17° Capitolo

2.1K 160 10
                                    


La serata di ieri è trascorsa nel migliore dei modi, una magia in ogni suo aspetto.
Dichiarare i miei sentimenti è stata la cosa migliore che io abbia mai fatto in vita mia nonostante le mie paure.
Prima il timore e la paura di poterla ferire mi impediva di ammettere a me stesso che ne ero da sempre innamorato, ma non sono più riuscito a soffocare questo sentimento.
Lei è tutto ciò di cui io ho realmente bisogno.
Durante i miei viaggi ho scoperto tante cose nuove, ho visitato posti magnifici, visto albe e tramonti, cieli limpidi e oscuri, acque serene e in tempesta, ma nulla in confronto al solo piacere di guardare quegli occhi così profondi dove voglio sempre perdermi.
Quel sorriso che riesce a farmi vibrare l anima.
Avevo paura che un giorno il richiamo di tutto quello che credevo essere la mia vita potesse avere la meglio, che non sarei riuscito a rinunciare a tutto ciò, ma adesso l unica cosa a cui non potrei mai e poi mai rinunciare è lei.
Lei che sento essere casa, quella parte di me che mi completi davvero
Dove io andrò la porterò con me.

Giro tra le mani quel sacchetto di velluto che mi regalo quella dolce vecchietta.
Non ho mai aperto e guardato il contenuto, ho promesso che lo avrei fatto solamente quando avrei trovato l altra parte del mio cuore.

Sorrido pensando che l ho sempre avuta ma tenuta lontana e che avrei potuto perderla.
A proposito di questo il mio sorriso svanisce.
Non ha preso evidentemente sul serio il mio discorso su Serkan.
Voglio bene a mio cugino ma so per certo che dietro la sua semplice richiesta di aiuto ci sia un secondo fine.
Ho visto come la guarda, come i suoi occhi la desiderano e questo mi da terribilmente fastidio,ma so anche che non posso impedirle di fare qualcosa.
Devo fidarmi di lei, anzi io mi fido di lei, il vero problema è che non mi fido di lui.

Ed è per questo che non devo perdere altro tempo fermo qui.
Mi vesto in men che non si dica e sono pronto per affrontare un altra giornata.
Oggi inizieremo a lavorare sulla campagna pubblicitaria di Serkan, e io non voglio permerdi un solo momento che possa permettere a lui di stare da solo con la mia Sanem.
So che non potrò impedirlo sempre e che non è un atteggiamento tanto maturo, ma il solo pensiero dei suoi occhi su di lei che la desiderano mi destabilizza, che solo lui possa pensare di avvicinarsi a lei in un modo che va oltre il lavoro mi fa perdere la ragione.
Fosse per me già urlerei al mondo intero che lei è mia, soltanto mia, ma giustamente mi ha chiesto per il momento di non far sapere nulla, in fondo non ha tutti i torti.
I nostri genitori comincerebbero a pressarci e portarsi avanti.
Purtroppo anche se loro sono nati qui in America, le vecchie radici si fanno sentire, o meglio, vogliono fare le cose per bene e in meglio per noi figli.
Con Polen e Yigit hanno calcato un po la mano a suo dire, come non essere felici che la loro amicizia venga suggellata ancora con un unione e la loro azienda rimanga in mano ai loro figli?
Quindi non oserei immaginare se sapessero di me e Sanem che comunque è la più piccola del gruppo, e sinceramente adesso non ho intenzione nemmeno io di condividere lei e il nostro amore con tutti.
Ho bisogno di viverla al meglio ma da soli, di creare la nostra intimità e di poterci scoprire e innamorare ancora ogni giorno.
So già che questo significa dover scendere a patti e condizioni, di dover vedere lei e desiderarla ma trattarla come una semplice amica.
Di non poter imporre dei limiti a chiunque le possa girare intorno, e al momento mio cugino Serkan le ronza intorno come un ape attirato dal miele.
Non per questo però non posso tenerla d'occhio e far sentire comunque la mia presenza.

Arrivo in azienda giusto qualche minuto prima che arrivi tutto lo staff al completo.

- figliolo, è bello vederti qui in azienda e alla buona ora.

Sorrido e abbraccio Nihat.

- abbiamo tanto lavoro da fare quindi è indispensabile che io arrivi in orario, Serkan è già arrivato?

Lo cerco con lo sguardo.
Sanem ancora non è arrivata.
Questa mattina le avevo chiesto di venire insieme, che sarei passato io a prenderla ma ha preferito non dare troppo nell'occhio.
Non ero tanto d'accordo con lei, in fondo tutti sono a conoscenza del legame che ci univa e ci unisce, per me sarebbe stata la normalità ma ho preferito non insistere.

