta per richiamarla lì, nella trappola, e Hanea era troppo furbo per lasciarsi sfuggire un'occasione simile. La voleva. Gli serviva per un piano di cui non era a conoscenza. Spostare Sygal in un'altra arena l'avrebbe solo fatta allontanare. Doveva averlo nascosto con la magia, in modo da impedirle di rintracciarlo tramite il legame.
Dopo aver preso un altro respiro, Noreen capì che il momento era giunto. Prima di poter tornare indietro, annullò l'incantesimo e la sua figura riapparve davanti ai soldati, i quali scattarono sugli attenti, allarmati.
Si sforzò di sorridere agli uomini e di non palesare l'ansia che la stava divorando dentro. Erano stati Viltor e Pess, con l'aiuto di Eowra, a escogitare quel piano. Lei e i suoi amici avevano avanzato qualche proposta, che era però stata scartata, perché troppo avventata. Tutto quello che avevano pianificato era imprudente, soprattutto ciò che era stato chiesto di fare a lei, ma si fidava dei suoi compagni.
Un gruppo di guardie avanzò verso di lei con le spade sguainate, pronti a difendersi se avesse attaccato, ma Noreen rimase immobile. L'istinto le gridava di muoversi, di tenere la minaccia lontana da sé e la magia che le scorreva in corpo fremeva per avventarsi sui soldati, ma la tenne a bada.
Due uomini la afferrarono per le braccia e le legarono i polsi dietro alla schiena, per poi condurla in fretta dentro le mura del castello. Alcuni passanti si fermarono a osservare la scena e Noreen fu grata dell'efficienza delle guardie. Se le persone avessero avuto il tempo di riconoscerla come Regina dei Draghi, avrebbero potuto rovinare il piano.
Avanzarono lungo i corridoi del castello e Noreen riconobbe la strada che stavano percorrendo. Chinò il capo e si lasciò sfuggire un lieve sorriso di sollievo. La stavano portando da suo fratello, come avevano programmato. Voleva affrontarlo e porre fine a tutta quella storia. Hanea era riuscito a governare e seminare dolore per troppo tempo.
Le porte vennero spalancate e venne spinta nella sala dove Hanea teneva gli incontri. Il principe era seduto sul trono, con un boccale di vino in mano. I suoi occhi scattarono all'istante su di lei e un ghigno divertito gli si dipinse in volto nel vederla legata, mentre avanzava senza opporsi.
Con un gesto annoiato della mano ordinò alle guardie di lasciarla e disporsi lungo le pareti scure. «Devo ammettere di essere colpito. Non pensavo che saresti stata così stupida da consegnarti di tua spontanea volontà» commentò, mentre faceva ondeggiare il vino all'interno del bicchiere.
Noreen raddrizzò la schiena e parlò con voce decisa. «Sono qui per riprendermi il mio drago».
Hanea sollevò lo sguardo ed emise un verso di scherno. «Per liberarlo dovrai prima sconfiggermi e poi trovarlo».
«Siete piuttosto sicuro che io non possa battervi» osservò, mantenendo un atteggiamento controllato, nonostante la rabbia le stesse ribollendo dentro.
Hanea le rivolse una lunga occhiata, come se la stesse valutando sul serio per la prima volta. «Ti sei liberata dal mio incantesimo» realizzò, raddrizzandosi. Era riuscita a stupirlo ed era sicura che adesso che sapeva di averla davanti capace di usare la magia stava iniziando a considerarla una minaccia.
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Il Principe Di Gadiya
FantasySECONDO VOLUME DELLA SAGA Noreen ha conosciuto l'assassino dei suoi draghi e di sua madre, ma la resa dei conti sembra ancora lontana. Per porre fine a questa storia, dovrà sfruttare tutto il coraggio e la tenacia di cui dispone e lottare con tutte...