14° Capitolo

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Non potevo più sopportare quella situazione che si è venuta a creare.
Sanem non è mia, il suo profumo non appartiene a me ed è una consapevolezza che mi uccide quasi.

Non ho nessun diritto eppure avrei tanto voluto dire a mio cugino di allontanarsi da lei, di non guardarla con quegli occhi e di non dire mai più che possa appartenergli un qualcosa che sia di Sanem.
Ma chi sono io?
Nessuno..
Sono solo Can, l amico di infanzia che se ne è andato tanto tempo fa.
E lei è Sanem, la mia dolce Sanem che è cresciuta diventando una donna meravigliosa.

Conoscevo tutto di lei, e oggi scoprire cose nuove mi ha fatto male perché ho realizzato quanto mi sono perso in questi anni.
Lei è sbocciata, come ho fatto io i fin dei conti.
Ora io ritorno qui all improvviso e cosa mi dovevo aspettare?
Forse gli dovrei dire che sono io l albatros così da avvicinarla a me?
E a che pro?
Io l ho desiderata ancor prima di desiderare quella donna sconosciuta.
Lei forse sarà solo spinta dal fatto che io sono l albatros.

Mi passo entrambe le mani sul viso e sono talmente frustrato che me ne andrei adesso.
Devo smetterla, devo porre fine a tutto questo.
Ho accettato di rimanere per mia nonna, ma è la verità?
Sono rimasto solo e soltanto per lei?

- maledizione!!

Dico ad alta voce.

- immaginavo che tu nutrissi qualcosa per Sanem, ma pensavo che per partire e lasciare anche lei non era poi tanto forte questo sentimento.

Mi ritrovo Emre davanti appoggiato alla cornice della porta.

- non è come dici tu.

Lui sorride in maniera sarcastica.

- ad ogni modo te ne sei andato, poco cambia, il vero problema è adesso.

- cosa intendi?

Chiedo.
Lui si avvicina chiudendo dietro di sé la porta.

- l ho capito sai, e sono qui per avvisarti.

Il suo tono di voce è duro, aspro.
Non capisco a cosa vuole andare a parare.

- Emre io non ti ho abbandonato, non ho abbandonato nessuno, capisco il dolore che ti ho procurato con la mia partenza ma dovevo andare via.

Scuote il capo.

- il problema non è stato questo Can, io ne ero consapevole che tu saresti andato via, ma lo hai fatto come un ladro, come se non ti importasse nulla delle persone che dicevi di amare.

Il suo è quasi un urlo.

- invece proprio perché mi importava troppo di voi non ho potuto salutarvi.
Io non so dire addio alle persone che amo e non ci sono riuscito.

Si avvicina a me.

- quindi scappi? Quando non sai affrontare qualcosa l unica cosa che sai fare è scappare? Eh fratello è così?

Lo fisso.

- e dimmi, lo farai ancora quando sorgerà qualche problema? Oppure quando Sanem sarà troppo innamorata di te fuggirai ancora?

Spalanco gli occhi.

- sei sorpreso vero? Credi davvero che io non abbia capito nulla? Credi davvero che non ho capito perché sei fuggito via poco fa?

- io non fuggiro mai da lei.

Ride

- davvero?

Il suo tono mi irrita ma cerco di non darlo a vedere.

- finirai con il spezzarla, con il farla soffrire ed è l ultima cosa che devi fare, non a lei Can, ha già sofferto una volta a causa tua.

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