Dicembre 2020Pov Tanc
Mancavano un paio di giorni alla nostra partenza per Milano, ed io ero ancora a casa di Lele.
Lo guardavo dormire di fianco a me, era semplicemente perfetto.
Non so seriamente spiegare il sentimento che provo nei suoi confronti perché la parola amore mi sembra limitante, ma non mi sono mai sentito così bene in tutta la mia vita.
Lui è la calma che mi manca, è la dolcezza che tendo a non mostrare, è la ragione che perdo perché sono un impulsivo del cazzo, è il colore che da troppo tempo non vedevo nei miei occhi, è l'amore che non ho mai provato per nessuno al mondo.
Nessuno.
Sapevo che prima di partire avrei dovuto parlare con i miei genitori, ormai era il momento e non potevo più rimandare.
Mi alzai cercando di non svegliarlo e andai al piano di sotto dove trovai sua madre in cucina.
Avevamo legato ancora di più quei giorni, era come una mamma per me.
A:"Buongiorno tesoro, colazione?"
T:"Oh si magari, grazie mille"
A:"Pensieroso stamattina?"
Se c'era una cosa che davvero non riuscivo a spiegarmi era come facesse a capire sempre tutto, era impressionante, come se anche solo con uno sguardo o gesto potesse percepire il tuo stato d'animo.
T:"Beh un po' si a dire la verità. Dobbiamo partire a breve e ancora non ho risolto la situazione a casa"
Ovviamente io e Lele le avevamo raccontato tutto in quei giorni, quindi era a conoscenza della situazione.
A:"Tancredi, devi farlo solo se te la senti, se non sei ancora pronto allora aspetta"
T:"Non posso più, mi sento soffocare in questa situazione e sopratutto l'ho promesso a Lele.
Non posso e non devo deluderlo, lui crede in me, l'ha sempre fatto anche quando non ci credevo nemmeno io"A:"Lui ti sarà vicino in ogni caso. Vedi Tancredi, non sempre i genitori riescono a capire i propri figli, molto spesso ci sentiamo così lontani da voi che non sappiamo neanche come iniziare un discorso, non capiamo neanche cosa vi passa per la testa e il più delle volte crediamo di dire la cosa giusta quando alla fine è quasi sempre quella sbagliata. Se non riescono loro ad affrontare l'argomento è perché forse ancora non l'hanno capito veramente, ed è per questo che devi prendere in mano la situazione tu.
A volte siamo proprio noi che abbiamo bisogno di voi, e non sempre il contrario"T:"Grazie, non so cos'altro dire, solo grazie.."
Mi abbracciò forte. Era davvero come una mamma per me.
A:"Che dici vai a svegliare Lele?"
T:"Subito"
Salii al piano di sopra e andai in camera.
Stava ancora dormendo, mi avvicinai piano a lui e gli lasciai un bacio sulla guancia
T:"Amore..sveglia"
Aprì piano gli occhi e mi sorrise
L:"Mmh buongiorno"
T:"Tua madre ha preparato la colazione, sù sù in piedi"
STAI LEGGENDO
I believe in Us - Tankele
Teen FictionStoria sui Tankele. 𝑇𝑒𝑙𝑙 𝑚𝑒 𝘩𝑜𝑤 '𝑐𝑎𝑢𝑠𝑒 𝐼 𝑏𝑒𝑙𝑖𝑒𝑣𝑒 𝑖𝑛 𝑠𝑜𝑚𝑒𝑡𝘩𝑖𝑛𝑔, 𝐼 𝑏𝑒𝑙𝑖𝑒𝑣𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑠. ✨