Il mio desiderio

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"mamma mamma,posso dormire con lo zio Shinichi stasera? Ti prego"
Ran guardò i due piena di dolcezza e acconsentì alla richiesta del suo piccolo uomo

"si può sapere perché sei ancora qui? Heiji è in camera sua da solo!"
"ma io ho tanta paura Ran"
"kazuha,sono passati 5 anni,5 maledetti anni,quanto tempo ancora dobbiamo perdere solo per paura?"
"hai ragione Ran,andrò da lui e gli dirò quello che provo!"
"brava!! Buona fortuna"
"E tu?"
"E io?"
"quanto altro tempo vuoi aspettare?"
"Kazuha è diverso lo sai!!! Ora va!"

Guardò l'amica andarsene piena del coraggio che lei stessa gli aveva dato,quel coraggio che in lei non c'era,non aveva neanche avuto il coraggio di dire a Shinichi che era il padre del bambino,aveva usato quel meschino trucco del nome. Lei era sola.
Quella sera lei era sola,senza amiche,senza figlio e senza amore! Ma un compagno molto affezionato ben presto gli fece visita. Il pianto. Già il pianto. Passava le notti a rigarsi il viso con le lacrime,ormai era diventato un suo vizio quello. Piangere. Come se potesse espiare colpe e dolori con quel rito.  Ancora con le lacrime al viso si coricó nel letto,dove lentamente Morfeo l'accolse fra le sue braccia.

"E con la mamma vai tanto d'accordo?"
"si zio,lei è la mia luce,la mia ancora,la mia salvezza,la mia dolce mammina,non immagino mondo senza di lei,e poi lo sai zio,io voglio trovare il mio papà perché la mamma nonostante con me sia sempre dolce e sorridente,in realtà è sempre triste,e forse è triste perché gli manca il mio papà,e se lo trovo gli dico che non deve lasciarla mai più"
"perché la mamma che ti ha detto? Che è innamorata del papà?"
"no non me l'ha detto,ma io ne sono super  sicuro,e se è l'uomo che ha fatto innamorare la mia mamma,allora lui deve essere bellissimo,intelligentissimo,però zio perchè?"
"che cosa?"
"perché se ci amava così tanto ci ha lasciati soli? Anche se non sapeva di me,perché ha lasciato la mia mamma zio,perché!! La mia mamma è tanto dolce!"
Disse il piccolo in preda ad una crisi emotiva,dicendo cose che davanti alla madre mai si sarebbe azzardato a dire,per paura di ferirla.
Era proprio vero,che i bambini percepiscono e sentono tutte le nostre emozioni.
Shinichi dal canto suo fu invaso dai sensi di colpa,chissà che batosta doveva essere starò per quel ragazzino crescere senza l'amore di un padre.
"facciamo così,appena arriviamo a Tokyo lo zio si mette subito in cerca di tuo padre. E se non lo trovo ti adotto io"
"si ma io voglio stare pure con la mamma"
"E se stessimo tutto insieme? Come una famiglia? Vi portò in vacanza sulla neve"
"sarebbe tanto bello zioo"
Il piccolo improvvisamente abbracció "il padre",per poi sussurrargli all'orecchio
"sarebbe tanto bello zio,sarebbe tanto bello se tu fossi il mio papà"
Quelle parole innocenti di un bambino si fissarono nel cuore del detective come un chiodo fisso,si era davvero perso la paternità? Per di più dalla donna che più amava,ora probabilmente lei era da sola nella sua camera,quando sarebbero potuti stare tutti e tre insieme,abbracciati. Se lo era promesso. Presto si sarebbe riprese tutto. La sua vita. Suo figlio. La sua donna.

"Heiji possiamo parlare?"
"Kazuha!!! Quante volte ti ho detto che devi bussare?"
Disse Heiji che stava per sfilarsi la maglia
"idiota quante volte ti ho detto che devi chiudere a chiave!!"
"che cosa c'è?"
"devo parlarti"
Disse Kazuha arrossendo di colpo
"di cosa?"
"ecco,è che io,beh sì insomma,ti ho aspettato tutti questi anni perché io....io ti amo Heiji..."
Il detective dell'ovest fu stupito da quelle parole che ora rimbombavano nella sua testa,fu talmente stupito che passarono attimi,secondi,minuti,prima che il suo cervello riprendesse a ragionare
"non rispondi?"
Il detective allora si avvicinò a lei,per poi baciarla
"anche io ti amo"

Finalmente si era addormentato. Era proprio una peste. Sgattaioló dalla sua stanza silenziosamente,per dirigersi in un'altra.
Kazuha era da Heiji,ne era più che sicuro,li aveva sentiti urlare prima,quei due,sempre la stessa storia,sempre a battibeccare quando infondo si amavano tanto.
Entró senza neanche curarsi di bussare,e la trovó dormiente nel suo letto,con ancora qualche lacrima in viso,e gli occhi gonfi. Basta. Quella tortura doveva finire. Lei non doveva più soffrire. Doveva essere felice. Le alzò la testa per poggiarla sulle sue gambe,ma improvvisamente la karateka d'istinto si alzò.
"ah sei tu!"
Disse portandosi una mano al cuore per il grande spavento,e dopodiché notó uno Shinichi Kudo a petto nudo di fronte lei
"che ci fai qui,Shinichi non dorme?"
"effettivamente c'è uno Shinichi che non dorme,ma non è il piccolo"
Disse Shinichi per poi avvicinarsi ed abbracciare la karateka,e donarle un bacio sulla fronte.
Ran non capiva quello che stava succedendo. Forse era sonnambulo,forse era ubriaco,o forse era solo sincero. Era sincero proprio come il suo cuore che in quel momento si stava divertendo a suonare come se fosse il protagonista di un concerto di musica rock metallara. Voleva parlare,ma le parole gli morivano in gola. Forse quello era solo un sogno,o forse era una dolce realtà. Ricambió quell'abbraccio,toccare la schiena nuda e calda di Shinichi le fece uno strano effetto,avvampò immediatamente,ma non si tirò indietro,e poi che c'era di male? Era solo un innocente abbraccio no?

"Scusa per oggi" inizió lui "ero fuori di me e ti ho trattato male"
"Mi hai già chiesto scusa"
"E te la chiederò altre mille se necessario"
"Non c'è bisogno"
"mi sei mancata" gli riveló lui
"anche tu,non immagini quanto.."
Disse Ran ,per poi essere presa alla sprovvista da Shinichi ed essere baciata. Più e più volte.
"anche io ho mantenuto la promessa sai? Non ho amato nessun'altra all'infuori di te"
"quella promessa comprendeva anche altro però"
"Mantenuto. Io sono tuo. Io ti amo Ran."
"anche io ti amo"
Disse la karateka per poi buttarsi lacrimante sul petto del detective
"Nom piangere più! È tutto finito! Staró per sempre con voi! Te lo prometto! È finita l'attesa,sono tornato solo per te"
"svegliami"
"eh?"
"svegliami,immediatamente,tu sei solo un allucinazione,un mio desiderio,tu non sei reale
Shinichi prese fra le mani il viso della karateka
"non è un sogno Ran,io sono reale,sono fatta di carne,ossa,e sentimenti per te."

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