Promessa

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Ormai erano passati giorni e non riusciva ritagliarsi un pezzetto di intimità con Shinichi da tanto,non erano mai andati oltre i baci,e decise che era arrivato il momento,stava esplodendo,non ce la faceva più,voleva lui,voleva che lui la facesse sua,che non si imponesse più quell'autocontrollo con lei dominato ancora dai sensi di colpa. Chiamó Kazuha per parlargli di quella situazione.

"Quindi Ran di cosa volevi parlami?" Gli disse dolcemente vedendo l'amica in difficoltà,Ran sospiró,non sapeva proprio come dirglielo così andó diritta al punto
"io e Shinichi non riusciamo ad andare oltre" gli disse arrossendo fino alla punta delle orecchie.  Kazuha seppur arrossendo capì immediatamente la situazione,qual'era il punto? Perché loro non ancora?
"Strano però...insomma,ormai state insieme,dovresti già essere stati insieme"
"Abbiamo sempre Shinichi in casa,e poi quelle poche volte che stiamo insieme Shinichi si ferma,come se fosse colpito dai sensi di colpa"
"E perché non lo stuzzichi un po'?"
"In che senso?"
"Lavora di fantasia Ran? Un bel vestitino,un bel completino intimo,e se si ferma ancora è un fesso!!"
"Potrei provare...ma il bambino?"
"Lo vengo a prendere io,sta con me ed Heiji"
"Posso mai mollarlo a te e Heiji senza neanche dare spiegazioni a Shinichi?"
"Qualcosa ci inventeremo"
"D'accordo allora...Kazuha non dirlo ad Heiji è già abbastanza imbarazzante così"
Gli disse quest'ultima scatenando la risata dell'amica,che davvero voleva quella riappacificazione della sua amica col compagno,già giorni addietro quando era stata da loro e Ran gli aveva detto che non era successo nulla ci era rimasta abbastanza male. Però vederla confidarsi con lei,su un tema così tanto delicato e imbarazzante la fece sentire importante.

Affidó suo figlio ad Heiji e Kazuha,alla fine Kazuha gli aveva precisato che avrebbe fatto dormire il piccolo da loro,ed a lei andava così,per una volta tanto si poteva fare.
Dovevano davvero recuperare quella sfera del loro rapporto perché ogni volta che lui le si avvicinasse,lei sentiva ogni fibra dei suoi muscoli contrarsi,e perdere l'autocontrollo,inoltre vederlo caminare in giro a petto nudo,e con solo la tuta dei pantaloni davvero non l'aiutava,a volte sentiva davvero il prepotente desiderio di saltargli addosso,eppure cercava sempre di mantenere quel contegno e quella pacatezza.
Lo vide rincasare,era stato da poco alla centrale di polizia,lo aveva accolto direttamente con un completino intimo,più diretta di così non poteva essere,non ancora l'aveva vista.
Alzò gli occhi su di lei che appoggiava la schiena al muro mentre puntava lo sguardo su di lui,indossava un completo nero di pizzo,mentre aspettava lì,che lui facesse qualcosa,forse lei si sentiva proprio come lui in quei giorni,più volte si era dovuto allontanare da lei per la paura di fare qualcosa che davvero lei nom gradisse,ma quando la vide guardarlo con sguardo così malizioso,e con solo quella biancheria addosso,pensó palesemente che lei ardesse proprio come lui.
"Sbaglio o questo è un invito"
Gli disse con voce profonda
"Si è un invito per il detective più stupido del Giappone"
Rispose divertita e maliziosa lei
Lui le si avvicinò iniziando dapprima a lasciargli dei baci leggeri sulla guancia,e lei gli cinse le braccia attorno al collo,poi lui inizió con la sua lingua ad aprirgli la bocca,e lei si strinse più forte a lui,mentre le sue mani accarezzarono la schiena di lei lasciata nuda,improvvisamente sentì lei spostarsi sul suo collo e poi sentì le sue mani sui bottoni della sua camicia,stava succedendo tutto come la sera di cinque anni prima,però quella nom sarebbe stata l'ultima volta,sbottonó tutta la camicia per poi lasciarla cadere,passó le sue mani sui pettorali di lui,sulla sua schiena calda,sui suoi muscoli,e sulle sue braccia possenti che in quegli anni tanto gli erano mancate,sentì prenderla di peso,ma non dalle cosce come in giorni precedenti già era successo,la prese come un sacco di patate,provocando le risa di lei,di lui,e si recarono nella stanza da letto,sprofondó la sua testa sul cuscino,mentre gli occhi di lui la fissavano,era bello,aveva una bellezza naturale,che veniva dall'interno,che le faceva battere il cuore,che le faceva vibrare l'anima nonostante tentasse in tutti i modi di nasconderlo,persa nelle sue elucubrazioni mentali lo attiró a se e lo baciò,sentì la mano di lui accarezzarle la coscia,nonostante però l'atmosfera sentiva lui non andare oltre,sentiva lui essersi imposto delle barriere,provó allora lei,prima a slacciargli la cinta,e poi sbottonargli il pantalone,ma lei rimaneva li ancora con quel completino intimo,quasi gli mise di violenza una mano sul suo seno,ma poi sbuffó
"Si può sapere perché non vuoi?"
Gli disse lei
"Non e che non voglio,è che ho paura Ran.."
"Di che hai paura Shinichi..."
"Io non voglio che tu pensi di me che sono un approfittatore,che io ti obblighi,o altro,non voglio perderti,di nuovo...sei troppo importante per me"
Ran rise a quel suo discorso
"Ti sembro obbligata?"
Gli disse riferendosi al fatto che si fosse fatta trovare per metà nuda,di sua spontanea volontà,che lo avesse spogliato da capo a piedi,e che con la sua stessa mano lo avevo condotto oltre
"No però.."
"Non mi perderai,io ti amo,ma se non vuoi"
Disse per poi alzarsi dal letto,ma non fece in tempo che Shinichi subito gli prese il polso,non facendolo apposta però lei si spinse verso di lui cadendogli addosso,e lui nuovamente la bació,se lei voleva perché trattenersi oltre? Che senso aveva? La bació passionalmente non riuscendo più a controllarsi,fece scivolare le sue mani dapprima nei suoi capelli che ricadevano morbidi lungo la sua schiena e poi ovunque sul suo corpo,gli tolse anche quegli indumenti intimi,che per quanto avesse contemplato,stava meglio senza,finalmente Ran e Shinichi ebbero il loro momento d'amore,ora si che si sentivano completi,niente e nessuno potevano separarli.

Cinque anni prima
"Devi andartene da qui Ran"
"Shinichi ma perché?!!"
"Perché mi hanno scoperto!"
"Intendi Conan?"
"Si..."
"Maledizione"
disse il ragazzo portandosi la mano sulla fronte
"Shinichi io nom voglio separarmi da te!"
"Ran..."
Shinichi per calmare quel suo pianto l'abbracció,non sapendo più cosa fare,poi la sentì sussurrare qualcosa
"Non voglio andarmene col ricordo che tu hai di me"
"Ho un bel ricordo di te" gli disse
"Hai un ricordo da amica"
"Non dire stupidaggini,sei la mia ragazza,e ti amo,ti amerò sempre"
"Non ancora è cambiato niente" gli disse solamente,mentre timidamente avvicinò le sue labbra alle sue,ma ben presto quel bacio si fece passionale,guidato da passioni mai svegliato e addì mai detti,il divano dell'agenzia investigativa di Kogoro che fortunatamente era fuori paese per lavoro,si trasformò nel luogo del crimine di quei due,e le uniche prove erano i vestiti sparsi ovunque per quella stanza.

"Sei sicura?"
"Non me ne andrò da qui senza prima averti"

Ore dopo quando gli animi si erano calmati e le loro carni si erano saziati uno della pelle dell'altro,sotto le coperte Ran iniziò a parlare
"Resta con me" gli disse con voce flebile lei,mentre una lacrima le solcava il viso
"Vorrei..." Cominció lui, "credimi non è facile neanche per me,metterti su un aereo e far finta di non conoscerti,ma non posso tenerti qui egoisticamente,Ran sei di più quanto ho caro al mondo,sei la persona che più amo nella mia vita,con la quale trascorrerei tutti i miei giorni,ma tu devi andare avanti,devi dimenticarmi,è stato egoista,è stato egoista baciarti,farti mia su questo divano,è stato egoista ma non me ne pento,perché non l'avrei fatto con nessun'altra che non fossi tu"
"Mi ami?" Disse solamente lei in un flebile sussurro che aveva appena sentito tutte quelle dichiarazioni,tutte quelle così dolci ma rivelate,quanto erano stati stupidi a nascondersi dei sentimenti così profondi,ed ora che erano finalmente usciti non potevano fare più niente se non legarli infondo al cuore,nella speranza di un domani migliore
"Pensavo l'avessi capito" gli disse con un sorriso sarcastico lui
"Almeno ti ho lasciato un bel ricordo" gli disse soddisfatta lei
"Sai,ho visto il big ben a Londra,ho visto quel bellissimo ponte di Kyoto con te,ho visto tramonti magici alle Hawaii,eppure credo che il posto più bello che ricorderò sarà questo vecchio divano" gli disse malinconico lui "io morirò dentro quando tornerò ad essere Conan,moriró dentro quando domani ti metterò su quell'aereo,moriró dentro quando domani stesso lascerò questa casa che profuma di te,profuma di me,profuma di noi,morirò dentro quando guarderò le nostre foto,morirò dentro quando penserò che tu stai con un altro,ma è giusto così,ho sbagliato e devo pagarne le conseguenze"
"È ridicolo" gli disse con un sorriso di scherno lei
"Cosa?" Domandó curioso
"Che io starò con un altro,è ridicolo"
"Fatti una vita Ran"
"Io Ran Mouri prometto di non amare nessun altro se non Shinichi Kudo,e prometto di non fare l'amore  con nessuno che non sia lui,il mio cuore da ora e per sempre è incatenato al suo" gli disse mentre gli prese il mignolo,osservando la sua reazione da prima stupita
"Io Shinichi Kudo prometto di amarti,sempre ogni giorni della mia vita,anche se sarai lontana,prometto di amarti nonostante le avversità,nonostante tutto,non andrò a letto con nessuno,perche nessuna sarà capace di fare l'amore come lo fai tu,solo con l'anima"
Si dissero mentre si strinsero in un abbraccio che diceva tutto senza dire niente,un abbraccio pieno di parole,di sentimenti,emozioni represse,un abbraccio nel quale potresti morire,potresti sprofondare,toccare il vuoto e non risalirne più.

Note autrice: ciao ragazzi,ecco cosa è successo 5 anni prima e come è stato concepito il piccolo Shinichi,vi sta piacendo la storia? E questo capitolo? Fatemi sapere se ci siete,vorrei ringraziare particolarmente ShotoNice che vota qualsiasi capitolo io faccia,grazie mille,sapere che qualcuno sta leggendo e apprezzando mi da la forza necessaria per continuare🥺❤️

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