Per Sempre🖇

I nonni

Casa Kudo. Quella che loro non vedevano da tempo. Troppo tempo. Quella che loro non vedevano da 5 anni. Il figlio aveva vietato loro di mettere piede in quella villa.
Si girarono attorno i due coniugi Kudo.
Rispolverando tutti i loro ricordi in quella casa.

"sono impaziente"
Disse l'ex attrice mentre freneticamente si stringeva a girare per casa,nel tentativo di occuparsi di qualcosa per liberarsi dalla gioia di vedere il nipote,così Yusaku la prese e la bació passionalmente

Improvvisamente la serratura di casa Kudo scattó!
Era Shinichi,con il piccolo addormentato sulla spalla,che appena ritornato aveva insistito per stare da lui.

"mamma,papà!!! Non voglio un fratellino!"
I due coniugi si fecero rossi come i pomodori,per poi focalizzare il loro sguardo sul bambino che Shinichi aveva in braccio!

"lui è?"
"si! Mamma,papà lui è mio figlio,vi presento Shinichi Kudo!"
Un mugulio si sentì,era il piccolo che addormentato sulla spalla del padre che si stava svegliando per il trambusto
"siamo arrivati papà?"
Disse il piccolo stropicciando gli occhi
"Si,amore vuoi conoscere la nonna e il nonno?"
"papà ma io già conosco la nonna e il nonno!"
"ma ne hai altri due però"
"davvero?"
"girati"

Così il piccolo girandosi trovó due figure davanti a se,una bellissima donna,ed un bellissimo uomo,quelli erano i genitori del padre,i suoi nonni. Improvvisamente aveva ritrovato padre e nonni. Si sentì felice!
"ciao piccolo,noi siamo i nonni"
Gli disse Yusaku,strizzando gli occhi dietro i suoi grandi occhiali,era felice.
"papà papà,io la conosco lei,la mamma me l'ha fatta vedere in vari film"
disse il bambino indicando l'ex attrice
"e a me? Non mi conosci?"
Rispose Yusaku
"tu...hai una facci conosciuta..."
Disse il piccolo portandosi due dita sotto il mento come spesso faceva il padre. Ah la genetica.

Due bambini. Quattro adulti. Un album di fotografie.
Ecco dove a suo tempo il piccolo aveva già visto il padre, ecco perché appena l'aveva visto,aveva colto un viso così familiare, li aveva visti tutti quei volti. Nell'album di fotografie della mamma in cui tanto amava curiosare, scoprendo nuovi volti e nuove conoscenze e domandandosi sempre se in quelle foto ci fosse il padre. Ed ora capiva che aveva sempre avuto davanti il padre,in tutte quelle fotografie e mai l'aveva capito. Somigliava così tanto a lui ,
-sei uno Shinichi in miniatura-
diceva sempre sua madre,lo diceva ogni qualvolta ne avesse occasione,tutte le volte che andava a dormire tardi,tutte le volte che si faceva male giocando a pallone.
"tu eri nell'album di fotografie della mamma,ed anche tu,ed anche tu papà"
Disse d'un tratto intristendosi rimanendo deluso dalla cocente bugia della madre. Non lasciando trapelare però agli altri il suo stato d'animo ,il bambino subito sorrise incurante del suo stato interiore. Domani avrebbe risolto quella faccenda. Con la madre.
"si tu eri nell'album di fotografie della mamma ,nonnino!!"
Recitó il bambino in tono felicissimo per nascondere la cocente delusione dentro di se.
Poi si incamminò verso i due, abbracciandoli.
"io non lo so perchè, non vi conosco, ma quando vi guardo ,sento di volervi tanto bene"
I due conougi si inginocchiarono per farsi abbracciare dal piccolo.
Dopodiché Yusaku ,si recò in bagno
"lascia vada io, tu goditi tuo nipote."
Disse Shinichi a Yukiko

"Papà?!! Non c'è bisogno di fingere, ti ho visto piangere!"
"pensavo questo momento non arrivasse mai. Non sai quante volte ho desiderato in cuor mio stringere quel bambino. Non sai in quante riviste l'ho visto. Ho conservato i suoi ritagli nei miei cassetti. Dicendo ogni sera "ti voglio bene nipote mio",ogni volta che appariva in tv era un colpo al cuore.
"che stai dicendo papà, io ho saputo di lui meno di un mese fa"
Shinichi interruppe la sua stessa frase...un lampo di genio lo attraversó
"papà!! Tu lo sapevi!! Te lo aveva detto Ran? Perché cazzo non me l'hai detto!! Perché!!"
"calmati figliolo"
"calmati un corno! Come facevi a saperlo"
Fissò serio il figlio gli occhi di suo padre cosi uguali ai suoi.
"appena arrivata in America Ran è diventata famosa, ma non appena iniziò ad apparire sulle scene,un pancione già troneggiava in qualche suo film. Quella volta tu ti confidasti con me. Mi dicesti che eri stato con lei. E quando nacque gli mise il tuo nome. Già lì ero sospettoso. Il bambino aveva appena due anni,ed era identico a te. Presi una foto da internet per stamparla, e la confrontai con una tua da bambino,eravate identici. Fu lì che capì che quello effettivamente era mio nipote"
"c'è dell'altro sotto vero? Non potevi essere così sicuro solo per una foto,tu hai avuto una conferma,chi te l'ha data,chi te l'ha data papà?!!"
"Kogoro.."
"eh?"
"non giudicarmi!! Ero in preda al panico più totale. Lo chiamai. Per vedere se lui sapesse della paternità del bambino. E lui sapeva. Sapeva tutto. Quel bambino chiamato come Shinichi Mouri da tutti giornali in realtà era Shinichi Kudo! E io lo invidiai...lo invidiai..perché lui poteva godere degli abbracci di mio nipote del suo calore,del suo affetto, lui gli aveva potuto dare un cognome, mentre io neanche esistevo. Ma dovevo proteggervi"
Disse amaro lo scrittore di gialli per essersi tenuto per tanti anni quella verità scottante
"e perché non me l'hai detto papà?"
"non ricordi figliolo? Per proteggervi. Per proteggere te,il bambino e Ran."
D'un tratto Shinichi si ritrovò nella stessa situazione di Ran,tenuta allo scuro dalla verità solo per protezione.
Un sorrise amaro nacque sul suo volto, ma perdonó il padre, del resto lui stesso avrebbe fatto la stessa ed identica cosa.
"scusa papà,ora va giù prima che la mamma lo strapazzi di coccole"
Disse il detective sospirando e tornando alla ragione da lui tanto adulata
"Perdonami se puoi"
Disse Yusaku per poi farsi spazio e raggiungere la moglie e il nipote nel salotto di casa Kudo
"Papà?"
"Mh?"
"Grazie, grazie per tutto"

"ci sono un po' di coccole anche per me?"
Disse Yusaku mentre il piccolo correva verso di lui pronto a riempirlo di baci e abbracci,una piccola caratteristica che il loro Shinichi non aveva mai avuto, evidentemente il piccolo aveva preso quella piccola caratteristica che non dispiaceva per niente ai due coniugi da Ran.