Ottobre 2020
Pov Lele
Era la mattina dopo ed ero già su un treno per Milano. Quando arrivai nel palazzo entrai e nel salire le scale sentii le urla dei ragazzi dal corridoio. Mi precipitai in casa per capire cosa stesse succedendo e vidi Diego e Tancredi che si urlavano addosso, non ci capivo nulla.
Come mi videro entrare si bloccarono, Tancredi si girò, mi guardò negli occhi e piangendo corse in camera e si chiuse dentro. Guardai Diego e Gian allibito in cerca di spiegazioni.
D:"Ha rotto il cazzo Lele, si è svegliato con la luna storta e ha iniziato a rispondere di merda a tutti! Ha iniziato a urlarmi addosso e non si deve più permettere, lui e quel carattere del cazzo. Ma chi si crede di essere?!"
L:"Ok, calma Die.. provo a parlargli"
Pov Tanc
Mi ero svegliato contento perché sapevo dell'arrivo imminente di Lele.
Aprii i social per vedere le ultime novità e vidi che avevano inserito delle nuove restrizioni a causa del Covid, fra questa una mi colpì più di tutte: la chiusura dei cinema.
Sul serio? Il mio film era uscito da due giorni, due cazzo di giorni e chiudono? Non era possibile.
Ero furioso e incazzato come non mai, andai di là perché in stanza mi sentivo soffocare.
Gli altri due giocavano alla play e Diego iniziò ad urlare per la sua vittoria.
No, io dovevo pensare , dovevo riflettere e calmarmi, doveva fare silenzio, doveva stare zitto.
Tutti dovevano stare zitti.
T:"Si può sapere cosa cazzo ti urli per un cazzo di gioco!? Non si può stare tranquilli in questa cazzo di casa!?"
D:"Tancredi ma sei normale? Qual'è il tuo problema!?"
T:"Tu, voi ! Siete voi il mio cazzo di problema! Dio che fastidio, non ne posso più cazzo, fanculo!"
Buttai all'aria le sedie della cucina, non ero in me e non mi controllavo.
Diego si avvicinò per spingermi via ma sentimmo la porta di casa aprirsi.
Lele.
Mi voltai e incrociai il suo sguardo confuso, non riuscii a trattenermi e scoppiai a piangere.
Corsi in camera e mi chiusi dentro.
Pov Lele
L:"Tanche sono io, posso?"
T:"Sì"
Entrai e lo vidi coricato sul letto, stava piangendo, aveva le guance rosse e gli occhi pure.
Mi sdraiai a fianco a lui, senza dire nulla aprii il braccio e lui si infilò.
Lo strinsi forte e lo sentii singhiozzare, così gli accarezzai la schiena per farlo calmare.
L:"E' per il film Tanche? Ho letto dei cinema stamattina. Mi dispiace tanto"
T:"Perché non può andarmene bene una!? Mi sono fatto in quattro per questo film e non lo vedrà nessuno"
L:"Ma che dici Tanche? Intanto devi pensare che troveranno dei modi alternativi per mandarlo in onda, Internet, Sky ...So che è una merda, ha rovinato tante cose ed ora anche questa ma non devi buttarti giù. Piangi quanto vuoi, sfogati e poi a mente lucida capirai che ci sono altre soluzioni. Tutti vedranno chi sei, quanto vali e il tuo talento, stai tranquillo"
Mi strinse forte, pianse ancora e non parlò. Dopo un po' sentii il suo respiro regolare e non lo sentivo più piangere, così abbassai il viso per controllare e mi sciolsi a quella vista: si era addormentato sul mio petto, mentre gli accarezzavo la schiena e con l'altra mano i capelli.
Era piccolo e indifeso per tutta questa merda, ed io, anche se per poco, lo avrei protetto.
Continuai ad accarezzarlo e quasi senza rendermene conto gli sussurrai piano
"Sono qui, sarò sempre qui. Ti amo Tancredi"
Lui dormiva, ma ebbi come la sensazione che mi strinse per un attimo.
"Ti amo anche io Lele"
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I believe in Us - Tankele
Teen FictionStoria sui Tankele. 𝑇𝑒𝑙𝑙 𝑚𝑒 𝘩𝑜𝑤 '𝑐𝑎𝑢𝑠𝑒 𝐼 𝑏𝑒𝑙𝑖𝑒𝑣𝑒 𝑖𝑛 𝑠𝑜𝑚𝑒𝑡𝘩𝑖𝑛𝑔, 𝐼 𝑏𝑒𝑙𝑖𝑒𝑣𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑠. ✨