I believe in Us - Tankele

E ora?

Aprile 2020

Pov Tanc

Ripensai a quella conversazione tutta la notte. Aveva ragione, e io lo sapevo.

Perché dovevo privarmene? Mi feci coraggio e decisi che quel giorno gli avrei parlato.

La giornata passò in modo un po'strano, io e Lele non ci ignoravamo come gli altri giorni ma eravamo distanti. Lui passava il tempo con gli altri ragazzi e non riuscivo a trovare il momento adatto per parlargli.

Finalmente arrivò sera e Diego e Vale stavano giocando alla play in salotto.

Vidi Lele andare verso camera sua e lo seguii, chiusi la porta e lui si voltò a fissarmi.

Dovevo parlargli di quello che provavo, dovevo cercare di esprimere i miei sentimenti.

Avevo pensato a un bel discorso mal'unica cosa che riuscii a dire fu

T:"Sono qui anche io Lele"

L:"Sei sicuro? Non sei obbligato a fare nulla, non sentirti in colpa"

T:"Mi sento in colpa con me stesso se non lascio venire fuori quello che provo. Ho bisogno di te"

Si fiondò su di me abbracciandomi, con uno di quegli abbracci che solo lui sa dare, che sono solo suoi e in fondo, vorrei che fossero solo miei.

La notte passò esattamente come l'altra volta, ma con qualche consapevolezza in più.

Passarono giorni dal nostro chiarimento ed io e Lele eravamo più affiatati che mai.

Dormivamo insieme ogni notte ed eravamo sempre attaccati come calamite.

Anche gli altri sospettavano qualcosa ma noi trovavamo sempre la scusa della ship, volevamo tenere la cose per noi, almeno per ora.

Non siamo ancora andati oltre a baci e "coccole", diciamo.
Io però sento che lo vorrei, davvero. Sento che con lui sono pronto, in fondo stiamo cercando di capire i nostri sentimenti e credo che anche quello aiuterebbe insomma, ma arriverà il momento giusto.

Quella sera c'era il temporale fuori. Mi ha sempre attirato da un certo punto di vista, o per lo meno ne ero affascinato. Sapevo benissimo che Lele ne fosse terrorizzato ed infatti con una banalissima scusa disse che era stanco e che voleva andare a letto. 

Lo raggiunsi poco dopo in camera e lo vidi rannicchiato sotto alle coperte.

Mi avvicinai e mi misi sotto le coperte con lui.

L:"Odio i temporali. Mi fanno paura"


T:"Lo so piccolo, sono qui apposta"

L:"Tanche .. "

T:"Mh..?"

L:"Dovremmo dire agli altri di .. si insomma .. di noi ..?"

T:"Se ti fa sentire meglio ok , però io preferirei di capire noi in primis cosa siamo Le.."


L:"Forse hai ragione, però Diego mi ha fatto un discorso strano ieri e credo che sospetti qualcosa"

T:"Facciamo così, aspettiamo ancora un po' e al prossimo segnale sospetto ne parliamo. Ok?"

Non fece in tempo a rispondere che il rumore di un tuono piombò dalla finestra e in men che non si dica mi ritrovai Lele addosso con la testa fra il mio collo e il braccio attorno alla mia vita.

T:"Ehi ehi tranquillo, è tutto ok"

Mi chinai e gli diedi un bacio sulle labbra, che ricambiò con dolcezza.

Non ci mise molto a diventare un bacio un po' più profondo, sentito e voluto.

Mi misi sopra di lui e lo baciai con foga per poi passare a lasciargli baci qua e là sul collo.

Ci guardammo negli occhi un istante fra un bacio e l'altro finché lui non parlò


L:"Voglio fare l'amore con te Tanche"

T:"Ne sei sicuro Le?"

L:"Mai stato più sicuro in vita mia"

E senza dire nulla gli tolsi i vestiti che aveva addosso, feci lo stesso con i miei e riprendemmo a baciarci ancora e ancora , e ancora ...

Cercai di essere delicato, era la mia prima volta con un ragazzo ma con lui mi sentivo a mio agio.

Feci piano e vidi sul suo volto un'espressione di dolore misto a piacere.

Quando si abituò iniziai a muovermi e sul suo volto vidi solo piacere.

Ci baciammo per tutto il tempo per cercare di non fare rumore, stringeva la mia schiena con le mani e gemeva piano.

Venimmo assieme, era tutto così tremendamente bello ed eccitante.

Rimanemmo così, lui accoccolato sul mio petto ed io con le mani fra i suoi capelli.

Provai una sensazione di pace e tranquillità mai provata prima.

Non parlammo, in quel momento non ne avevamo bisogno.

Allora, cosa siamo ora Lele?

✎ Uppppsss ..