Era tardo pomeriggio, quasi sera, e tutti gli studenti si stavano preparando per andare a cenare. Antheo era intento a sottolineare con la piuma tutti gli incantesimi nel libro di Trasfigurazioni mentre cercava di ignorare la presenza degli Auror che passeggiavano intorno ai banchi.
Antheo stava man mano segnando tutte le note in una pergamena che nascondeva in fretta sotto al grosso libro. Si guardava intorno senza alzare lo sguardo, per non insospettire nessuno, erano due mesi che Silente gli teneva alle costole quei maghi, e lui ne aveva le tasche piene. Tirò fuori il libro di pozioni e iniziò a cercare nell'indice tutte le pozioni esplosive o quelle difensive, prese più appunti che poteva sulle pagine e sulla pergamena.
"Cosa annoti nel libro?" Gli chiese un Auror che gli si era fermato davanti. Aveva una gamba di legno, o meglio, di ferro, i capelli biondi e uno sguardo di chi le ha viste tutte. Antheo lo guardò con un faccia innocente: "Sto prendendo appunti per gli esami" disse impacciato. L'Auror sorrise sarcastico: "Sai chi sono io? Mi chiamo Alastor Moody, e ti assicuro che ne ho viste tante"
"Si vede..."
"Quindi so riconoscere un'attività sospetta quando ne vedo una. Consegnarmi quel foglio" gli ordinò porgendo la mano. Antheo glielo consegnò sbuffando e rimise lo sguardo sul libro passandosi una mano in fronte per poi spettinarsi i capelli. Alastor si allontanò ridacchiando e Antheo scosse la testa alzando gli occhi al cielo. Dopo sentì qualcuno sedersi accanto a lui porgergli un foglio con alcuni appunti. Antheo non stette a leggerlo e guardò percorrendo il braccio chi ci fosse accanto a lui: Béatrice gli si era seduta accanto e lo guardava, alternando lo sguardo da lui al pavimento e aveva un timido sorriso sul volto. Il mangiamorte le lanciò degli occhi cattivi che la irrigidirono costringendola a distogliere lo sguardo. Non capiva perché lo seguisse, le aveva già fatto capire che non le conveniva avere a che fare con lui: "riprenditelo babbana, non mi serve a niente" sussurrò spingendo il foglio verso di lei. Béatrice lo prese con un sguardo triste, guardò Antheo e provò ancora a darglielo ma venne spinta via, così non lo disturbò oltre e si mise a leggere incantesimi.
Antheo stava rimettendo a posto dei libri in biblioteca, doveva recuperare tutti gli appunti che quell'Auror gli aveva portato via, e di sicuro se avessero letto la pergamena avrebbero rinforzato ancora di più la pattuglia. Quell'anno si stava rivelando più difficile del previsto, ma doveva stringere i denti: la notte prima che Silente chiamasse gli Auror, il signore oscuro gli aveva parlato in sogno, Antheo aveva un grande compito e doveva compierlo assolutamente, sarebbe stato un chiaro segno della supremazia del suo signore.
Mentre indietreggiava per trovare il buco di un libro, andò a sbattere contro un altro studente che, quando il mangiamorte si girò per scusarsi, si rivelò essere Béatrice. La ragazza gli sorrise timidamente e con un po' di paura, guardava il pavimento e ogni tanto spostava gli occhi su di lui. Gli porse il foglietto del giorno prima. Antheo non lo prese: lo scrutò e lo studiò, sembrava solo uno stupido pezzo di carta. La guardò severo, con quel volto che solo Rodolphus aveva: "Che cosa vuoi?" Le chiese secco e infastidito. Béatrice si avvicinò di un passo, era più bassa di Antheo della testa, i capelli lunghi e rossi erano pettinati con lievi boccoli e in un codino e arrivavano quasi al sedere, non era mingherlina come tante ragazze ma comunque proporzionata; gemette appena: "Voglio aiutarti..."
"Non mi serve il tuo aiuto, babbana; me la cavo benissimo da solo! Ora togli quello stupido foglio dalla mia vista se non vuoi che ti bruci il polso" la minacciò lui. Dicendo quella frase però, e vedendo lo sguardo deluso di lei, Antheo sentì, oltre al senso di piacere che provava nella sofferenza di una nata babbana, uno strano senso di colpa, come se avesse detto qualcosa che non doveva dire, come se avesse mancato alle regole dei suoi genitori, che almeno l'educazione gliel'avevano insegnata. Si schiarì la voce e si voltò di nuovo, ma scoprì presto che quella non era certo la fine della loro conversazione: "Ti prego..." sussurrò lei "Prendilo, non te ne pentirai..."
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L'erede Lestrange COMPLETATA
FanficFANFICTION Bellatrix e Rodolphus Lestrange si sono sposati ma ella non ha mai amato il marito, tanto da non dargli eredi. ma cosa sarebbe successo se invece Bellatrix fosse rimasta incinta di un piccolo Lestrange? Avrebbe cambiato atteggiamento nei...