31° Capitolo

1.7K 149 23
                                    

Dalla festa di compleanno ad oggi sono trascorsi un po' di giorni.
Non abbiamo preso più l'argomento.
Sembra ritornata la tranquillità tra di noi,ma io non sono tanto serena.
Ricordo perfettamente quando mi ha detto che era meglio stare da soli per un po'.
Poi improvvisamente ha cambiato direzione dettato forse dall'avermi trovata da sola con Serkan.
Ammetto che il comportamento di quest'ultimo sta cominciando ad irritarmi.
Ho notato che quando c'è Can cambia modo di comportarsi.
Assume un atteggiamento ambiguo,quasi provocatorio.
Ma questo comunque non cambia il pensiero che mi affligge.

Se non mi avesse visto con Serkan lui sarebbe comunque tornato da me o avrebbe come chiesto, trascorso del tempo da solo?

Non lo so, forse la mia paura di perderlo mi fa pensare ciò, o forse, abbiamo corso e bruciato le tappe troppo velocemente.
In fondo da quando lui è partito e fino al suo ritorno, sono cambiate tante cose.
Noi siamo cambiati.

Siamo cresciuti, maturati.

Che il nostro era un legame riconducibile al passato?
Un amore mai sbocciato e adesso consumato?

Scuoto la testa cercando di scacciare via questi pensieri che comunque mi fanno male.

Io lo amo, è questa è una certezza o almeno lo è da parte mia.

- Sanem? Puoi raggiungermi nel mio ufficio?

Mio padre come sempre entra nel mio ufficio senza bussare facendomi sussultare.

- certo papà, tra un momento.

Lui annuisce e poi va via.
Chiudo nel mentre le ultime bozze che ho preparato per la campagna di Serkan e mi alzo per raggiungere mio padre.

La porta del suo ufficio è aperta e quando entrò noto subito la presenza anche di Aziz, Yigit e Can.

Lo guardo immediatamente cercando un suo cenno verso di me, ma si limita solamente a sorridermi.
Di certo non mi aspettavo che mi saltasse addosso o altro, ma nemmeno così tanto distacco.

- bene ragazzi, dato che gli interessati ora sono tutti presenti, vorrei parlarvi di un lavoro che ci è stato offidato.
Un nostro caro amico mio e di Aziz, ci ha proposto di curare la parte pubblicitaria del suo hotel, quindi ci ha invitato a trascorrere tre giorni all interno per così conoscere e studiare di persona, quelle che sono le caratteristiche e bellezze del posto.

Ascolto con attenzione mio padre, e di tanto in tanto guardo Can che non ha mai posato il suo sguardo su di me.

- naturalmente Sanem e Can si occuperanno della campagna, Yigit verrà con voi per accordarsi per quanto riguarda la parte burocratica.

Finalmente il suo sguardo si posa sul mio non appena mio padre dice che dovremmo trascorrere tre giorni fuori.

- naturalmente io porterò Polen con me, se non è un problema.

Dice Yigit imbarazzato guardando mio padre che lo guarda prima perplesso, ma poi annuisce per la gioia di Yigit che non riesce a contenere la felicità, anche se cerca di mascherarla.
Come se questi due hanno bisogno di queste possibilità per stare da soli.

Faccio roterare gli occhi in modo teatrale, e noto Can ridere sotto i baffi.

Finalmente una reazione naturale e sincera.

Mio padre ed Aziz ci parlano dei dettagli dandoci le direttive necessarie.
Dopo aver concluso, ci congedano lasciandoci tornare al nostro lavoro.
Usciamo tutti e tre insieme e Yigit non perde tempo ad esprimere la sua euforia.

- Naturalmente Sanem io dividerò la stanza con Polen, mio fratello saprà tenerti compagnia.

A quelle parole io e Can lo guardiamo per poi guardarci entrambi.
Mi aspettavo di vedere nel suo sguardo gioia, ed invece rimango delusa.

Diversamente Erkencikus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora