Il Principe Di Gadiya

28. Tensione

Katla si rilassò non appena notò che Noreen non appariva più nervosa come prima. L'arrivo di Pess l'aveva agitata e aveva visto come l'amica avesse assistito rigida allo scambio tra Viltor e Pess. Anche lei aveva osservato la scena con attenzione, pronta a scattare se ce ne fosse stato bisogno. Aveva portato la mano destra in grembo, per estrarre la diwe dal fodero in fretta, se fosse servito.

Era stata pronta a scattare per proteggere la sua Regina e amica e lo era ancora. Vedere Noreen seduta tra Pess e Viltor la innervosiva. Riusciva a percepire tutto il potere insito nei due uomini. Anche quando sia Noreen che Eowra si rilassarono, lei non si mosse di un centimetro.

Si era fidata da subito di Pess e non aveva dubbi che fosse affezionato a Noreen e non volesse farle del male, ma da quando aveva constatato con quanta facilità poteva perdere il controllo, l'aveva tenuto d'occhio. Dopo il litigio nella casa, era uscita per seguirlo e controllare sia che non facesse danni, ma soprattutto che non facesse male a sé stesso. Aveva perso le sue tracce quasi subito, soprattutto perché le veniva più difficile cacciare in sembianza umana.

Sygal e Galapey, accanto a lei, ricominciarono a parlare tranquilli. Non sapeva cosa fosse successo tra loro, ma le apparivano di colpo più affiatati. Provò a concentrarsi sulla loro conversazione, ma anche i più piccoli movimenti di Pess attiravano tutta la sua attenzione.

Incrociò lo sguardo con Noreen, che le sorrise tranquilla. Si sforzò di ricambiare il sorriso, anche se in quel momento l'unica cosa che l'avrebbe rasserenata sarebbe stato prendere Noreen e trascinarla via da quella radura, almeno finché non fosse stata sicura che si erano calmati tutti.

Un movimento dietro di lei la fece quasi scattare in piedi. Si voltò fulminea e aggrottò le sopracciglia quando Kateur si sedette alla sua sinistra. Erano stati separati per tutto il tempo da Sygal e Galapey e non capiva perché si fosse spostato.

Kateur le poggiò la mano su un ginocchio, impedendole di continuare a muovere la gamba. «Stai facendo tremare tutto» osservò, con un leggero sorriso divertito.

Katla gli scostò la mano con poca gentilezza e si spostò a destra, per quanto le fosse concesso, andando a scontrarsi con la spalla di Sygal. Il ragazzo le rivolse un'occhiata interrogativa, ma Katla lo ignorò.

Sygal raddrizzò la schiena, non appena scorse il cavaliere accanto a lei e poté giurare di vederlo sogghignare. Maledetto. Si divertiva a vedere lei e Kateur battibeccare.

Kateur riportò la mano sulla sua gamba, un po' più sopra rispetto a prima, e serrò appena le dita. «Puoi anche rilassarti. Né Pess né Viltor hanno intenzione di scatenare i loro poteri».

Katla gli afferrò il polso per staccare la mano dalla sua gamba, ma il ragazzo non cedette. Le rivolse un'occhiata divertita.

«Se non mi levi la mano di dosso...» bisbigliò, con fare minaccioso.

Kateur la tolse con estrema calma e scosse la testa. «Non c'è bisogno di scaldarsi».

«Vedrai come ti scalderai, quanto ti darò fuoco» ribatté, portando le gambe verso Sygal e girandosi con il busto nella sua direzione.

Kateur si spostò di poco e avvertì il suo petto contro la spalla quando si sporse verso di lei. «Il tuo affetto nei miei confronti mi commuove sempre».

Katla roteò gli occhi, ma non gli rispose. Lo infastidiva. E ciò che la innervosiva maggiormente era di non riuscire a spiegarsi perché la infastidisse così tanto.

La presenza di Kateur la turbava in una maniera che non aveva intenzione di approfondire. Non era solo irritata dalla sua presenza. I suoi occhi, con i quali faceva fatica a reggere lo sguardo, la innervosivano; l'atteggiamento spavaldo e sicuro di sé la mettevano in soggezione, così come la differenza d'altezza. Odiava essere parecchio più bassa di lui, perché non le permetteva di fronteggiarlo come avrebbe voluto. Almeno in quel momento, che erano seduti, riusciva a guardarlo dritto in faccia.