Voglio un figlio

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In luna di miele finalmente. Ce l'avevano fatta,avevano coronato il loro sogno d'amore,e a malincuore erano partiti per una settimana senza il figlio,Yukiko si era opposta con tutte le sue forze gli aveva detto che la luna di miele si fa da soli. Alludendo al fatto che volesse un altro pargolo da stringere nelle sue braccia,provocando l'imbarazzo di Ran e Shinichi,la felicità di Eri,e la rabbia funesta di Kogoro che non aveva reagito tanto bene la prima volta che Ran era incinta,e se Shinichi era ancora vivo e vegeto era solo perché era scomparso dalla circolazione.

"Mamma,come sta il mostriciattolo"
"È a scuola Shinichi,goditi la vacanza con Ran!! E portami altri mille Shinichi e mille Ran ok?!
"Mamma!!"
Riuscì a dire prima di mettere giù quella conversazione che stava per diventare di nuovo imbarazzante
Era parecchio preoccupato di aver rimasto
il figlio nelle mani della madre, insomma la donna era campionessa delle sceneggiate e della stravaganza sarebbe stata capace di prendere il primo volo per chissà dove pur di accontentare un desiderio del nipote. Lo aveva sempre fatto, Anche con lui quanto aveva 15 anni gli aveva permesso di rimanere in Giappone sapendo che quello era il luogo dove voleva stare.  Così mentre sistemava i bagagli nella stanza gli scappó un risolino che provocò la curiosità di Ran
"Ehi detective!! Si può sapere che ti ridi?"
"Pensavo a mia madre,non cambia mai,mi ha fatto ridere,tutto qui"
"Ah si,pensa che ha convinto pure mia madre che quando torniamo devono portarmi dal ginecologo perché vuole un altro nipote! Roba da matti" disse Ran esasperata accorgendosi solo dopo di aver stroncato la risata di Shinichi,che ora appariva serio come non mai.
Ora erano in spiaggia e ancora lui aveva quell'aria da serio che aveva detto di sbagliato? Era strano vederlo così,in fase di mutismo selettivo,sopratutto ultimamente che aveva assunto un'aria da cucciolo desideroso di attenzioni.
"Si puó sapere cosa ho detto?"
Gli disse Ran arrendevole
"Niente! Davvero niente!" Disse lui continuando a far finta di niente e mettendosi a leggere per l'ennesima volta "il segno dei quattro" di Conan Doyle
"Io penso che Sherlock Holmes oggi andrà in vacanza" gli disse Ran infastidita da quel suo comportamento "e mi dirai che ti prende"
"E me lo chiedi anche? Hai esplicitamente affermato che non vuoi più figli con me."
Gli disse lui totalmente arrabbiato ed alzando un po' di più il tono della voce
"Ma chi te l'ha detto scusa?"
"Roba da matti, hai affermato prima"
"Shinichi!! Io mi riferivo a mia madre,non al fatto di non volere più figli con te! Se non li volessi non ti avrei neanche sposato!"
"Davvero?"
Gli disse lui titubante,prima di esporgli quel desiderio che da un po' di tempo lo tormentava
"Sei l'amore sella mia vita,come potrei non voler più figli da te,ne vorrei 100,1000,10000,solo tuoi,e vorrei che ognuno di loro avesse i tuoi occhi"
Gli disse Ran dolcemente mentre ancora fra le mani reggeva quel libro che sotto il suo dito inconsciamente stava indicando il nome "Conan"
Shinichi allora non rispose a quella dichiarazione,ma gli disse semplicemente che mai come in quel momento dovevano spostarsi in camera perché aveva qualcosa di importanti da dirgli
"Allora Shinichi Kudo,cosa vuoi dirmi,non mi dirai mica che sei rimasta incinta?"
Gli disse Ran divertendosi a prenderlo in giro
"Io no"
gli disse lui ancora più divertito
"Ah guarda io neanche,quindi è una delle tue amanti! Ti ammazzo!"
Gli disse Ran per poi prendere un cuscino e tirarglielo in faccia,a volte era proprio una bambina pensó lui. Rispondendo alla sua cusciata finirono diritti sul letto,lui sopra di lei,e lei ogni volta,si perdeva in quella distesa di azzurro,che non dava scampo,ti attraeva,senza poter scappare,in quel momento si sentì prigionera dei suoi occhi Lui guardó quella che ormai era sua moglie,contrariamente a prima pensó,che no,non era più una bambina,era una donna,era la sua donna,e nessuno mai avrebbe dovuto azzardarsi a guardarla come la guardava lui,a sfiorarla come lo faceva lui,a toccarla com'era permesso solo a lui,lui voleva essere l'unico. La vide mentre si perdeva nei suoi occhi,e la voglia di lui sempre più crescente nei suoi occhi,era fiero,fiero di fargli quell'effetto,fiero che fosse solo lui quello che davvero riusciva a suscitarle certe emozioni,fiero che fosse stato lui la sua prima volta,ed anche l'unica,fiero di quelle che le aveva detto in spiaggia,gli tornó in mente la conversazione della spiaggia,doveva assolutamente replicare,era il momento giusto,il momento perfetto
"Anche tu sei l'amore della mia vita"
gli disse inizialmente per poi proseguire
"e 10.000 mi sembrano troppi,ma io voglio anche ora,anche adesso un figlio di te"
"E allora ti accontento subito detective,stacanovista ,maniaco di gialli"
Disse Ran attirandolo a se,e baciandolo,per poi dare sfogo alle loro passioni e ai loro desideri. Ora che Shinichi gli aveva espresso quel desiderio che infondo nutriva anche lei,non gli avrebbe lasciato scampo,avrebbero passato una settimana di fuoco. Probabilmente loro delle Hawaii,il luogo in cui erano,avrebbero ricordato solo la camera da letto .

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