- dovrebbe essere qui tra poco, e spero che arrivi anche Sanem, ieri sarà stato un caso la sua mattiniera presenza, troppo bello per essere vero.

Dice gesticolando e in lui rivedo molto della mia Sanem anche se in verità, esteticamente lei somiglia molto di più a sua madre, Polen e Leyla invece hanno preso da lui molti tratti, soprattutto l azzurro dei loro occhi, invece quelli di lei sono due iridi profonde e scure, da cerbiatta.
Gli stessi occhi che in questo preciso istante incontrano i miei e mi fanno sorridere in automatico.
Un sorriso che però dura poco quando vedo affiancarla da Serkan.
Credevo di riuscire a gestire bene la cosa ma mi rendo conto che non sarà affatto così facile, perché mi è bastato vederli entrare insieme per scaturire in me sensazioni non positive, e il tutto sfugge al mio controllo quando lui le mette la mano sul fondo schiena per farla andare avanti.
Un gesto gentile e di galanteria che però io vedo come un insulso tentativo per avere un contatto con lei.

È spontaneo il mio stringere I pugni per non scattare verso di loro e prendere lei che è mia e portarla via lontana da lui.
Devo controllarmi.

- Buongiorno Serkan, e grazie per aver portato mia figlia con te.

Riduco gli occhi a fessura, io volevo farlo!

- Buongiorno Nihat, ho incontrato Sanem proprio all'entrata dell azienda ed è colpa mia se abbiamo fatto un po tardi perché l ho trattenuta.

Guardo subito Sanem in cerca di risposta, perché si è trattenuta con lui?
Lei come se fosse capace di leggermi dentro risponde alla mia domanda inespressa.

- Serkan mi ha chiesto se potevo fargli sentire qualche fragranza di profumo creata da me e mi ha detto gentilmente che sarebbe disposto anche a finanziare lanciarne qualcuno con la sua azienda se vorrò.

Non distolgo lo sguardo dai suoi occhi e lei fa lo stesso.
Sapevo che avrebbe iniziato a tentare di avvicinarsi di più a lei e vorrei tanto dirgli in questo momento di stargli lontano.

- in verità mi riferivo ad un profumo in particolare che mi farebbe piacere lanciare se Sanem vorrà.

Lui la interrompe e Lei sgrana gli occhi.

- mi farebbe piacere sentirne altre, ma quello che mi ha colpito e di cui mi sono quasi innamorato è quello che ha creato per sé stessa, credo di non aver mai sentito una fragranza migliore di questa.

Mentre lo dice guarda con occhi bramosi Sanem.
Lei sgrana gli occhi per un momento quando Serkan pronuncia quelle parole perché sa dell importanza che ha per me il suo profumo che nessun altro deve avere.

- ma Sanem sembra proprio non volerlo condividere, dice che ha un valore affettivo troppo importante per lei e che ne è gelosa, quindi mi dovrò accontentare di sentirne altri e approfittare della sua presenza per sentire invece questo suo meraviglioso profumo.

I suoi occhi si incatenano nuovamente ai miei e un timido sorriso compare sul suo viso come a rassicurarmi.
Sorriso che io ricambio dopo essermi rilassato.
La mia piccola Sanem non vuole condivere il mio profumo con nessuno e per me non c è dimostrazione migliore di questa del suo amore.

In questo momento vorrei solo baciarla e assaporare quelle meravigliose labbra incurvate in un sorriso, e giuro che sarei pronto anche sposarla in questo momento se solo me lo chiedessero.
Ma devo rispettare la nostra promessa.

- evidentemente è davvero troppo importante per lei per non volerlo condividere caro cugino.

Non riesco a stare in silenzio.

- è una bella notizia figliola, l'agenzia di Serkan è conosciuta in tutto il mondo, non si fa altro che parlare del marchio Fabbri e ne avrete sicuramente tempo per parlarne perché sarebbe davvero una bella opportunità,ma adesso che ne dite di metterci al lavoro?

Nihat ci interrompe e io ne sono grato.
Serkan segue lui e io aspetto che Sanem si avvicini di più a me per approfittarne.

- indosserai questo profumo soltanto per me perché ne potrei morire, inventane un altro.

Gli sussuro all orecchio approfittando della vicinanza per respirare la sua essenza che è vita per me.

Lei sospira e faccio forza su me stesso per non baciarla.

Adesso so per certo che la nostra promessa mi costerà la salute.

Diversamente Erkencikus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora