11° Capitolo

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Apro gli occhi lentamente.
Mi guardo in giro e non riesco a capire subito dove mi trovo.
Poi metto a fuoco e ricordo.
Sono nel rifugio di Can.
Ma perché sto dormendo? E soprattutto lui dov'è?
Mi accorgo di avere un saporaccio alla bocca, provo ad alzarmi e per un momento la mia testa gira, quindi mi rimetto seduta.

- Can!?

Provo a chiamarlo ma nessuno mi risponde.
Che sia andato via lasciandomi qui da sola?
Noto dalla finestra che ormai è buio, ma quanto avrò dormito?
Ho bisogno di bere del caffè.
Ad un tratto vedo entrare Can con in mano due bicchieri.
Dall odoro deduco che sia proprio del caffè e lo ringrazio mentalmente, ma quello che più mi colpisce in questo momento è il suo sguardo che per qualche motivo adesso mi mette a disagio.
Cosa è successo? Sembra arrabbiato? Avrà parlato con qualcuno durante il mio sonno?
Mi maledico mentalmente per essermi addormentata lasciandolo da solo quando magari lui avrà avuto bisogno di me.

- quanto ho dormito?

Dico cercando di attirare la sua attenzione visto che mi sta quasi ignorando.

- sei crollata praticamente subito.

Ecco, lo sapevo, brava Sanem!

- mi dispiace.

E lo sono veramente.

- non preoccuparti, è stata colpa mia, non dovevo lasciarti bere sapendo che tu non lo reggi.


Ma perché il suo tono è così freddo?
E poi ho bevuto così tanto da non ricordare nulla?
Mi tocco la testa cercando di ricordare qualcosa mentre mi dico quanto stupida io sono stata.
Perché ho bevuto se non riesco a reggere nemmeno l odore dell alcol?

- Can c'è qualcosa che non va?

Lui si avvicina per porgermi il bicchiere di caffè, non mi guarda nemmeno in faccia.

- bevi, ti aiuterà a riprenderti.

Mi limito solamente ad annuire.
Prendo il bicchiere ed inizio a sorseggiare il caffè.
Inizialmente mi provoca nausea ma mi adatto subito.
Ne bevo un altro po e mi fermo.

- grazie, ma non riesco a berne altro.

Avvicino il bicchiere al piccolo tavolinetto mentre lui inizia a bere il suo.
Si siede sul divano ma lo fa lontano da me.

Questo suo atteggiamento mi ferisce.
Perché adesso si sta comportando in questo modo?
Ad un tratto un pensiero balena la mia testa.

E se ho detto qualcosa che non dovevo?
Che lo abbia ferito senza ricordarlo?

- ho avvisato Leyla di non preoccuparsi, ma quando vuoi andare via possiamo andare.

Riesco solamente a dire un debole oh

- vuoi che vada via?

Chiedo con voce debole perché ho la sensazione che vuole che lo faccia.
Questa volta mi guarda.

- Sanem non riuscirei mai a mandarti via.

Questa sua frase in qualche modo mi tranquillizza.

- e allora perché sei diventato ad un tratto così freddo con me?

Ho bisogno di sapere.
Lui non risponde, distoglie lo sguardo ma poi ritorna a guardarmi.

- Sanem, hai mai desiderato così tanto qualcosa da avere paura che possa rompersi o sfuggirti da un momento all altro?

Rimango colpita da queste sue parole.
Cosa dovrei rispondere?
Si? Che sto desiderando forse qualcosa che ho sempre desiderato senza nemmeno saperlo?
No, non posso dirlo.

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