La porta della cella venne aperta per far entrare Hanea. Noreen alzò il capo e puntò gli occhi su di lui. Il giorno precedente, dopo aver vinto il duello, lei e Sygal erano stati separati. Lei era rimasta nella cella da cui si accedeva all'arena, mentre Sygal era stato riportato nella prigione sotterranea.
La innervosiva trovarsi lì ed essere divisa da Sygal. Temeva che il portone pesante venisse aperto di nuovo per farla lottare. Ogni rumore e scricchiolio la faceva scattare sugli attenti e girare la testa di colpo.
Hanea si fermò davanti a lei, osservandola dall'alto. Noreen non si prese il disturbo di alzarsi in piedi. Rimase con la schiena appoggiata alla parete fredda e le braccia in grembo. Si sentiva i capelli sudati e sporchi, come tutta la pelle ricoperta di terra.
«Ti ho sottovalutata. Non credevo che saresti riuscita a individuare lo scudo che ho creato per bloccare la tua magia» proferì, con un sorriso divertito.
Noreen si limitò a ricambiare lo sguardo. Sapeva anche che Hanea aveva rinforzato l'incantesimo dopo il combattimento, perché non riusciva più a raggiungere la sua magia. Nell'arena, con la forza della disperazione, era riuscita ad aprirsi un piccolo varco nello scudo sottile, ma Hanea doveva averlo inspessito, perché faceva fatica anche solo ad avvertire il suo potere argenteo. Già la sera prima, ritrovate un po' di forze, aveva iniziato a lavorare per consumare lo strato pian piano, ma sapeva che sarebbe stato un lavoro lungo e impegnativo.
Hanea incrociò le braccia al petto e inarcò un sopracciglio, unica dimostrazione di come lo avesse indispettito il suo silenzio. «Hai ripensato alla mia proposta?».
«La risposta non cambia». Noreen si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Stavano diventando sempre più bianchi e non le restava che accettarlo.
Hanea annuì, arricciando le labbra. Dopodiché, uscì senza neanche salutarla. La porta della cella venne richiusa con un colpo secco e Noreen venne lasciata al buio. Sapeva che Hanea non avrebbe preso atto del suo rifiuto come se nulla fosse. Si aspettava una vendetta di qualche tipo e poteva solo sperare che non intendesse fare del male a Sygal per costringerla a cedere.
Non dovette aspettare troppo, prima di avere la risposta ai suoi timori. Dopo alcune ore, il vociare di più persone attirò la sua attenzione e, quando vennero fatte suonare le trombe, si alzò in piedi, preparandosi a ciò che la attendeva.
Il portone pesante venne aperto con calma, mentre l'ingranaggio girava producendo un rumore fastidioso. Noreen si portò una mano davanti agli occhi per proteggersi dalla luce e non rimanere abbagliata.
Nonostante stesse fingendo con sé stessa di essere tranquilla, le tremavano le gambe e non riusciva ad allentare la morsa alla pancia. Questa volta era sicura che avrebbe dovuto combattere da sola. Hanea non l'avrebbe mai fatta riunire con Sygal, con il rischio che vincessero di nuovo, senza riportare ferite gravi.
Si incamminò fuori dall'antro buio, assaporando il calore del Sole sulla pelle. Lanciò uno sguardo alla rastrelliera e si rese conto che quel giorno era stata riempita con varie armi. Quando i suoi occhi su puntarono su un arco e una faretra piena di frecce, dovette trattenere un'esclamazione sollevata.
«Signori e signore, oggi avrete occasione di assistere a un combattimento mai visto prima. Oggi, la Regina dei draghi lotterà contro un gruppo di bestie feroci!» gridò Hanea, in modo che tutti potessero sentirlo. Un boato l'accolse e Noreen tenne per sé tutti gli insulti che avrebbe voluto urlargli contro. Non riusciva a comprendere con che scopo avesse riferito alla folla chi era, ma la gente appariva più elettrizzata di vederla in azione, rispetto al giorno precedente.
Noreen lanciò degli sguardi alle persone raccolte. Hanea l'aveva annunciata agli uomini e donne presenti, ma in poche ore quella notizia, la descrizione del suo aspetto e tutto ciò che la riguardava, sarebbe stata diramata fino a raggiungere le terre più lontane, dall'altra parte di Daktsee. La sua identità non sarebbe stata più segreta. Chiunque avrebbe potuto riconoscerla. Hanea l'aveva rivelata al mondo. Non avrebbe più potuto entrare in una locanda qualsiasi senza il timore di essere aggredita o riconosciuta. Sbuffò, per cancellare tutti quei pensieri e si concentrò sul presente. Se non fosse sopravvissuta a quel combattimento non si sarebbe più dovuta preoccupare di nulla.

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Il Principe Di Gadiya
FantasiSECONDO VOLUME DELLA SAGA Noreen ha conosciuto l'assassino dei suoi draghi e di sua madre, ma la resa dei conti sembra ancora lontana. Per porre fine a questa storia, dovrà sfruttare tutto il coraggio e la tenacia di cui dispone e lottare con tutte...