Quando misi piede sulla terra ferma o meglio dire, sulla mia terra, una scarica di emozioni misto ansia mi fecero traballare.
Ero appena un ragazzo quando decisi di andare via da qui, eppure mi sembra ieri che con quello zaino in spalla abbandonai i miei affetti.
Abbandonai quella vita che in quel momento mi opprimeva e lasciai qui una parte del mio cuore.- Can!!!
La voce così tanto emozionata e tremante di mia zia Melahat mi desto dai miei pensieri.
Mi voltai quel giusto che gli permise di buttarmi le braccia al collo e stringermi con forza.- quando nonna mi disse che saresti tornato stentavo a crederci, sono così felice che voi figli abbiate fatto ritorno a casa.
Ricambiai quell abbraccio che nel suo piccolo mi era mancato.
Dico così perché purtroppo con zia Melahat nonostante ci fosse un immenso affetto, non ci vedevamo spesso a causa anche di suo marito.
Non ricordo nemmeno più il viso di mio cugino Serkan.- hai detto voi?
Finsi di guardarmi intorno in cerca di qualcuno, lei Si stacco quel giusto per annuire.
- la nonna ha obbligato anche Serkan a rientrare.
Disse con un amore viscerale.
Purtroppo da quello che so, mio cugino dopo il divorzio dei genitori decise di lasciare l America e trasferirsi in Italia per seguire i progetti del padre.
Aprirono un azienda di cosmetici ed ebbero successo.- zia Melahat, sei sicura che la nonna sia stata male davvero?
Per qualche assurdo motivo questa ipotesi mi baleno per la testa perché mia nonna era pronta a tutto pur di riavere la famiglia unita.
Lei nego. .- magari fosse così figlio, ma ho avuto paura per lei.
La strinsi ancora più forte rimproverandomi mentalmente per quello stupido pensiero.
Certo che da mia nonna c'era da aspettarsi di tutto, ma forse ho esagerato!- andiamo, la nonna non vede l'ora di vederti.
Ci avviammo verso la sua auto.
Mia zia mi offri di guidare per riprovare l ebrezza e io scoppiai a ridere- ho avuto qualche volta la necessità di guidare durante i miei viaggi,più che altro per lavoro.
Lei ricambio con una risata e sali in macchina.
Durante il tragitto parlammo un po, mi chiese delle mie avventure e i posti che avevo visitato.
La senti interessata ad ogni mio racconto.
Lei mi aggiorno delle situazioni attuali, cose che comunque un po già sapevo.- Emre come sta?
Chiesi ad un tratto
- sta bene, sai da quando te ne sei andato in lui ho scoperto molta somiglianza con te.
È diventato davvero un bel ragazzo proprio come te.Sorrisi imbarazzato.
- certo, forse non ha tutti questi tuoi muscoli e non ama tanto portare la barba e i capelli li tiene rigorosamente corti.
Capi che fece riferimento al mio codino.
- sono stato talmente impegnato da non avere avuto tempo per andare a tagliarli.
Mi guardo complice
- oh certo, ma comunque stai davvero bene anche così.
Sorrisi e lei allungo la mano sulla mia spalla.
- ha sofferto tanto la tua mancanza, se non fosse stato per Sanem tuo fratello sarebbe rimasto chiuso in sé stesso.
Nell udire quel nome sussultai.
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Diversamente Erkencikus
FanficQuesta è la prima storia che tratta i personaggi di Daydreamer di cui ne sono rimasta affascinata, e da qui la mia idea di creare questa storia che prenderà spunto dalla vera trama ma ne sconvolgerà ruoli ed eventi. Essendo straniera alle usanze tur...