Perchè?

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Per non confondere i personaggi doppi avranno una A gli adulti e i ragazzi niente

Hermione's (A) pov

Il 2 Settembre mi sono sempre presa una giornata libera, così da poter stare insieme a Ron a riposarci. Sicuramente non mi aspettavo una lettera dalla McGrannit che intimava me mio marito e familiari vari di andare subito ad Hogwarts per un problema causato dai miei figli e amici e parenti.

Fatto sta che ci riunimmo tutti alla tana prima di prendere la Ford Anglia e partire insieme.

"Ehi Ginny!" Salutai la rossa che stava fumando dalla rabbia.
"Giuro che se scopro che è stato James Sirius lo uccido!"
"Dai sorellina, lascialo svagare un po' quel povero ragazzo." Ron non ha ancora imparato che non bisogna mai, MAI contraddire una donna arrabbiata.

"LASCIARLO SVAGARE? Vi rendete conto che la McGrannit mi ha chiamato il secondo giorno di scuola?" Rispose lei

"Veramente ha scritto anche a noi." La interruppe Angelina.
"Si, credo che abbia scritto a tutti, Ciao ragazzi!" Erano arrivati anche Dean e Seamus e anche Luna.

Quindi vuol dire che hanno combinato qualcosa di grosso
Eh già
Di solito chiama un rappresentante per tutta la famiglia

"Si, ma adesso muoviamoci!" Disse Harry "l'unica cosa che mi fa più paura di una Ginny arrabbiata è una McGrannit che si accorge che abbiamo fatto tardi."

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"Dovevo veramente trasformarvi in un orologio da taschino al primo anno! Siete in ritardo di almeno tre ore. Tre ore di lezione che i vostri figli hanno saltato!"

Rose e Hugo hanno saltato tre ore? Mi sentiranno dopo.

"Ora seguitemi e cercate di non svenire, grazie."

Perché mai dovremmo svenire?

La McGrannit ci condusse fino alla stanza delle Necessità.

"Prima che io apra questa porta mi dovete promettere che non urlerete." Ci disse lei.

Tutti annuimmo e lei spalancò il gran portone.

Una trentina di ragazzi stavano giocando a lotta con i cuscini, ma si fermarono subito quando sentirono la porta cigolare.

"PACIOK" urlò la McGrannit

Neville era ricoperto di piume e sembrava intento a giocare con un se stesso da giovane.
Cosa ho appena pensato? No, non può essere.

"Minerva, posso spiegare..."

"Ti avevo detto di sorvegliare i ragazzi non di giocarci a lotta con i cuscini! Senza nemmeno invitarmi, poi!"

Osservai con più attenzione una ragazza dai capelli marroni ricci e gonfi, sembrava tanto....

"Professoressa? Mi dica che non è quello che sto pensando io!" Per la mia solita fortuna era esattamente quello che stavo pensando.

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"Quindi volete dirmi che voi siete noi da adulti?" Dissi io, cioè la me da ragazza.

"Si!" Rispose George (A) "Non è fichissimo?" Poi si girò a guardare Angelina e si corresse "No, non è affatto forte tutto questo."

"Mamma, Papà, Mamma, Papà"richiamò la nostra attenzione Hugo.

"Ci siete voi, ma ancora non state insieme, cioè! Ci siete, ma papà da giovane credeva tu ti fossi sposata con lo zio Charlie, wow! Avevi detto che aveva poca autostima, ma non così poca!"

"Miseriaccia!" Fu la prima parola che sentii dire del giovane Ron quando mi vide.

"Eh, lo so! Non è incredibile?!" Gli rispose Ron (A)

Nel frattempo vidi Harry (A) che stava parlando con i suoi genitori e lui da ragazzo. George (A) invece non si staccava da Fred e George e cercava in tutti i modi di sorvegliare Fred.

Intravidi Rose che stava di nuovo litigando con Scorpius. Se non la smettono finiranno per sposarsi.
Draco stava parlando con il Malfoy più piccolo, anche se lui sembrava avere una smorfia di superiorità.

Sentii che la bacchetta mi vibrava. Avevo creato un nuovo incantesimo così da poter chiamare attraverso la bacchetta, senza dover utilizzare sempre i gufi.

"Ehi Parkinson! Che c'è?" Risposi vedendo faccia da carlino.

Parkinson era diventata caporedattore della "gazzetta del profeta" quindi, da brava ministra, dovevo stare sempre in contetto con lei. Non la odiavo più, ma non è che eravamo diventate grandi amiche.

"Granger, c'è un piccolo problema. I tuoi parenti hanno pasticciato con il tempo vero?"

Come faceva a sapere tutto quanto?!

"Il tuo silenzio mi dice che ho ragione. Quindi, puoi venire a prendere al San Mungo due ragazzi che dicono di essere Alice Prewett e Frank Paciok?"

No, no. Altre persone dal passato.

"Ok, Parkinson. Tu tienili occupati, arrivo subito."

"Neville, Ron e Harry venite subito con me."

Mi stavo già incamminando quando notai che al posto di tre persone ce ne erano sei.

"No, solo gli adulti! Cosa pensereste se vedeste delle persone sia da adulti che da bambini? Dai, tornate nella stanza delle Necessità."

E i ragazzi tornarono indietro.

"Mione, ci spieghi cosa sta succedendo?" Mi chiese Ron
"Si, dove stiamo andando?" Continuò Harry.
"Smaterializziamoci subito al San Mungo, non fate domande."

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Eravamo arrivati al reparto psichiatrico dell'ospedale e già intravedevo il caschetto nero di Pansy, quando....

"Ehi, ragazzi! Venite sempre a trovarmi? Insomma sono il pluri vincitore del sorriso più affascinante secondo il "settimanale delle streghe", ma non potete mica chiedermi autografi ogni volta!"

"Allock!" Disse mio marito tra i denti.
"Senta Gilderoy noi siamo di fretta e-" cercai di dire io, ma Ron mi interruppe.

"Allock è sicuro che non vuole un mio autografo? Devo forse ricordarle che negli ultimi cinque anni sono stato io a vincere quel premio? Ora, se vuole scusarci, abbiamo problemi più importanti, quindi..."

Perché deve fare sempre questa scena?!
Forse perché sua moglie aveva una cotta per questo individuo?
Non era una cotta...

"Sempre geloso, eh amico?" E come sempre Harry lo stuzzica.
"Zitto, Harry!"

La Parkinson aveva sicuramente sentito tutta la confusionee girandosi ci vide.

"Eccovi finalmente! Non so quanto sarei riuscita a fermarli ancora."

Da dietro di lei si sentivano voci urlare cose come:
"Voglio vedere Albus Silente!"

Etrammo nella stanza e a Neville quasi venne un attacco di cuore.

"Mamma?! Papà?!" E svenne.

Scusate, a Neville VENNE un infarto

𝚁𝚒𝚝𝚘𝚛𝚗𝚘 𝙰𝚕 𝙵𝚞𝚝𝚞𝚛𝚘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora